Titolo: Fingere
Titolo originale: Pretend
Serie: Blackcreek #3
Autrice: Riley Hart
Traduttrice: Medea Mannara
Collana: Rainbow
Genere: Contemporaneo
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Lunghezza: 240 pagine
Prezzo Ebook: € 3.99
Prezzo cartaceo: € 12.00
Data di pubblicazione: 7 Novembre 2020
Titolo originale: Pretend
Serie: Blackcreek #3
Autrice: Riley Hart
Traduttrice: Medea Mannara
Collana: Rainbow
Genere: Contemporaneo
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Lunghezza: 240 pagine
Prezzo Ebook: € 3.99
Prezzo cartaceo: € 12.00
Data di pubblicazione: 7 Novembre 2020
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Mason Alexander credeva che il suo più grande desiderio fosse quello di avere qualcosa da poter definire suo, qualcosa che non fosse legato al cognome della sua famiglia. Pensava di avercela fatta quando ha comprato il suo bar a Blackcreek… finché una dura verità non gli apre gli occhi, facendogli capire che non hanno fatto altro che mentirgli per tutta la vita. Si ritrova così combattuto tra una famiglia che lo ama e una verità che lo perseguita, e diviso a metà tra la vita a cui aspira per se stesso e gli obblighi che sente verso la sua famiglia.
Gavin Davis sa bene cosa vuol dire vivere una doppia vita. Non è mai stato facile essere gay con genitori rigorosamente cristiani, convinti che andrà all’inferno. Invece di affrontare le cose, Gavin si è dedicato al lavoro, trovando sollievo nell’insegnamento della musica. Per questo, quando perde il posto presso una scuola privata per aver dato una mano a un ragazzino gay, sente di aver perso non solo il lavoro, ma anche la sua identità.
Blackcreek è un nuovo inizio per entrambi, per due uomini estremamente leali, che si sentono responsabili per le persone nelle loro vite. Ciò che Mason e Gavin non si aspettano di trovare l’uno nell’altro è un posto in cui possono essere realmente loro stessi. Nonostante siano consapevoli di desiderarsi a vicenda, non sanno come tirarsi fuori dalla situazione in cui si trovano. Intrappolati tra lealtà, doveri, paura, drammi e famiglie, le vite di Mason e Gavin minacciano di allontanarli l’uno dall’altro, se non torneranno a essere fedeli a loro stessi e smetteranno finalmente di fingere.
Si sentiva vivo per la prima volta, invincibile ma anche piccolo e fragile allo stesso tempo.
“Fingere”, già dal titolo ci rendiamo conto di quale sia l’argomento principe di questo terzo volume della serie Blackcreek.
Fingere di non essere ciò che si è, nascondere la propria sessualità, i propri sogni e le aspirazioni per compiacere coloro che amiamo e che professano di amarci.
Fingere per il bene della famiglia, per paura o aspettative, per ciò che appare e per l’immagine proiettata ai più.
Nascondersi al mondo e a se stessi e lungo la strada sentirsi scivolare la vita tra le dita senza aver mai vissuto, vissuto veramente.
Senza mai aver pensato profondamente a se stessi, rinunciando ogni giorno a un pezzettino della propria anima, ritrovandosi improvvisamente svuotati e demotivati.
Comprendere di star diventando gusci vuoti pieni solo di sogni infranti e speranze morte e dimenticate.
Quel tipo di... di inferno gli sembrava un tradimento... che veniva dall’amore, per quanto sbagliato fosse, e rendeva la sofferenza ancora più grande.
Gavin e Mason sono entrambi persi e spersi ma insieme troveranno la forza di sostenersi e riempire quel vuoto annichilente, sapranno aprirsi e confidarsi divenendo la cassa di risonanza uno dell’altro.
Si confideranno e apriranno emotivamente spronandosi a trovare la via e la destinazione verso la quale camminare insieme.
I loro approcci sono legati ad una chimica dirompente e disinibita, un’attrazione che non è solo fisica ma anche mentale.
Li accompagniamo lungo un percorso di maturazione e consapevolezza, di comunicazione e sfogo fisico che li porterà a comprendere di amarsi e di voler essere il futuro uno dell’altro.
In qualche modo, Mason era diventato come la musica per Gavin: una costante, qualcosa che lo faceva sentire bene, che lo faceva sentire vivo.
Riley Hart ci racconta una vicenda morbida e leggera, una vicenda ricca di erotismo e delicatezza emotiva.
Anche se in alcuni punti ho notato alcune incongruenze, e forse anche una poca profondità di analisi, posso comunque affermare che “Fingere” è un libro piacevole e dolcemente tenero, una storia che si legge con immediatezza e semplicità. Consigliato.
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