Recensione in Anteprima: Parte di noi - Sidewinder #3 - di Abigail Roux

Titolo: Parte di noi
Titolo originale: Part & Parcel
Serie: Sidewinder #3
Autore: Abigail Roux
Traduttrice: Raffaella Arnaldi
Collana: Rainbow
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Genere: Contemporaneo, Mystery
Pagine: 261
Prezzo: € 5,99
Data di pubblicazione: 30 Marzo 2018


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Nick O'Flaherty e Kelly Abbott stavano per avere il loro lieto fine, quando la chiamata di un amico li ha quasi portati a perderlo per colpa di una lama di coltello. Adesso, nel periodo successivo allo scampato disastro, entrambi gli uomini stanno cercando di guarire e andare avanti.

Farlo insieme, però, è più difficile di quanto avevano immaginato. Kelly ha problemi a comportarsi da semplice innamorato e non da “Doc”, mentre Nick fatica a riprendersi fisicamente. La distanza tra loro viene colmata un centimetro dopo l’altro in un silenzio innaturale.

Cercando disperatamente conforto, Nick finalmente raccoglie il coraggio necessario a esaminare i beni che Elias Sanchez, suo caro amico e compagno nei Sidewinder, gli ha lasciato morendo. Invece di ricordi consolanti, Nick e Kelly trovano un fascio di lettere e delle rigide istruzioni scritte da Eli che li inducono a richiedere prontamente assistenza. Con le lettere di Eli in mano, i Sidewinder si imbarcano nella loro ultima missione insieme, alla ricerca di pace e assoluzione proveniente dall’oltretomba. E da loro stessi. 

Ci sono due tipi di persone che capiscono i Marines: i Marines e il nemico. Tutti gli altri ne hanno un’opinione di seconda mano. Generale William Thornson, esercito degli Stati Uniti.

Alla fine della recensione di “Fuoco e fiamme”, ultimo capitolo della serie Armi e bagagli, avevo espresso il desiderio che l’autrice ci regalasse un racconto per salutare tutti i personaggi meravigliosi della serie, personaggi che hanno saputo farci ridere, sognare, sospirare e amare un po' di più.
“Parte di noi” è quella storia, è il libro che mette definitivamente la parola fine a una serie che ci ha accompagnato per alcuni anni tra intrighi e tradimenti, amore e passione. Vi anticipo che “Parte di noi” va letto solo se siete arrivati in fondo alla serie Armi e bagagli perché i rimandi, i ricordi, le questioni in sospeso ripercorrono tutta la saga raccontandoci anche di colui che non abbiamo avuto l’occasione di conoscere, un fratello Sidewinder, un amico che in questa storia trova, finalmente, voce e corpo lungo il cammino, Elisa Sanchez.

Kelly arricciò le labbra, cercando di non essere troppo triste. Nick si sarebbe svegliato. Non stava morendo. Sarebbe tornato da loro, pieno di gioia e risate, come faceva sempre.

“Parte di noi” inizia dagli ultimi capitoli di “Fuoco e fiamme” e più di così non vi dirò nel caso in cui non abbiate ancora avuto il piacere di leggerlo. Quello che posso raccontarvi è che “Parte di noi” ha saputo emozionarmi e commuovermi, farmi arrabbiare e ridere attraverso la forte intensità emotiva che riesce a trasmettere.
Leggiamo della dolcezza di Kelly, la tenerezza e fragilità di Nick, ci sono rancori e segreti, segreti svelati che hanno minato il loro rapporto. L’amore che provano può non essere abbastanza forte per guarire le ferite che si sono inferti.
Tra flash del passato, ricordi condivisi, debolezze e rimpianti tutti i membri dei Sidewinder, accompagnati da Zane, troveranno la forza di restare uniti? Di essere ancora una famiglia? Semper Fidelis?

Tu conosci Nick, Doc. Sai che, se pensa di aver perso qualcosa, lo lascia andare. Se gli hai detto che non era più lui, che potresti non riuscire a perdonarlo per quel che ha fatto, lo prenderà come se avesse estinto il contratto e ti lascerà andare senza neanche un lamento, pensando sia quello che desideri.

Kelly ha perdonato Nick, ma infondo al suo cuore sa di essere ancora arrabbiato, una rabbia che è dolore, un dolore che è veleno per il suo amore.

Kelly sospirò e gli avvolse le dita intorno al polso, passandogli l’altra mano tra i capelli.
“Piangersi addosso va bene. Solo... torna da me presto. Non avevo mai capito quanto avessi davvero bisogno di te, okay? Ma è così. Ho bisogno che tu sia tu, così che io possa essere io.”

In “Parte di noi” ritroviamo Digger, il compagno sempre pronto a correre in aiuto basta che gli lascino far esplodere o incendiare qualcosa. Owen, di tutti il più compassato e serio, forse anche un po’ omofobo ma che darebbe la vita per i suoi “fratelli d’arme”. Tyler, con l’energia di un Chihuahua impazzito o fatto di “crack” che nasconde un cuore fragile e un animo spezzato dagli orrori delle missioni e dai tradimenti, un potere autodistruttivo che solo Zane riesce a contenere e disattivare.
Kelly o Doc, che da guerriero letale e compagno d’armi si trasforma in “mamma chioccia” in difesa dei compagni feriti. Elias, colui che amava tutti e grazie al quale non si perderanno mai più.
Infine e non ultimo Nick, Nick che si è perso ma che ha dato tanto a tutti.

Tu hai dato così tanto di te stesso a tutti noi. Così tanto. Sei stato tutto ciò di cui avevamo bisogno. Tu... eri il mio faro. Quando ero alla deriva e temevo di rimanerci tutta la vita, mi hai dato una casa. Sei stato la roccia di Ty, lo hai mantenuto ancorato alla realtà nel momento in cui avrebbe potuto perdere la bussola e trasformarsi in una specie di cattivo dei film di Bond. Sei stato un fratello per Eli, hai fatto da cassa di risonanza per Owen e, cavolo, sono sicuro che tu abbia fornito a Digger i fiammiferi e poi spento l’incendio che aveva appiccato.

Per concludere ci tengo a precisare che in “Parte di noi” non troverete intrighi, fughe e sparatorie, le uniche indagini sono quelle dell’animo umano e degli anni condivisi come militari e civili. Si chiude qui una storia e forse ci sentiremo un po’ orfani, o forse no? Abigail Roux, in fondo al libro, ci regala una sorpresa che vi farà tornare il sorriso.
Buona lettura e Semper Fidelis

“Cazzo, se vuoi respingermi perché pensi che mi stai facendo del male, allora prego fallo. Vedi quanto stai meglio quando cerchi di vivere come un isola, distante da tutto. Ma sappi una cosa. Se lo fai, se mi allontani per salvarmi, allora sarai tu il mio dolore più grande. Non mi salverai da niente. Salverai te stesso e basta.”
“Non andartene,” sussurrò. “Non voglio essere il tuo dolore.”

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