Titolo: Gli omicidi dei Monuments Men
Titolo originale: The Monuments Men Murders
Serie: L’arte del delitto #4
Autrice: Josh Lanyon
Traduttrice: Raffaella Arnaldi
Collana: Rainbow
Genere: Mistery
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Lunghezza: 196 pagine
Prezzo Ebook: € 3.99
Prezzo cartaceo: € 12.00
Data di pubblicazione: 26 Maggio 2020
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Pur avendo puntata addosso l’attenzione di un pericoloso stalker, l’agente speciale Jason West sta facendo del suo meglio per concentrarsi sul lavoro e ignorare i problemi personali.
Il suo caso più recente implica però il coinvolgimento di un membro dei Monuments Men nel furto e, forse, nella distruzione di un dipinto perduto di Vermeer che fa parte del patrimonio culturale mondiale. Il capitano di corvetta della Naval Reserve Emerson Harley, oltre a essere stato un eroe della Seconda guerra mondiale, era il nonno di Jason, il suo idolo d’infanzia. Anzi, ha giocato un ruolo importante ispirandolo a entrare nella squadra Crimini artistici dell’FBI.
Per Jason, venire a sapere che il leggendario nonno potrebbe aver chiuso un occhio sul fatto che i soldati americani, alla fine della guerra, abbiano “affrancato” opere d’arte inestimabili non è solo spiacevole. È devastante.
Jason è deciso a riscattare il nome del nonno, anche se questo significa infrangere lui stesso un po’ di regole e disposizioni, mettendosi in rotta di collisione con il suo partner nella vita, il capo dell’Unità analisi comportamentale Sam Kennedy.
Nel frattempo, qualcuno nell’ombra temporeggia…
Torna la regina del genere male to male con un nuovo capitolo della serie “L’arte del delitto”.
Se credevamo che finalmente il rapporto tra Jason e Sam stesse raggiungendo un punto di stabilità, e solidità, dovremo ricrederci completamente.
Sicuramente gettare i suoi protagonisti nelle difficoltà emotive, e di relazione, è un aspetto che Josh Lanyon ama attuare con una certa ricorrenza, un aspetto che ci colpisce sempre quando crediamo di poter finalmente assaporare il piacere di un amore che sembri divenire sempre più stabile, e affiatato, di avventura in avventura.
In “Gli omicidi dei Monuments Men” Josh Lanyon tocca un argomento storico in cui inserisce uno sviluppo di pura fantasia con fluidità e plausibilità.
Il suo stile è sempre perfettamente curato e attento, scorrevole e pacato.
Un’armonia inizialmente placida che lentamente diviene sempre più coinvolgente e dal ritmo incalzante.
In questo quarto volume il vero protagonista è il rapporto tra Sam e Jason, i segreti taciuti, le paure disarmanti e le manie di controllo che portano i due uomini a una collisione di volontà, una frattura devastante e forse irreparabile.
Viviamo la frustrazione di Jason, unica voce narrante, nei confronti del suo compagno, del suo carattere glaciale e analitico, dell’atteggiamento sempre iper controllato capace di spegnere le emozioni con imperturbabile distacco, un punto di forza che altri non è che una debolezza.
Una vulnerabilità che cerca di mascherare per la paura di perdere l’uomo che ama, di perdere ancora una volta colui che lo tiene ancorato alla realtà e alla voglia di vivere.
Ho avuto delle difficoltà a decidere come recensire e valutare questa storia di Josh Lanyon, se da una parte la vicenda puramente investigativa non ha saputo conquistarmi completamente, dall’altra l’introspezione e l’analisi della relazione tra Jason e Sam hanno saputo stupirmi e commuovermi, farmi arrabbiare e amare sempre di più le loro interazioni così intense ma fragili allo stesso tempo.
Un’avventura che diviene sempre più incalzante ed emotivamente incerta verso la fine.
Da non perdere.
La paura sfiniva. Era preferibile la rabbia.
Torna la regina del genere male to male con un nuovo capitolo della serie “L’arte del delitto”.
Se credevamo che finalmente il rapporto tra Jason e Sam stesse raggiungendo un punto di stabilità, e solidità, dovremo ricrederci completamente.
Sicuramente gettare i suoi protagonisti nelle difficoltà emotive, e di relazione, è un aspetto che Josh Lanyon ama attuare con una certa ricorrenza, un aspetto che ci colpisce sempre quando crediamo di poter finalmente assaporare il piacere di un amore che sembri divenire sempre più stabile, e affiatato, di avventura in avventura.
Non degno di fiducia.
In “Gli omicidi dei Monuments Men” Josh Lanyon tocca un argomento storico in cui inserisce uno sviluppo di pura fantasia con fluidità e plausibilità.
Il suo stile è sempre perfettamente curato e attento, scorrevole e pacato.
Un’armonia inizialmente placida che lentamente diviene sempre più coinvolgente e dal ritmo incalzante.
In questo quarto volume il vero protagonista è il rapporto tra Sam e Jason, i segreti taciuti, le paure disarmanti e le manie di controllo che portano i due uomini a una collisione di volontà, una frattura devastante e forse irreparabile.
Viviamo la frustrazione di Jason, unica voce narrante, nei confronti del suo compagno, del suo carattere glaciale e analitico, dell’atteggiamento sempre iper controllato capace di spegnere le emozioni con imperturbabile distacco, un punto di forza che altri non è che una debolezza.
Una vulnerabilità che cerca di mascherare per la paura di perdere l’uomo che ama, di perdere ancora una volta colui che lo tiene ancorato alla realtà e alla voglia di vivere.
“Non sto dicendo che non farò sbagli o non manderò tutto all’aria di nuovo, ma se tu potessi ricordarti che in ogni caso... per quanto incasinato sembri... per quanto incasinato sia... io ti amo.”
Ho avuto delle difficoltà a decidere come recensire e valutare questa storia di Josh Lanyon, se da una parte la vicenda puramente investigativa non ha saputo conquistarmi completamente, dall’altra l’introspezione e l’analisi della relazione tra Jason e Sam hanno saputo stupirmi e commuovermi, farmi arrabbiare e amare sempre di più le loro interazioni così intense ma fragili allo stesso tempo.
Un’avventura che diviene sempre più incalzante ed emotivamente incerta verso la fine.
Da non perdere.
Sì, sarebbe stato più facile. Si chiamava “arrendersi”, ed era sempre più facile.
SERIE: L' ARTE DI UCCIDERE
01 - Gli omicidi della sirena
02 - Gli omicidi di Monet
03 - Gli omicidi del mago - Recensione: QUI
04 - Gli omicidi dei Monuments Men
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