Seconda tappa del blogtour dedicato all'uscita di oggi:
"Lo Scorpione odia la Vergine" di Anyta Sunday. Secondo volume della bellissima Serie "Segni d'Amore"
Titolo: Lo Scorpione odia la Vergine
Titolo originale: Scorpio Hates Virgo
Serie: Segni d'Amore #2
Autore: Anyta Sunday
Traduttrice: Eloriee per Triskell Translation
Casa Editrice: Self Publishing
Genere: Contemporaneo M/M
Prezzo ebook: € 4,99 disponibile su KU
Prezzo cartaceo: € 10,99
Pagine: 430
Data pubblicazione: 3 Luglio 2018
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Quest'anno si tratta di guarire il cuore, Scorpione.
È tempo di lasciarsi alle spalle gli atteggiamenti negativi e le facciate stoiche e di permettere agli altri di vedere la tua parte più vera e vulnerabile.
Percy Freedman non è in lutto. Assolutamente no, rimangiatelo subito. No, è assolutamente sicuro che vendere la casa della sua zia defunta e lasciare i vicini che conosce da anni sia la cosa più sensata da fare. Quale persona sana di mente terrebbe una casa che odora di tutti gli abbracci che non riceverà mai più?
Nessuno, ecco chi.
Be', tranne i vicini che vivono nella sua strada senza uscita. Sembrano tutti convinti che qualche mano di pittura e dei mobili nuovi cancelleranno le emozioni negative. Tutti vogliono che rimanga.
Anche la sua vecchia nemesi, Callaghan Glover.
Soprattutto la sua vecchia nemesi, Callaghan Glover.
Attirato in una partita di Sherlock Gnomes , Percy si ritrova a passare con i vicini più tempo di quanto sarebbe considerato salutare. Oltre a destreggiarsi tra nuove e sorprendenti granate verbali di Cal, e la sua amicizia sempre più stretta con Gnomber9, Percy comincia a chiedersi se, dopo tutto l'idea di vendere poteva essere nata davvero dal dolore...
Esatto, Scorpione. Con un po’ di pazienza, il crepacuore potrebbe diventare solo un ricordo...
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"Lo Scorpione odia la Vergine" contiene sarcasmo, contenuto sessuale e un'insana ossessione per i dinosauri.
Può essere letto come standalone.
Temi: spensierati, amici per gli amanti, brucia lentamente
Genere: New Adult, romanticismo gay contemporaneo leggero
Siamo giunti al secondo volume della serie Segni d’amore di Anyta Sunday. Se avete letto e amato il primo volume,”Il Leone ama l’Ariete”, ricorderete sicuramente la tenerezza della vicenda narrata, impossibile dimenticarsi di Theo e Jamie, della loro storia d’amore, della dolcezza di Jamie e dell’ingenuità di Theo che hanno saputo creare un mix di situazioni divertenti, tenere e commoventi. Vi voglio regalare una piccola anticipazione, in questo secondo volume, verso la fine, rincontreremo Theo e Jamie e scopriremo come è iniziata la scommessa raccontataci nella novella “Il Leone mette sotto l’Ariete”.
Quest’anno dovrete impegnarvi a ricucire le ferite del cuore, Scorpioni.
“Lo Scorpione odia la Vergine” è decisamente una storia più pungente, ricca di situazioni ironiche esasperate dal sarcasmo dei suoi protagonisti che stempereranno, così, il dolore, la solitudine e il senso di abbandono su cui poggia l’intera vicenda.
Guardare Cal tirava fuori la parte più cocciuta di lui. Non poteva scoppiargli a piangere davanti.
Percy è un ragazzo pungente, quasi velenoso, con le sue battute sprezzanti, lui non ha bisogno di nessuno, non ha bisogno di legami, di una famiglia... forse se lo ripeterà abbastanza spesso riuscirà a crederci anche lui, perché questa è l’immagine che vuole trasmettere a chi lo osserva, a chi tenta di interagire con lui, ma in verità è un ragazzo spezzato, alla deriva, abbandonato a se stesso perché tutti lo abbandonano sempre, prima o poi.
