RECENSIONE IN ANTEPRIMA: BROTHERSONG – Il canto dei fratelli - Green Creek #4 - di TJ Klune

 


Titolo: Brothersong – il canto dei fratelli
Titolo originale: Brothersong
Serie: Green Creek #4
Autore: TJ Klune
Traduttrice: Alice Arcoleo
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Collana: Rainbow
Genere: Paranormal
Lunghezza: 496 pagine
Prezzo Ebook: € 6,99
Prezzo cartaceo: € 15,00
Data di pubblicazione: 11 Settembre 2021

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Tra le rovine di Caswell, nel Maine, Carter Bennett ha appreso la verità di ciò che aveva avuto davanti agli occhi per tutto il tempo. E poi esso – lui – non c’era più.

Alla ricerca disperata di risposte, Carter si mette in cammino, abbandonando la famiglia e la sicurezza del suo branco, tutto in nome di un uomo che conosce soltanto come un lupo selvatico. Ma è lì che risiede il pericolo: i lupi sono branchi di animali, e più Carter resterà da solo, più la sua mente scivolerà verso la voragine infinita della follia degli Omega.

Ma insiste, seguendo le tracce lasciate da Gavin.

Gavin, il figlio di Robert Livingstone. Il fratellastro di Gordo Livingstone.

Ciò che Carter trova cambierà per sempre la vita dei lupi. Perché la storia di Gavin con il branco dei Bennett va ancora più indietro di quanto si possa immaginare, un segreto tenuto nascosto dal padre di Carter, Thomas Bennett.
E la conoscenza ha un prezzo: i peccati dei padri adesso ricadono sulle spalle dei figli.



È diventato parte di me. Gli direi... sei diventato parte di me. Una costante. E non ho capito che cosa avevo finché non l’ho perso.


Con questo quarto e ultimo volume TJ Klune ci riavvolge in una calda e confortevole coperta. 
Ci racconta il frammento di un passato lontano fatto di amore e dedizione. 
Poi ci proietta nuovamente in avanti mantenendosi, però, un passo indietro al cliffangher del terzo volume della serie.
Carter sta crollando frammentandosi in molteplici pezzi, precipitando sempre più giù. 
Non si riconosce e sta per andarsene spezzando il legame con la persona che ama di più al mondo da sempre... il fratello Kelly. 
Ha una voragine nel petto, un vuoto incolmabile per LUI che si è sacrificato per tutti loro... NO! Per lui, Carter, e ora deve trovarlo e salvarlo, deve salvare il suo cuore che si è infranto nella consapevolezza di ciò che non voleva vedere e capire.
 Carter parte, fugge in solitudine alla ricerca di Gavin, quell’ombra che sempre aveva accanto e non aveva compreso, amato. 
Undici mesi di solitudine e ricerca di colui che non vuole essere trovato, salvato. Undici mesi di silenzio e solitudine, di immaginazione nel buio di notti lunghe e senza voce. 
Undici mesi di un conforto che sa di follia, che sa di sogni e speranza.

Qualcosa gli attraversò il viso, e cazzo, era così blu che mi spezzò il cuore in due parti nette. Era paura e desiderio, rabbia e angoscia, tutti che vorticavano insieme in una tempesta complicata.


E poi pericolo! Trovarsi, combattere e soccombere, litigare nel disagio di essere due uomini.
Essere scacciato ma senza volersene andare, rifiutarsi e non lasciarsi andare nell’esasperante cocciutaggine che li determina e caratterizza.
Perdersi e scivolare sempre più nell’irrealtà e nella follia e.... RITROVATI! Salvati da: “Branco, fratello, amico, figlio, alpha, amore e BUM BUM BUM.” 
Gavin ti spezza il cuore, il suo passato, gli anni di solitudine, sempre lupo perché più facile e meno doloroso, perso nell’animale alla ricerca di un posto, una casa. 
Un Omega catturato e torturato, e poi il padre, un mostro che gli ha dilaniato corpo e mente spezzandolo ogni giorno sempre un po’ di più. 
Vuole essere migliore, imparare per Carter, per poterlo amare ed essere amato. 
E tutto ciò ti spezza, ti commuove e strugge come la melodia di un canto in solitudine.

Era caldo come una giornata d’estate. Era lecca-lecca, pigne e qualcosa di epico e fantastico, era fango e foglie e pioggia, era erba e acqua di lago e luce del sole. Era una foresta così viva, così incontaminata.


E poi è tradimento e guerra. Destabilizzazione, perdita e... SACRIFICIO!
TJ Klune prosegue con lo stile narrativo originale che ha reso questa serie unica e indimenticabile, uno stile che dà carattere a ogni volume e storia in essi raccontata.
In “Brothersong - Il canto dei fratelli” la sofferenza è fortemente tangibile e densa di rimorsi e colpe. 
Affrontiamo gli errori del padre, Alpha Thomas, tutto ciò che ha sbagliato ma che li ha condotti a QUI e ORA, una fallacia, e fragilità, che è comunque legata agli esseri viventi e che non ha spezzato l’amore che hanno provato, e provano ancora, per lui.
TJ Klune ci parla di perdono e presa di coscienza di sé, di accettazione e di legami per scelta, sentimenti e crescita. Indimenticabile.

Era lì, sempre lì, e quando non c’era, dopo che era scomparso, dopo che era andato via con suo padre, avevo capito in che modo un cuore poteva spaccarsi in due senza nemmeno un sussurro di avvertimento.











GREEN CREEK SERIES

01 - Wolfsong – Il canto del lupo - Recensione: QUI
02 -
Ravensong – Il canto del corvo - Recensione: QUI
03 -
Heartsong – Il canto del del cuore - Recensione: QUI
04 -
Brothersong – Il canto dei fratelli




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