RECENSIONE IN ANTEPRIMA: L' ARTE DI RESPIRARE - The Seafare Chronicles #3 - di TJ Klune

 

Titolo: L’arte di respirare
Titolo originale: The Art of Breathing
Serie: The Seafare Chronicles #3
Autore: TJ Klune
Traduttrice: Claudia Milani
Collana: Rainbow
Genere: Contemporaneo
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Lunghezza: 420 pagine
Prezzo Ebook: 5,99€  
Prezzo cartaceo: 16,00€ 
Data di pubblicazione: 30 Agosto 2022





Tyson Thompson si è diplomato al liceo a sedici anni e ha lasciato la città di Seafare, nell’Oregon, diretto verso quello che gli sembrava un futuro migliore. Ha presto scoperto che il mondo reale ha i denti e torna sulla costa dopo quattro anni di fallimenti. Suo fratello, Bear, e il marito di suo fratello, Otter, credono che tornare a casa sia esattamente ciò di cui Tyson ha bisogno per ritrovare se stesso. Circondato dalla famiglia nella Mostruosità Verde, Tyson tenta di rimettere insieme i pezzi della sua vita spezzata.

Ma poco dopo il suo arrivo a casa, Tyson si trova faccia a faccia con l’inevitabilità sotto forma del suo amico d’infanzia e primo amore, Dominic Miller, che non vede dal giorno in cui ha lasciato Seafare. Quando le loro strade si incrociano, vecchie ferite si riaprono, nuovi segreti vengono rivelati e Tyson scopre che c’è di più nella sua stessa storia di quanto non gli fosse stato detto tanti anni prima.




Per Eric. Finché non ho incontrato te non sapevo respirare. Grazie per avermelo insegnato. Let’s go, let’s go.


Meraviglioso!
Inizio la mia recensione riportandovi la dedica che TJ Klune ha scritto a Eric, il suo compagno. 
Penso non ci sia nessun bisogno di altre parole per chi, come me ama da sempre le storie di TJ Klune, per descrivervi come quella dedica abbia saputo colpire nel profondo.
L’arte di respirare”, che posso dirvi di questa storia meravigliosa? 
Cosa posso raccontarvi di uno stile che amo da sempre, di un autore che seguo con passione e che sa sempre, e inevitabilmente, emozionarmi tra sorrisi e lacrime?
Lo stile narrativo di TJ Klune ti affascina e ammalia istantaneamente, è impossibile resistergli. 
Qualsiasi storia riesca a creare mantiene una profondità dirompente che ti spiazza con semplicità, che ti commuove e strazia ma, allo stesso tempo, ti si insinua nel profondo del cuore tra follia e irrealtà. 
TJ Klune da vita a personaggi folli e fragili, determinati e spesso ottusamente ciechi. 
La sua penna si destreggia con maestria tra parafrasi e metafore folli, creando uno sviluppo assurdamente geniale che scivola perfettamente, decretandone così il “marchio di fabbrica” che è la sua scrittura, rendendolo unico e inconfondibile.

La mia famiglia. Magari non andiamo sempre d’accordo. Magari qualche volta ci feriamo. Le cose possono sembrare ingiuste perché abbiamo amato e poi perduto e ci sono giorni in cui ci sentiamo danneggiati e pensiamo che non potremo mai essere rimessi assieme. Non finché ci sono questi terremoti. Non finché c’è questo oceano. Anche ora, dopo tutto quello che abbiamo già patito. Ma mi appartengono, penso, e io appartengo a loro.


In “L’arte di respirare”, terzo capitolo della serie “The Seafare Chronicles”, l’accento narrativo si sposta da Bear a Ty, unico narratore della sua storia. 
Ritroviamo tutti i componenti di questa variegata, folle e atipica famiglia, uomini e donne uniti più che mai, sempre pronti a sostenersi e amarsi.
Gli anni sono passati, ora è giunto il momento per Ty di proseguire il cammino e di andare nel mondo adulto per conquistarlo. 
Ty non è pronto, è spezzato a causa dei traumi subiti e da un amore che non comprendeva, un amore e un senso di possessione che viene infranto da un bacio, un bacio che spezza ogni speranza e lo trascina lontano, in una discesa che sa di autodistruzione. 
La sua mente empirica e concreta impatta violentemente con i suoi non risolto, a nulla vale la sua intelligenza, il suo essere precoce non lo salva da una forma di stupidità emotiva dettata dalla fragilità e dalla paura. 
I terremoti emotivi, e l’incapacità di respirare, lo attanagliano da sempre, e da sempre il suo unico rifugio è il fratello Bear e la vasca da bagno.
In questo terzo volume scopriamo che Ty è molto più simile al fratello di quanto vorrebbe. 
La follia verbale nella sua mente, il vizio di fuggire lontano come conseguenza alla paura che prova nel timore di poter essere ancora una volta abbandonato, e una forma di egocentrismo adolescenziale, lo porteranno a scelte sbagliate, decisioni che ora è giunto il momento di riparare e correggere. 
È giunto per lui il momento di imparare a reggersi sulle proprie gambe e camminare da solo per chiudere con il trauma che da sempre lo controlla e per tornare a vivere e respirare, per far finire i terremoti che lo spezzano. 
Ora deve rendere la sua famiglia fiera di lui per meritarsi tutto l’amore, il supporto e la dedizione incondizionati che ha ricevuto in dono.

Niente di tutto ciò conta davvero. Lui è Dom. Io sono Ty. Siamo inevitabili. Solo questo è importante.


È meraviglioso anche ritrovare, a un certo punto, anche tutti i protagonisti che hanno dato vita alla serie “Dimmi che è vero”, in un intreccio che sa di nostalgia e dolcezza.
In “L’arte di respirare” viviamo lo sconforto e la paura, il senso di perdita e la deriva, l’angoscia e il dolore dilaniante di quando ti si spezza il cuore. 
I personaggi di TJ Klune sono imperfetti, emotivamente zoppicanti, pieni di insicurezze e fragilità, ma è proprio in queste loro imperfezioni che ci appaiono ancora più umani, reali e vivi. 
È nella loro capacità di sostenersi vicendevolmente che scopriamo il vero amore, quello senza limiti od obblighi.

“Trattieni. Uno. Due. Tre.” Prende un altro respiro, ed è più facile. 
“È un segreto,” le dico. “L’arte di respirare. Adesso è tuo. Conservalo al sicuro.”


Nell’attesa del quarto e ultimo volume della serie concludo dicendovi che trovo impareggiabile come TJ Klune riesca sempre a farmi ridere profondamente, per non dire sguaiatamente, mentre mi spezza il cuore tra dolore e lacrime. Imperdibile!

“Siamo inevitabili, vero?” 
Si solleva in tutta la sua altezza e mi prende il viso fra le mani. Allaccia lo sguardo al mio e vengo scosso da un brivido. 
“Sì , Ty. Inevitabili. Lo siamo, lo siamo sempre stati e sempre lo saremo.”













THE SEAFARE CHRONICLES SERIES

01 - Bear, Otter e Kid - Recensione: QUI
02 -
La nostra identità - Recensione: QUI
03 -
L’arte di respirare




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