RECENSIONE: VOLEVO ESSERE SAILOR MOON - di Federica D’Ascani


Titolo: Volevo essere Sailor Moon (II edizione)
Autore: Federica D’Ascani
Pagine: 240 ca
Prezzo ebook: € 2,99
Prezzo cartaceo: € 10,00

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“Perché a volte per trovare il principe azzur…”
No, scordati che ti passo questa cavolata del principe. Ritenta.
“Ok. Allora… Bea è una normalissima impiega…”
No, non ci siamo. Normale ci chiami il tuo riflesso allo specchio! Riprova.
“Bea ha una normalissima vita e un normalissimo fidanzato che la am…”
FERMATI! Ho Daltanius sulla uno che sta chiedendo vendetta! Un normalissimo ragazzo che la ama? Ma quando mai?
No, ok, ci penso io. Sono la sua migliore amica, quindi sono qualificata!
La vita piatta di Bea, resa tale per colpa di quell’invertebrato del suo ragazzo che si crede bello ma che non balla neanche se Haran Banjo in persona glielo spiegasse, subisce un’impennata clamorosa quando nella sua vita irrompe la voce romagnola di un figo da paura, aka Tuxedo Kamen. Tutta la storia ruoterà intorno a un unico e semplice quesito: riuscirà la nostra eroina a manovrare lo scettro? E soprattutto: che c’entrano i Megazord dei Power Rangers?

Dopo la sua prima edizione nella collana You Feel della Rizzoli, torna “Volevo essere Sailor Moon”, ma con un passo del tutto diverso, tanti contenuti inediti e… personaggi all’ennesima potenza. 
Perché alle eroine dei libri servirà anche il principe azzurro, ma le guerriere sailor insegnano che possiamo arrivare a salvare il mondo, pretendendo l’amore che meritiamo senza chiederlo. 





E ricordate... Se non arrivate alla fine del libro, Sailor Moon vi punirà nel nome della luna. E io vi farò il dito medio. Perché, cioè, ve lo meritate. Poi decidete voi.


Per chi segue le mie recensioni potrà sembrare strano che abbia deciso di leggere un libro male
to female. Oramai sono anni che non mi avvicino più a questo genere, tranne rarissime occasioni,
perché mi ero accorta che troppe storie sembravano costruite con un cliché stereotipato che me
le rendeva, oramai, tutte troppo simili. Pertanto se vi state domandando come mai abbia deciso di
affrontare questa lettura in particolare, posso solo dirvi che non ho saputo resistere alla sua
presentazione. La sua sinossi ha saputo, subitaneamente, stuzzicare la mia curiosità, facendomi
percepire un che di insolito e originale, intrigante e “folle” di cui ho trovato totale riscontro tra le
sue pagine.
“Volevo essere Sailor Moon” è una bellissima, e stravagante, storia d’amore che si cela tra humor
e pungente ironia che sconfinano in sarcasmo e “pazzia”.


“Infarto in corso. Ripeto: infarto in corso. Datemi dieci cc di lidocaina, procedi con la blasf... blef... salviamola!”


Federica D’Ascani ci parla di amicizia, amore, mistificazioni e verità negate. Ci trascina in
un’allucinazione sagace dove la realtà si fonde con l’immaginario. La sua protagonista, Bea, è una
donna unica al limite del surreale, la sua vita, le sue giornate e ogni evento che le determinano
vengono parafrasate, e rapportate, a un mondo di fantasia a me molto noto e che mi ha permesso
di coglierne le sottigliezze e le stramberie. I richiami, e le trasposizioni correlate a manga, film e
yaoi, sono le fondamenta su cui poggia e ruota ogni pensiero, discorso e azione, trascinandoci
così in una follia senza speranza e fine.
L’aspetto peculiare che mi ha completamente conquistata è stato il ritrovarmi perfettamente
calata negli eventi, riuscire a rivedere con la mente i personaggi menzionati, canticchiare le
canzoncine e intonare le voci, mi ha fatta dubitare della mia sanità mentale come quella di Bea.


Simone che tra una chiacchiera e l’altra, le strizzò l’occhio e sorrise. “Presto, non sento più il battito!” “I valori stanno scendendo!” “Uno, due, tre, libera!” “Siamo fatti cosìììì, viaggia insieme a noi, attraverso il corpo umanoooo!”


“Volevo essere Sailor Moon” è una storia bellissima che nasconde, sotto uno strato di ironia e
humor, fragilità e sofferenza, dubbi e insicurezze, permettendoci così di vivere la nascita di un
amore meravigliosamente e follemente unico.
Se avete voglia di leggerezza, relax e divertimento, dolcezza e stravaganza, non potete lasciarvelo
sfuggire.

“Ti svelo un segreto...” gli sussurrò lei, avvicinandosi un po’ di più. “Io ho sempre sognato di essere Sailor Moon. Ti pare che se incontro Tuxedo Kamen torno indietro?” Gli domandò strizzandogli l’occhio.




















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