RECENSIONE IN ANTEPRIMA: GIUSTIZIA IMPERFETTA - The Asylum Fight Club #1 - di Tibby Armstrong & Bianca Sommerland

 


Titolo: Giustizia imperfetta 
Titolo originale: Flawed Justice
Serie: The Asylum Fight Club #1 
Autrici: Tibby Armstrong & Bianca Sommerland
Traduttrice: F. D’Ascani
Genere: Contemporaneo, Enemies-to-lovers, sport romance, erotico, BDSM
Collana: Rainbow
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Lunghezza: 375 pagine
Prezzo Ebook: € 5,99
Prezzo cartaceo: € 16,00
Data di pubblicazione: 23 Febbraio 2023







Se esistesse un numero d’emergenza per l’età adulta, Matt Kincaid l’avrebbe composto mesi fa. Crescere da solo il fratello minore si è già rivelata una battaglia, ma la situazione precipita quando all’equazione si aggiunge uno sgradevole rito d’iniziazione per entrare in una gang che fa guadagnare all’adolescente la prigione. Di nuovo. Con la differenza che stavolta l’accusa riguarda un crimine d’odio ai danni di un locale di combattimenti, dove riscattare i propri debiti non è cosa da prendere alla leggera. E quando il club offre a Matt la possibilità di giocarsi tutto in cambio della libertà in un incontro a rischio contro un uomo tanto bello quanto ostico, lui la coglie al volo. Se Matt vince, tutto gli sarà condonato. Altrimenti? Be’, farebbe bene a trasferirsi, perché “Il Giustiziere” lo terrà in pugno… per molto, molto tempo.

Non c’è nulla che Lawson “Il Giustiziere” Gaumond non farebbe per proteggere il club che lui e i suoi ex amanti hanno tirato su. Il Rifugio dei Lottatori di Anniston Falls non è un posto facile in cui vivere, ma è la sua casa e una specie di santuario in cui prospera la cultura BDSM gay. Occuparsi di quella testa calda, il cui fratello ha vandalizzato i suoi locali, non è in cima alla lista delle sue priorità, ma c’è qualcosa di quel Matt che chiede a gran voce l’intervento del pugno di ferro. Del resto, Lawson non si è mai tirato indietro davanti a una battaglia, e di certo non inizierà a farlo ora che non c’è alcun rischio che perda.

Tuttavia, quando la violenza tra bande esplode, spargendo sangue per tutto il Rifugio, Lawson e Matt devono confrontarsi con i loro passati per trovare una via d’uscita. In teoria, proiettili e coltelli dovrebbero risultare più difficili da schivare rispetto al rozzo sentimento che li unisce. Eppure, salire sul ring armati di nient’altro che la verità sarà la loro sfida più grande.





Avvertì il desiderio e la sicurezza serpeggiargli dentro all’unisono, e il suo corpo parve rendersi conto che in quel luogo lui avrebbe potuto finalmente essere se stesso. Smettere di fingere, abbassare la guardia. Per qualche fottuta ragione, quel pensiero portò alcune lacrime a rigargli le guance. Poi scivolò sul pavimento e seppellì il viso tra le ginocchia. E per cinque minuti si concesse il lusso di ricordare com’era non doversi mostrare necessariamente forte. Godersi le montagne russe della vita ed essere se stesso, semplicemente.


Stupendo!
Giustizia imperfetta” è una storia meravigliosa, un primo volume di una serie, “The Asylum Fight Club”, che si prospetta unica e imperdibile. 
Una vicenda che racchiude in sé moltissime tematiche, e generi, con originalità e perfezione stilistica.
Le autrici, Tibby Armstrong e Bianca Sommerland, creano un ottimo equilibrio in ogni sua parte, sviluppo e azione grazie a uno stile appassionante e coinvolgente in cui la violenza, e i sentimenti, traspaiono da ogni parola o silenzio.
Giustizia imperfetta” ci parla di uomini duri, ai limiti della legge, uomini forti e persi, provati dalla vita e dalla crudeltà di chi avrebbe dovuto amarli e proteggerli ma che li ha colpiti o gettati via come spazzatura. 
Sono combattenti tenaci ma segnati da traumi e dolori che ne condizionano ancora, e troppo spesso, azioni e reazioni. 
Anime sperse che hanno eretto muri spessi e invalicabili, che hanno fatto della loro esistenza un porto sicuro per chi ha bisogno di un “Rifugio” dalla violenza, dal dolore e dell’alienazione. 
Sono una famiglia, un club particolare in cui le regole sono severe e incontrovertibili, pena l’espulsione. Un luogo in cui la violenza dei combattimenti, e la supremazia, tengono tutti al sicuro donandogli un senso di appartenenza e stabilità. 
Un club con un regolamento severo, un contratto in cui la sfera BDSM è alla base di ogni interazione senza che ciò leda la natura di ogni individuo, rispettandone ogni desiderio e inclinazione.
Ho amato lo stile delle autrici proprio in rapporto a questo genere di erotismo, il BDSM, che trattano con un taglio pulito e senza sensazionalismi solo per colpirci. 
L’erotismo è una corrente impetuosa che scorre libera lungo tutta la narrazione caratterizzata da una sensualità dirompente che si manifesta in ogni sguardo e gesto. 
Le scene hot sono perfette, non preponderanti ma intense. Sono poche e ben calibrate grazie a una narrativa lineare, senza sbaffi e nitidamente essenziale, mettendone così in risalto la potenza. Un corollario che regala incisività alla storia senza prevaricarla.

“Essere visti e ascoltati non è un crimine. Chiunque ti abbia detto il contrario si sbaglia.”


Questa è essenzialmente la storia di Matt e Lawson, ma è soprattutto la vicenda di un gruppo unito, di giovani e uomini che movimentano con profondità, e completezza, lo svolgimento.
Un atto vandalico, un debito, una sfida e un combattimento con clausole speciali che Matt ignora. 
Una sconfitta, una “prigionia” e una sessualità dai bisogni confusi, sono gli eventi attorno a cui si dipana, cresce e travolge, l’intera struttura della storia.
Una banda che li vuole annientare, che non si fermerà davanti a niente e nessuno per eliminarli e ucciderli, danno vita a pericolo, azione e suspense, e ci tengono incollati alle pagine fino alla fine.
Le autrici hanno dato vita e corpo a personaggi ben definiti e sfaccettati anche se a tratti emotivamente sfuggenti, trincerati dentro le loro menti e le maschere che indossano, amplificandone così l’aurea di magnetica pericolosità ed erotismo.
Giustizia imperfetta” è una storia ricca di tensione emotiva che si destreggia tra angoscia, azione e un pizzico di sarcastica sensualità. 
Lo stile narrativo non ha cedimenti strutturali, scivolando con linearità tra sentimenti e angoscia. Le dinamiche sono coinvolgenti e travolgenti, catturandoci così all’interno di sfiducia e attesa. 
Matt e Lawson devono lasciare andare il passato per poter vivere un meritato futuro, una decisione che entrambi sono chiamati a compiere come saranno destinati tutti coloro che li circondano come una famiglia.
The Asylum Fight Club” è una serie prolifica che inizia con il botto, una serie che spero venga tradotta nella sua completezza al più presto. Imperdibile!

L’emozione di essere amato da quell’uomo non avrebbe mai smesso di stupirlo. Aveva la testa che galleggiava e le endorfine che vorticavano tanto da mandarlo oltre la stratosfera, nel suo universo privato... un universo in cui, anche in una stanza affollata, sarebbero esistiti solo sempre lui e Law. E si. Era più che bello. Era a casa.














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