RECENSIONE: QUESTA NON E' UNA STORIA D' AMORE - di Suki Fleet



Titolo: Questa non è una storia d’amore
Titolo originale: This is Not a Love Story
Autrice: Suki Fleet
Traduttrice: Amneris Di Cesare
Genere: LGBT/ Contemporaneo
Editore: Self publishing
Lunghezza: 375 pagine
Prezzo: ebook € 4,49 - disponibile con KU
Data di pubblicazione: 21 Ottobre  2019

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Quando la mamma di Romeo esce di casa per non tornare più, il quindicenne si ritrova senza un tetto e a cercare di sopravvivere sulla strada. Muto e terrorizzato, il suo silenzio lo rende vulnerabile; una notte viene aggredito da una gang di altri giovani come lui ma viene soccorso da un ragazzo che si impegna a proteggerlo da lì in avanti.

Julian ha solo due anni in più di Romeo. Scappato da una vita in famiglia sempre più violenta, Julian è stato infatti costretto a compiere scelte molto difficili e si ritrova a vendere se stesso per sopravvivere. Proteggere Romeo gli dà la possibilità di cambiare, gli dona uno scopo di vita, gli offre speranza ma nonostante cerchi di dimostrarsi forte e di gettarsi alle spalle i passati problemi con la droga, vivere come sono costretti a fare lo sta lentamente distruggendo e gli insinua il dubbio di non essere forte abbastanza. 








Sono parte di questa desolazione, ora, parte dei suoi rifiuti. Non sono niente. Non sono nessuno. Senza di lui.


Come già precedentemente affermato nella recensione di “Volpe”, Suki Fleet è una poetessa che ci incanta con le sue storie indimenticabili, toccando corde profonde con intensità e delicatezza.
Se dovessi riassumere “Questa non è una storia d’amore” con una sola parola direi certamente: DEVASTANTE.

L’autrice, con la sua narrativa sottilmente potente, ti avvolge e ammalia. Ti stringe tra le sue spire di dolore, ti inchioda tremante alle pagine come un cerbiatto abbagliato e sconvolto dalla sofferenza senza confini che si insinua in ogni parte di se.


Le mattine sorgeranno più fredde e più gelide e le strade ci aspetteranno ma non riusciranno a portarci via ciò che abbiamo... ma ci proveranno perché siamo destinati all’effimero, come scintille di un falò che sprizzano nel buio.


Degrado, desolazione e disperazione. Spinti in un mondo alla deriva. 
Fragili e spezzati si aggrappano a ogni fibra loro rimasta per sopravvivere. 
Il sentimento che li unisce è potente e spaventoso. 
Custodito nel profondo del loro cuore per la paura di spezzare un legame che gli permette di andare avanti aggrappandosi ad ogni flebile speranza.
Questa è una storia di dolore, disperazione e sopravvivenza. Una ricerca di salvezza per poter finalmente essere ed esistere. Di potersi consolidare in una realtà che tenta continuamente di spingerli sempre più a fondo. 
Ombre invisibili e senza valore in una vita ai margini. Una vita non vista ai più. 
Scoramento e disillusione per ciò che un fato avverso continua, implacabilmente, a stroncare ogni sogno e speranza.


Mi rendo conto di aver imparato che non sempre tutto è come sembra e più di ogni altra cosa, niente rimane uguale, niente resterà così come lo è ora. Il tempo che abbiamo è provvisorio, a meno di non trovare una via di fuga.


“Questa non è una storia s’amore” è una vicenda che vi ferirà e soffocherà tra angoscia e commozione. 
Il vostro cuore sanguinerà per questi due giovani alla deriva in un mondo dalle tinte fosche e dolorose. 
Un mondo irto di pericoli e violenza, soprusi e mistificazioni. Sul loro cammino alcune anime luminose doneranno loro una flebile speranza. Doneranno loro la forza di resistere e continuare a combattere per trovare finalmente il loro posto felice, per potersi amare.
Suki Fleet è sicuramente un’autrice unica, inconfondibile e indimenticabile. Una scrittrice che ti travolge con ogni emozione e sensazione. 
Attraverso il suo stile profondamente emotivo stravolge il nostro asse e la visione di ciò che ci circonda. Ci porta a riflettere e a osservare veramente ciò che ci attornia senza falsi pregiudizi o preconcetti. 
Ci racconta uno spaccato di realtà non poi così distante da noi, se solo ci premunissimo di guardare e vedere veramente.
Qualche refuso di troppo che però nulla tolgono alla bellezza sconvolgente della storia di Romeo e Julian.
Spettacolare. Imperdibile. 


Mi ha fatto sedere nel giardino che aveva pulito e mi ha agitato davanti una corona di foglie. Ne aveva fatta una per ciascuno e con il giardino come nostra chiesa, ci siamo fatti mille promesse senza dire una parola.





















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