BLOGTOUR E RECENSIONE: IL LEONE METTE SOTTO L'ARIETE di ANYTA SUNDAY




Titolo: Il Leone mette sotto l’Ariete
Titolo originale: Leo tops Aries
Serie: Segni d'Amore #1.5
Autore: Anyta Sunday
Casa Editrice: Self-published
Genere: Contemporaneo
Prezzo: ebook € 0,99 disponibile su KU
Pagine: 30
Data pubblicazione: 1° Maggio 2018

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Perchè Theo ha mai scommesso che un Leo avrebbe potuto sconfiggere un Ariete?

Il Leone mette sotto l’Ariete è un breve seguito a sfondo erotico del mio romanzo Il Leone ama l’Ariete (I segni dell’Amore, #1). Può anche essere letto da solo. 









Era una sua impressione, o l’oroscopo stava diventando accurato al limite dell’inquietante?
Theo chiuse l’e-mail che gli aveva inviato sua madre e lanciò il telefono sul piumone grigio a coste che aveva tirato su per coprirsi il bacino nudo.
Si appoggiò contro la testiera fresca e osservò la stanza in cui era cresciuto Jamie Cooper: il tappeto con cui i suoi palmi e le sue ginocchia non vedevano l’ora di fare conoscenza, l’armadio su cui fantasticava di inchiodare Jamie prima di inginocchiarsi di fronte a lui, i poster incorniciati con le battute un po’ spocchiose su LA VIRGOLA e L’APOSTROFO che voleva tanto far sbatacchiare contro il muro…
Intrufolò una mano sotto la coperta e si premette il palmo sull’erezione. Tre giorni senza fare sesso con Jamie e stava già impazzendo.
Che diavolo gli era venuto in mente di scommettere che un Leone potesse resistere più a lungo di un Ariete?
L’oggetto dei suoi desideri entrò nella stanza con il telo della doccia allacciato in basso sui fianchi. Non si era preoccupato di asciugarsi, così l’acqua gli gocciolava dai capelli biondo sabbia per poi scivolare lungo il petto ampio.
Jamie si stiracchiò, flettendo appena i muscoli dell’addome. Abbassò le dita per giocherellare con la striscia di peli che scendeva verso l’inguine, e poi le infilò sotto l’asciugamano. A Theo si mozzò il fiato.






Come primissima cosa voglio ringraziare Anyta Sunday per averci regalato questa “chicca” su Jamie e Theo, per averci dato la possibilità di amarli ancora un po’ di più.
Non è possibile non venire conquistati da questi due giovani dolci e innamorati.
Solitamente solo uno dei protagonisti è colui che ti entra sotto pelle e si conquista un posto speciale nel tuo cuore ma Theo e Jamie sono unici e meravigliosi insieme.
In questo breve racconto ritroviamo l’ingenua cecità di Theo, la sua gelosia dettata dall’insicurezza e dalla paura di perdere il suo amato Jamie che, con il suo carattere calmo e ponderato, lo fa sentire al sicuro.



Era nel bel mezzo della sua più grossa paura, circondato dall’acqua agitata dalla brezza, eppure non si era mai sentito tanto al sicuro.


Theo con il suo carattere testardo e orgoglioso, da “sono il re della savana”, vuole assolutamente vincere una sfida contro Jamie, una scommessa che gli sta costando tanto sesso sfrenato.
Chi cederà per primo? O, spinti al limite, butteranno al vento la scommessa insieme ai vestiti?



“Se ti fossi rifiutato di baciarmi, avrei ceduto in dieci secondi netti.”
“Ti ringrazierei per avermi fornito munizioni per il futuro ma, senza baci, io avrei ceduto in cinque.”


Non posso aggiungere altro anche perché avrei una certa fretta di andare a rileggermi il primo, “Il Leone ama l’Ariete”.
Per tutti coloro che non lo avessero ancora letto dico solamente: LEGGETELO, LEGGETELO, e ancora LEGGETELO.
Scusate ma non ricordo bene, vi ho già detto LEGGETELO?











