Recensione: La mia piccolina di Piper Vaughn & M.J. O'Shea



Titolo: La mia piccolina
Titolo originale: One Small Thing
Autori: Piper Vaughn & M.J. O'Shea
Serie: Piccole cose #1
Casa Editrice: Dreamspinner Press
Traduzione: Caterina Bolognesi
Cover Artist: L.C. Chase
Genere: Contemporaneo  M/M
Prezzo: $ 6.99 su Dreamspinner Press
Formato: ebook
Pagine: 232
Data pubblicazione: 27 Maggio 2013

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Serie Piccole cose, Libro 1

“Papà” non era un titolo che Rue Morraway desiderasse, ma non aveva neppure mai pensato di fare sesso con una donna. Adesso è il padre involontario di una neonata di nome Alice. Tra il suo lavoro come barista e la scuola per parrucchieri, Rue non ha il tempo per la bambina, ma non vuole darla via. Quello di cui ha bisogno è una babysitter e sta finendo le opzioni possibili. È sul punto di lasciare la scuola per badare lui stesso ad Alice, quando gli viene in mente il suo solitario vicino, Erik.

Erik Van Nuys è uno scrittore di libri di fantascienza con un sacco di problemi d’ansia. Non ama la gente in generale e ancora meno ama i bambini. Lo stesso, con i suoi assegni per i diritti in calo, ha bisogno di un entrata extra. Malvolentieri, si cala nel ruolo del tato e ancora meno volentieri, si trova a innamorarsi di Alice e del suo spumeggiante genitore.


Rue ed Erik sono tanto diversi quanto possono esserlo due persone e Alice è la più inusuale delle bimbe, ma Rue non è mai stato tanto felice quanto lo è con lei ed Erik al suo fianco. Almeno, fino a quando non riceve un’offerta che gli farebbe raggiungere tutti i suoi sogni e non si trova di fronte a una scelta: il futuro che ha sempre sognato o la famiglia che non aveva mai creduto di desiderare?








Credo sia assolutamente impossibile non amare questo libro. Rue ha una vita piena, ha un lavoro come barista e frequenta la scuola di parrucchieri. Va tutto a gonfie vele fino a quando non si ritrova a dover fare il papà della piccola Alice. Non era previsto e gli scombina i piani non poco ma Rue è deciso a crescere la sua piccolina e a fare ogni sacrificio possibile pur di farla stare bene, perfino lasciare la scuola.
La soluzione ai suoi problemi arriva grazie a Erik, il suo taciturno e un po’ asociale vicino di casa. Erik, è uno scrittore e ha un sacco di problemi di ansia. Non gli piacciono le persone e non sa nulla di bambini. Ma le vendite dei suoi libri sono in calo e un'entrata extra gli farebbe comodo. 
Inizia così il percorso di questi due giovani uomini che mano a mano che si conoscono scoprono sentimenti che non avrebbero mai pensato di provare. Rue non avrebbe mai pensato di potersi innamorare di uno come Erik, lui che è pieno di vita e con mille progetti in mente.
Erik mano a mano impara ad affrontare l’ansia e si riscopre davvero bravo a prendersi cura di Alice, nonostante le sue insicurezze. Ma uscire allo scoperto e dire a Rue cosa sta iniziando a provare per lui non è affatto facile per lui. 

  

Avevo fatto del mio meglio per sembrare tranquillo e per sdrammatizzare, spaventato dalla possibilità che se lei avesse insistito Rue avrebbe potuto guardarmi in faccia e sarebbe potuto riuscire a leggervi qualcosa, una piccola crepa nella corazza che avrebbe rivelato tutti i pensieri che stavo facendo su di lui, noi, nelle ultime settimane.



Insieme crescono la piccola Alice ma tutto si complica quando Rue riceve un’importante proposta di lavoro. Erik ha bisogno di un ambiente che conosce e degli oggetti che lo aiutano ad affrontare (come la sua preziosissima poltrona) le sue insicurezze. L’idea di dover lasciare il paese lo getta così completamente nel panico. Non vuole separarsi da Rue e da Alice ma lasciare la sicurezza della sua casa per seguirlo sembra essere troppo per lui.


  “Digli che ci vai. Lo so cosa stavi per fare. Non farlo.”

  Mi andò il cuore in pezzi. “Quindi non abbiamo davvero più speranze? Non vuoi neppure far parte della vita di Alice?” Mi faceva male la gola. Non volevo più parlare. Schiacciai il telefono contro il petto di Erik. “Liberati di lui,” gli sussurrai. Poi affondai il volto nella pelle morbida del divano per nascondere il fatto che stavo morendo.



È davvero un libro bellissimo, dolce e intenso. I personaggi sono ben definiti e lo stile narrativo e fluido e mai noioso. Lettura assolutamente consigliata. 


















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