Se la miglior difesa è l’attacco, Percy è sicuramente un maestro in questa tattica, ma nulla potrà davanti alla lenta e inesorabile volontà di Cal, la sua “nemesi”, un Vergine che con calma, pazienza e compostezza riuscirà a circondarlo di piccole attenzioni e affetto, a spogliarlo di tutto il veleno e le barriere a protezione del suo cuore e a fargli capire che lui non lo lascerà più scappare.
Scopriremo un Cal confuso, dolce, un ragazzo che lentamente ha preso coscienza della sua sessualità e dei suoi sentimenti per Percy, un ragazzo che con astuzia e sotterfugi, nonostante le proprie ferite e dolori, riuscirà a dare stabilità e sicurezza a Percy.
Grazie ad un gioco, lo Sherlock Gnomes, tra vicini di casa, un microcosmo di affetto e sicurezza sempre pronti ad aiutarsi, Percy troverà finalmente la sua casa e la famiglia tanto desiderata.
In conclusione ho amato moltissimo anche questo secondo volume della serie, ho amato l’equilibrio che Anyta Sunday ha saputo creare tra ironia e sarcasmo, divertimento e tenerezza, commozione e frustrazione.
Bellissimo !!!
Quest’anno dovrete impegnarvi a ricucire le ferite del cuore, Scorpioni.
È ora di lasciarvi alle spalle gli atteggiamenti negativi e le maschere di stoicismo, e permettere al prossimo di vedere il lato più vero e vulnerabile di voi.
“Lo Scorpione odia la Vergine” è decisamente una storia più pungente, ricca di situazioni ironiche esasperate dal sarcasmo dei suoi protagonisti che stempereranno, così, il dolore, la solitudine e il senso di abbandono su cui poggia l’intera vicenda.
Guardare Cal tirava fuori la parte più cocciuta di lui. Non poteva scoppiargli a piangere davanti.
Non avrebbe lasciato che succedesse. Un singhiozzo gli era sfuggito comunque.
Percy è un ragazzo pungente, quasi velenoso, con le sue battute sprezzanti, lui non ha bisogno di nessuno, non ha bisogno di legami, di una famiglia... forse se lo ripeterà abbastanza spesso riuscirà a crederci anche lui, perché questa è l’immagine che vuole trasmettere a chi lo osserva, a chi tenta di interagire con lui, ma in verità è un ragazzo spezzato, alla deriva, abbandonato a se stesso perché tutti lo abbandonano sempre, prima o poi.
Se la miglior difesa è l’attacco, Percy è sicuramente un maestro in questa tattica, ma nulla potrà davanti alla lenta e inesorabile volontà di Cal, la sua “nemesi”, un Vergine che con calma, pazienza e compostezza riuscirà a circondarlo di piccole attenzioni e affetto, a spogliarlo di tutto il veleno e le barriere a protezione del suo cuore e a fargli capire che lui non lo lascerà più scappare.
Mi hai colto di sorpresa. Ogni vacanza, ogni fine settimana in cui ci incrociavamo. Ho cominciato ad aspettare con trepidazione di battibeccare con te. Di imparare a conoscerti meglio. È diventato tutto più chiaro al funerale di Abby. Eri a pezzi e mi hai guardato, e la tua espressione era così nuda, così disarmata e io... volevo che ti appoggiassi a me. All’improvviso, volevo conoscere ogni possibile sfaccettatura di te, con tutto me stesso.
Scopriremo un Cal confuso, dolce, un ragazzo che lentamente ha preso coscienza della sua sessualità e dei suoi sentimenti per Percy, un ragazzo che con astuzia e sotterfugi, nonostante le proprie ferite e dolori, riuscirà a dare stabilità e sicurezza a Percy.
Grazie ad un gioco, lo Sherlock Gnomes, tra vicini di casa, un microcosmo di affetto e sicurezza sempre pronti ad aiutarsi, Percy troverà finalmente la sua casa e la famiglia tanto desiderata.