 



 SERIE SEGNI D'AMORE:

01 - Il Leone ama l'Ariete - Recensione: QUI
1.5 - Il Leone mette sotto l’Ariete
02 - Lo Scorpione odia la Vergine - 3 Luglio 2018
2.5 - Scorpio Loops Virgo - (INEDITO)
03 - Gemini Keeps Capricorn - (INEDITO)
3.5 - Gemini Rules Capricorn - (INEDITO) 






Estratto primo capitolo: Lo Scorpione odia la Vergine

Pregare non sarebbe servito a riportare in vita sua zia, così Percy Freedman aveva deciso di fare un patto con il diavolo.
Se, una volta arrivato alla porta, lei gli avesse aperto, forse avrebbe smesso di fare del sarcasmo. Per un’intera giornata.
Se lei gli avesse aperto, forse le avrebbe concesso di rimettere mano ai suoi preziosissimi capelli, sotto la supervisione di un parrucchiere qualificato. A patto che non usasse una scodella.
Se lei gli avesse aperto, viva e vegeta, forse – be’, forse - sarebbe stato carino con il suo vicino e nemesi, Callaghan Glover.

Imboccò il vicolo cieco con l’auto. Le villette fiancheggiavano i due lati della stradina, solide e massicce sotto l’oscurità del cielo notturno, spezzata solo qua e là dalle luci delle verande. Percy parcheggiò sotto una vecchia quercia e stritolò il volante tra le dita.
Sul serio, però.

Se lei gli avesse aperto, forse si sarebbe messo a piangere.
Uscì silenziosamente dalla Jeep e superò la cassetta delle lettere mezza sverniciata, percorse il prato pieno di erbacce e raggiunse il portico, dove stavano cedendo i supporti delle colonne. La casa sembrava barcollare come un lottatore dopo che un pugno gli aveva fatto saltare tutti i denti.

Un po’ come si sentiva lui a tornare lì.
Una musica straziante filtrava attraverso i mattoni e le tegole. Con il cuore che gli martellava nel petto, Percy si ritrovò a sperare l’impossibile.
Se la zia gli avesse aperto la porta, forse le avrebbe perdonato quei gusti orrendi e la passione per il death metal.

Con lo stomaco sottosopra per l’agitazione, fece qualche passo in avanti sulla veranda. La porta tremolò sui cardini e lui si forzò per entrare. A dispetto del volume della musica, il suo fu appena un sussurro. «Abby?»
Accese la luce e sbatté le palpebre. Il soggiorno era vuoto, ad accoglierlo solo il suono delle chitarre scordate.
Oltrepassò un armadietto messo sottosopra e si fermò fuori dalla stanza di sua zia. 

«Abby?» ripeté mentre apriva la porta.L’odore di chiuso gli assalì le narici, mescolato a un vago sentore di profumo all’ibisco. Sparpagliati sui due comodini e su un baule ai piedi del letto c’erano i vestiti e l’attrezzatura da tennis di sua zia.
Sotto una fila di foto appese al muro che la raffiguravano insieme a Percy, suo cugino Frank stava frugando nei cassetti di un comò di mogano.
Frank, che l’aveva ospitato negli ultimi due giorni.
Frank, che si era comportato in modo strano fin da quando lui era arrivato.

Frank, che doveva conoscere una scorciatoia per attraversare più velocemente l’area metropolitana di Minneapolis e Saint-Paul, le Twin Cities.
Con uno scatto secco come quello di una serratura, suo cugino alzò gli occhi. Aveva un’aria colpevole, ma era anche sulla difensiva.
Percy spense la musica che strillava dal vecchio stereo e sospirò.
«Fantastico.» 







Sono una grande, GRANDISSIMA fan dei romance a “cottura lenta”. Amo leggere storie dove i personaggi si innamorano pian piano.
Alcune delle situazioni di cui preferisco leggere e scrivere sono: da nemici ad amanti, da amici ad amanti, ragazzi che proprio non vogliono saperne di cogliere i segnali, bisessuali, pansessuali, demisessuali, tutti (gli altri) se ne sono accorti, l’amore non ha confini.
Scrivo storie di vario genere: romance contemporanei con una buona cucchiaiata di angst, romance contemporanei spensierati e, a volte, persino storie con una spruzzata di fantasy.
Se volete saperne di più sui miei libri, visitate il mio sito: www.anytasunday.it.


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CALENDARIO BLOGTOUR:

30 Aprile: M/M e Dintorni, l'altro lato del romance

1 Maggio: Il Mondo di Simis

2 Maggio: NewBookInk

3 Maggio: SoleKikka

4 Maggio: Letture Sale & Pepe













 

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