RECENSIONE IN ANTEPRIMA: LA MALEDIZIONE DI TIMBER MANOR - Memorie delle ombre umane #1 di F.E. Feeley Jr.



Titolo: La maledizione di Timber Manor
Titolo originale: The Haunting of Timber Manor
Serie: Memorie delle ombre umane #1
Autore: F.E. Feeley Jr.
Traduttore: Ciro Di Lella
Collana: Rainbow
Genere: Horror
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Lunghezza: 312 pagine
Prezzo ebook: € 4.99
Prezzo cartaceo: € 12.00
Data di pubblicazione: 23 Maggio 2020

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Mentre è ancora in lutto per la perdita dei suoi genitori, Daniel Donnelly riceve la chiamata inaspettata di una zia che non ha mai incontrato e che, di punto in bianco, gli affida il controllo della fortuna di famiglia e della tenuta dei Donnelly, Timber Manor. Anche se suo padre lo aveva sempre tenuto all’oscuro del passato del loro nome, la curiosità e il bisogno di ritrovare la sua famiglia portano Daniel a fare un tuffo nel passato.
Nascosta in un’area remota del nord-ovest, nel corso degli anni Timber Manor è diventata un luogo silenzioso. Le sue camere vuote ospitano solo vecchi mobili coperti da teli bianchi e impolverati. Quando Daniel arriva e sua zia avvia il restauro della casa in suo onore, strani avvenimenti iniziano a scuotere la quiete della magione. Daniel viene perseguitato da incubi e ricordi che non sono i suoi. Tornata in vita con tutte le tragedie del suo passato, Timber Manor minaccia di schiacciarlo sotto il peso della sua storia.

Lo sceriffo Hale Davis è cresciuto lavorando nella tenuta dei Donnelly. Nel vedere Daniel in difficoltà, giura di proteggere l’uomo che ha catturato il suo cuore e di aiutarlo a svelare il mistero che si cela dietro alla maledizione e a confrontarsi con il passato: non c’è in gioco solo la vita di Daniel, ma anche la salvezza della sua famiglia.






Ero completamente solo, isolato, come se il resto del mondo fosse sparito nel nulla.


Primo libro di F.E. Feeley Jr. per me, un autore nuovo sul panorama italiano che ci offre una storia dai rimandi gotici, una vicenda che ci riporta alla memoria i classici, sui fantasmi, della narrativa.
La sua casa, Timber Manor, non è solo infestata da una presenza inquietante, lei stessa ci appare protagonista, un’entità vivente e senziente, una particolarità che riesce a donare un certo spessore allo svolgimento degli eventi.
La trama si snoda tra molteplici argomenti, tematiche e sensazioni, attraverso i suoi personaggi e i segreti da essi custoditi. 
L’autore ci offre la possibilità di assistere al repentino sbocciare di un amore a prima vista, ci intenerisce con la fragilità di due giovani uomini che non si vergognano di esprimere la loro sofferenza, e di crollare squassati da lacrime e dolore.
Sia Daniel che Hale ci offrono uno spaccato di tenerezza e sensibilità nelle loro interazioni ma, all’occorrenza sanno anche essere testardi e caparbi.
Anche se l’andamento della storia è facilmente intuibile, nel proseguo degli eventi, riusciamo comunque a viverli con partecipazione e immaginazione.


Sentivo il cuore spaccarsi in due, sempre più impotente nell’osservare il mio amore che diventava ogni secondo più debole.


Ho amato particolarmente la prima parte del libro, un inizio introdottoci con uno stile quasi poetico che ci trascina in una notte di tempesta in cui la fantasia corre veloce nella paura, accompagnati da un lupo che emana un’inquietante intelligenza, il fragore dei tuoni e la pioggia scrosciante. 
Una caratteristica che ritroveremo spesso lungo la narrazione quando la vicenda si focalizza sugli eventi naturali e non.
Assaporiamo tra le prime pagine anche un pizzico di ironia pungente e sagace che ci accompagna fino alle porte di una magione che pare essere uscita da un romanzo vittoriano.


“Ti amo,” risposi. 

“Un’unica anima, unita. Un’unica anima, amore mio.” 

“Un’unica anima,” echeggiò. 

“Torna da me.”


Scopriamo moltissimi segreti, alcuni facilmente intuibili, altri che ci sconcertano e stupiscono. 
Ho amato leggere “La maledizione di Timber Manor” anche se, in alcuni momenti, ho avuto come il sentore che alcune scene fossero un po’ stridenti e poco amalgamate tra di loro. 
Il passato ci viene raccontato attraverso i ricordi sempre ben delineati e di facile individuazione, in altri momenti ho come avuto l’impressione che l’autore faticasse a mantenere un equilibrio, quasi perdendosi tra divagazioni e digressioni poco importanti, perdendo in fluidità e rendendo lo svolgimento della trama un po’ frastagliata e poco armonica.
Concludendo è sicuramente un libro che consiglio, una storia leggera che ci offre l’occasione di conoscere un autore che, ne sono certa, saprà raccontarci storie sempre più belle e particolari e saprà colpirci con l’originalità del suo stile.
Da non perdere.


Ora credevo nel potere dell’amore, in tutta la sua forza, spesso terrificante, capace di liberare l’anima da ogni male.



















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