RECENSIONE IN ANTEPRIMA: I GIORNI DELLE CICALE - di Sara Santinato

 


Titolo: I giorni delle cicale
Autrice: Sara Santinato
Collana: Rainbow
Genere: Contemporaneo
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Lunghezza: 340 pagine
Prezzo Ebook: € 4,99
Prezzo cartaceo: € 12,00
Data di pubblicazione: 16 Settembre 2021

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A diciassette anni, un’intera estate scompare dalla mente di Brandon Parker. Senza un motivo apparente, cinque mesi della sua vita diventano all’improvviso un buco nero. Il tempo passa ma quei giorni non tornano più, e Brandon si arrende all’idea di averli perduti per sempre.

Sei anni dopo, Brandon incontra Ryan Ross, un ragazzo che non ha mai visto prima, dal quale si sente attratto come una calamita. Quella notte, per la prima volta sogna il passato e torna all’estate perduta: ricorda di avere già conosciuto Ryan, che tuttavia all’epoca aveva un altro cognome, Kendrick. Possibile che si tratti di due persone diverse?

Chi è veramente Ryan Ross? Ryan Kendrick è mai esistito? Cos’è accaduto nell’estate dimenticata? Brandon ha tutta l’intenzione di venire a capo della faccenda, anche a costo di farsi del male. Gli manca qualcosa per completare il puzzle, e quel tassello sembra essere proprio Ryan.

Passato e presente si intrecciano in un limbo dove, tra realtà e immaginazione, si nascondono misteri che per troppi anni sono stati celati.




“Le cicale ce lo urlano ogni istante, che dobbiamo essere felici.”


Fantastico!
Sono un’amante del mistero e dell’intrigo, dei dubbi e delle mezze certezze.
Amo lasciarmi coinvolgere completamente da quelle storie che nascondono verità pericolose e sofferte.
Sara Santinato è riuscita a colpirmi totalmente con questa storia indimenticabile, una vicenda che ha saputo destabilizzarmi e trascinarmi in un caleidoscopio di sospetti e supposizioni, dove tutto improvvisamente mi è parso chiaro per venire smentito immediatamente dopo. 
Ha saputo creare un intreccio perfetto tra Romance e Mistery che alimenta la suspense e l’ansia che ci attanaglia tra illazioni e dolore. 
Un gioco di specchi, di verità e bugie, mostri e vittime.

Poi la sua voce si spense. Anche il mondo si fece buio. Ero solo e immerso nell’oscurità, nel silenzio, eccetto che per un singolo suono. Il canto delle cicale.


Questa è la storia di Brandon, la storia di un passato dimenticato, un trauma che percepiamo immediatamente delinearsi ai margini di una foschia affilata che avviluppa la mente di colui che non riesce più a ricordare.
Brandon ci trascina con lui in un alternarsi di sicurezze e frammenti di sogni o ricordi che gli lacerano la mente con i loro spigoli acuminati. 
Un gioco di luci e ombre che inquina tutto ciò che credeva verità.
Un incontro scatena in lui sogni che turbinano nella sua mente e che lo portano a confondere la realtà con la finzione, confondendolo nell’incapacità di far collimare gli eventi e alimentando così i sospetti di tutti coloro che lo circondano e che lo credono preda di allucinazioni insensate.
Cosa è veramente successo in quell’estate di sei anni prima?
Lo accompagniamo in un percorso di scoperta difficile e destabilizzante. 
La sua mente sembra sfuggirgli mentre le ripercussioni fisiche lo annichiliscono sempre più piegandolo a un dolore che dilania e confonde.
Il dolore e le incertezze che prova si sommano a un senso di nostalgia struggente ogni volta che ricorda quel ragazzo che popola i suoi sogni. 
Quel giovane che realizza di aver imparato ad amare di un sentimento così puro e intenso, di averlo sempre custodito in fondo al cuore, un amore mai sopito o dimenticato anche nell’inconsapevolezza della realtà così ben celata a sé stesso.
Lui è certo che il giovane uomo che ha conosciuto sia la chiave di ciò che la sua mente traumatizzata nasconde, tenta di ribellarsi a tutto ciò che gli è stato raccontato da coloro che gli professano amore e dedizione, che tentano di impedirgli di ricordare la verità. 
Ma quale è realmente la verità?
È esistito veramente il Ryan dei suoi sogni? 
Chi si nasconde nel Ryan del presente? 
E per quale motivo continua a respingerlo e rifiutarlo per poi riavvicinarsi in un moto perpetuo che strazia l’anima di Brandon?
Molte sono le domande che ci si insinuano nella mente, domande che troveranno una risposta ancor più terribile di ogni possibile ipotesi.

Avevo odiato quel suono perché aveva coperto il mio grido d’aiuto per lui. Ma adesso avrei avuto abbastanza voce per sovrastare tutto il resto. Lo avrei raggiunto, ovunque si trovasse. Lo avrei protetto. Lo avrei amato fino alla fine dei miei giorni.


Sara Santinato ci intrappola all’interno di uno sviluppo che si apre a noi come un labirinto di possibilità e supposizioni. 
Strade oscure e misteriose che ci spaventano e svolte che improvvisamente ci sbarrano il cammino. 
Ci costringe a ritornare su ogni nostro passo o pensiero e quando crediamo di aver compreso tutto ci stravolge ogni certezza acquisita. 
Ci trascina dal presente ai frammenti di un passato che forse non è mai esistito. 
Una scelta narrativa che accentua con “esasperante” tensione l’ansia che riesce a comunicarci ad ogni pagina e congettura.
I giorni delle cicale” è una vicenda che ci canta una melodia dolorosa, intrisa di sofferenza e perdita. 
È una storia stupenda e ben calibrata in ogni sua parte ed emozione. 
Ci narra di un amore sofferto che ritrova la strada di casa accompagnato dalla melodia frastornante del frinire delle cicale in un’estate così calda che scioglierà il gelo di ogni bugia e crudeltà. 
Imperdibile.

Eravamo noi gli artefici del nostro futuro e noi avevamo deciso di stare insieme. Saremo stati sempre solo noi, ognuno dentro il cuore dell’altro.













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