RECENSIONE IN ANTEPRIMA: UNA GRANDE FAMIGLIA - di Marie Sexton & Heidi Cullinan



Titolo: Una grande famiglia
Titolo originale: Family Man
Autrici: Marie Sexton & Heidi Cullinan
Traduttrice: Alessandra Pannozzo
Collana: Rainbow
Genere: Contemporaneo
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Lunghezza: 253 pagine
Prezzo Ebook: € 3,99
Prezzo cartaceo: € 12,00
Data di pubblicazione: 17 Agosto 2020

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A volte è la famiglia a scegliere te.

A quarant’anni, Vincent “Vinnie” Fierro ha ancora paura di ammettere, persino a se stesso, che potrebbe essere gay. Sarà un problema per la sua grossa, grassa famiglia italiana. Tuttavia, dopo tre matrimoni falliti, sta diventando sempre più difficile ignorare ciò che vuole davvero.

Vinnie va in cerca di un po’ di auto-consapevolezza nei bar della Boystown di Chicago, lontano da chiunque lo conosca. Ovviamente, si imbatte all’improvviso in un vicino di casa.

Tra due lavori, l’università, prendersi cura di sua nonna e gestire la dipendenza di sua madre, Trey Giles ha poco tempo per divertirsi, figurarsi uscire con qualcuno che giura di essere etero. Eppure, dopo una serata a ballare guancia a guancia, Trey accetta di essere corteggiato da Vinnie per scoprire se fa davvero parte della squadra, nonostante sia intenzionato a mantenere intatta la propria verginità.

Sembra un ottimo piano, ma niente è semplice se c’è di mezzo la famiglia. La scoperta della loro relazione da parte della famiglia di Vinnie rende la loro situazione abbastanza complicata, ma quando le condizioni della madre di Trey si fanno critiche, Vinnie e Trey devono decidere quale felicità sia più importante: quella delle loro famiglie o la loro.







“Va tutto bene, piccolo,” lo rassicurò dolcemente.

“Tu vai bene. Etero, bisessuale, gay... ti amerò qualunque cosa tu sia, per sempre.”


“Una grande famiglia” è sicuramente un libro distensivo, una storia fluida e pacata che, nonostante affronti alcune tematiche difficili, lo fa con lievità e un pizzico di delicata commozione.
Questa è la storia di un uomo, Vince, che finalmente realizza ciò che sapeva da sempre e che aveva negato, rimosso e nascosto per paura. 
Una “rivelazione” che così inaspettata non è ma che sicuramente cambia l’inclinazione dell’asse della sua intera esistenza, mettendolo di fronte a una scelta, un bivio che non è più in grado di evitare se vuole essere finalmente felice. 
Per Vince scendere a patti con la sua natura, e decidere di viverla appieno, non è di semplice immediatezza.
Provenire da una famiglia cattolica italiana, numerosa e impicciona renderà ostico e spaventoso il doversi dichiarare, dover scegliere la giustezza dell’amore di Trey con il rischio di perdere il supporto e l’affetto di una vita intera.

“Sono gay,” sussurrò. “Lo sono sempre stato. Ho cercato di scappare, ed era come se stessi scappando dalla mia vita.”


Trey è un ragazzo gay, un giovane che non ha mai nascosto la sua natura e la sua sessualità.
Quello che cela agli occhi del mondo è una vita in cui la speranza non ha più dimora e dove le promesse sono ferite mai rimarginate. Un’esistenza di disillusioni e dolore che lo hanno svuotato e che nasconde dietro spesse mura difensive e alle parole “Sto bene”. 
La sua solitudine è una tristezza agrodolce che percepiamo farsi sempre più sconfortante, soffocante e avvilente lungo lo svolgimento degli eventi. 
Sogna da sempre l’amore vero, quell’amore per cui ha preservato la sua anima e il suo corpo. Solo tra le braccia di Vince trova quel conforto che gli dona sicurezza e giustezza.

Ma ormai ho imparato la lezione, perché la speranza è una bugia.


Li accompagniamo verso un cammino delicato e ricco di tenerezza, di incertezze e sentimento.
Alcuni ostacoli e paure renderanno il loro cammino lento, a passi misurati e tentennanti, ma nel momento in cui la vita pone loro una scelta definitiva sapranno rischiare per potersi amare?

Heidi Cullinan e Marie Sexton ci raccontano una storia che ci parla di amore e tormento, delicatezza e sospiri, speranza e fiducia. Da non perdere.

Lui mi tenne stretto. Non disse nient’altro. Non l’avevo mai amato come in quei momenti di silenzio.























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