In conclusione ho amato moltissimo anche questo secondo volume della serie, ho amato l’equilibrio che Anyta Sunday ha saputo creare tra ironia e sarcasmo, divertimento e tenerezza, commozione e frustrazione.
Bellissimo !!!
Cal arrivò alla Jeep con addosso dei jeans aderenti, scarpe di cuoio lucido, una tracolla dello stesso marrone e una giacca scura a coprire la maglietta beige.
«Hai un appuntamento importante o qualcosa del genere?» gli chiese Percy, infilandosi gli occhiali da sole.
Lui aprì lo sportello del passeggero e lo osservò da sopra il tetto dell’auto. «No.»
La luce del mattino aveva un effetto straordinario sui suoi capelli, li faceva sembrare davvero di rame. Il rosso delle guance, comunque, era di una tonalità ancora più accesa.
Un’esclamazione entusiasta fece trasalire Percy, che gli staccò lo sguardo di dosso. Crystal li stava salutando dalla finestra aperta della cucina, agitando la mano. «Buongiorno.»
Dopo l’ennesima nottata insonne, non l’avrebbe definito esattamente buono, ma… «’Giorno.»
Crystal si sporse ancora di più e la vestaglia si dischiuse fin troppo sul davanti. «Starai fuori per tutta la giornata?»
«No, giusto un paio d’ore. Accompagno Callaghan al centro sociale, poi faccio un salto al negozio del fai da te.» Doveva ritinteggiare salotto e bagno, acquistare un comò nuovo, sostituire le maniglie degli sportelli della cucina, cambiare i rubinetti e il soffione della doccia e rimpiazzare la tavoletta del water.
«Tu in un fai da te?» mormorò Cal. «E come saprai cosa comprare?»
Percy gli fece cenno di entrare in auto. «Direi che è ora di portarti al lavoro.»
Mentre si accomodava nel sedile del guidatore, Crystal gli gridò dietro: «È bello vedere acqua e terra che passano del tempo insieme!»
Oltre il bordo degli occhiali che gli erano scivolati lungo il naso, Percy studiò il suo vicino. «Vedi, è per questo che saremo sempre nemesi.»
Cal inarcò un sopracciglio.
Percy mise in moto e uscì dal piazzale. «A unirci viene fuori fango.»
«Hai un appuntamento importante o qualcosa del genere?» gli chiese Percy, infilandosi gli occhiali da sole.
Lui aprì lo sportello del passeggero e lo osservò da sopra il tetto dell’auto. «No.»
La luce del mattino aveva un effetto straordinario sui suoi capelli, li faceva sembrare davvero di rame. Il rosso delle guance, comunque, era di una tonalità ancora più accesa.
Un’esclamazione entusiasta fece trasalire Percy, che gli staccò lo sguardo di dosso. Crystal li stava salutando dalla finestra aperta della cucina, agitando la mano. «Buongiorno.»
Dopo l’ennesima nottata insonne, non l’avrebbe definito esattamente buono, ma… «’Giorno.»
Crystal si sporse ancora di più e la vestaglia si dischiuse fin troppo sul davanti. «Starai fuori per tutta la giornata?»
«No, giusto un paio d’ore. Accompagno Callaghan al centro sociale, poi faccio un salto al negozio del fai da te.» Doveva ritinteggiare salotto e bagno, acquistare un comò nuovo, sostituire le maniglie degli sportelli della cucina, cambiare i rubinetti e il soffione della doccia e rimpiazzare la tavoletta del water.
«Tu in un fai da te?» mormorò Cal. «E come saprai cosa comprare?»
Percy gli fece cenno di entrare in auto. «Direi che è ora di portarti al lavoro.»
Mentre si accomodava nel sedile del guidatore, Crystal gli gridò dietro: «È bello vedere acqua e terra che passano del tempo insieme!»
Oltre il bordo degli occhiali che gli erano scivolati lungo il naso, Percy studiò il suo vicino. «Vedi, è per questo che saremo sempre nemesi.»
Cal inarcò un sopracciglio.
Percy mise in moto e uscì dal piazzale. «A unirci viene fuori fango.»
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