Recensione: COOKIES di Teodora Kostova



TITOLO: Cookies
TITOLO ORIGINALE: Cookies
AUTORE: Teodora Kostova
AMBIENTAZIONE: Londra
TRADUZIONE: Elena Turi Quixote Translations
PAGINE: 242
GENERE: Qlgbt contemporaneo
FORMATO: E-book
PREZZO: € 3,99 su Amazon (disponibile su KU)
DATA DI USCITA: 15 Marzo 2018

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Sono andato in guerra, fuggendo da me stesso. Sono tornato a pezzi per scoprire chi fossi davvero…

Mi ci sono voluti quasi dieci anni, due mandati in Afghanistan e la perdita di una gamba, per accettare chi sono veramente. Due anni dopo essere tornato dalla guerra, posso dire di sentirmi finalmente soddisfatto. Sono più in forma che mai, la mia protesi alla gamba mi permette di muovermi e fare esercizio come se non fosse cambiato nulla. Sono il proprietario di una piccola pasticceria nel centro di Cambridge e ho un gruppo di amici leali sui quali posso sempre contare.

Eppure…

Eppure, manca qualcosa. Una parte di me brama l’intimità, la profonda connessione con un altro essere umano. Ma un’altra parte, più grande, è terrorizzata dall’idea di aprirmi con qualcuno. Il mio conflitto interiore non aveva speranze di vincere quando ho incontrato Jay. Lui ha abbattuto le mie difese come un uragano, mi ha circondato con forza gentile, finché non ho avuto altra scelta che arrendermi. Arrendersi non è mai stato così piacevole. Ma Jay vorrà ancora rimanere, quando vedrà il vero me? Quando vedrà gli incubi e le insicurezze che mi straziano l’anima?

Il mio nome è Amir Gopal e questa è la mia storia.










C’erano così tante altre cose che avrei voluto dire. Volevo dirgli che chiunque lo avesse fattosentire inutile se non gli offriva subito il suo corpo avrebbe dovuto essere castrato. Volevo dirgli che con me era al sicuro, che non lo avrei mai costretto a fare nulla e che avrei sempre messo i suoi bisogni davanti a tutto il resto.

Cookies è un libro bellissimo nella sua dolcezza, una storia perfetta per tutte quelle persone che come me amano, spesso, leggere libri sdolcinati. Amo la delicatezza della narrativa di Teodora Kostova, un’autrice che riesce sempre a dare vita a personaggi vividi, reali, uomini con insicurezze e paure, pregi e difetti, uomini comuni e pertanto ancora più speciali, persone che sanno amare e proteggere ciò che amano come Amir e Jay fanno l’un con l’altro.

“Ti amo.”
Il suo sorriso mi infiammò il cuore.
“Mi spaventa a morte, Jay,” confessai.
“Perché?”
“Perché ogni volta che ti guardo, sento una fitta allo stomaco. Perché ogni volta che penso che potrei perderti, i miei polmoni smettono di funzionare.”

Potrei aprire il dizionario e trovare una lunga lista da riportarvi di aggettivi per descrivervi la tenerezza di questa storia d’amore e dei suoi due protagonisti, una storia che ci racconta anche dei veterani di guerra e delle ferite che portano incise nel corpo ma ancor più profondamente nell’anima, uomini troppi spesso spezzati e abbandonati ai loro traumi, fardelli pesanti e con i quali convivono e combattono ogni giorno troppo spesso da soli.
Per tutti gli appassionati di Fenix della serie West End l’autrice ci regala un capitolo in suo onore ma dovrete scoprirlo da soli perché io non vi dirò di più.
Ho amato leggere Cookies, mai titolo fu più azzeccato, cullandomi nella sua dolcezza e quando oramai mi stavo avviando al finale Teodora Kostova ha saputo sorprendermi e commuovermi ancor di più per tutto l’amore che questi due giovani uomini sanno dimostrarsi sostenendosi a vicenda.

“Mio eroe,”
sussurrò lui contro le mie labbra. Mi si sciolse il cuore a quelle parole, e tutto quello che potei fare fu tirarmelo ancora più vicino e baciarlo ancora più intensamente, finché entrambi non avemmo bisogno di scostarci e riprendere fiato.

Avrei voluto riportavi un’altro passaggio, del libro, di una dolcezza disarmante ma vi avrei svelato troppo.
Giunta alle note dell’autrice, per la prima volta le ho lasciate per ultime, ho scoperto un appunto che mi ha fatta sorridere e tornare indietro per rileggere una parte della storia con occhi nuovi immaginandomi ancor più vivamente la scena, potrei definirla un piccolo cammeo letterario, scopritela anche voi.
Visto che, come afferma l’autrice, questo storia è nata da una sfida spero sinceramente che, Teodora Kostova, raccolga quella rappresentata da Shane e Greg che si preannuncia ancor più dolce ed emotivamente impegnativa.





























 Ciao, mi chiamo Teodora e vivo a Londra con mio marito e mio figlio. Scrivo da quando riesco a ricordare, ma ho iniziato a farlo per lavoro nel 2010, quando ho deciso che tutto il resto mi annoiava a morte e che dovevo fare quello che avevo sempre voluto fare, ma a cui non avevo mai avuto il coraggio di dedicarmi totalmente.
Ho fatto la giornalista, l’editor, l’assistente personale e l’arredatrice d’interni, tra le molte altre cose, ma appena il fascino della novità di queste professioni nuove ed eccitanti svaniva, tornavo sempre alla scrittura. Essere nervosa, impaziente, rumorosa e frettolosa non sono qualità che aiutano quando si fa lo scrittore, perché devo sedermi da sola, possibilmente rimanendo immobile, e scrivere per la maggior parte della giornata, ma nonostante tutto adoro follemente questo lavoro. I momenti in cui scrivo sono gli unici in cui mi sento davvero in pace e questa è l’unica attività che riesco a portare avanti per più di dieci minuti alla volta, visto che perfino mio figlio ha una curva dell’attenzione più lunga della mia.
Quando non sono intenta a procrastinare, mi piace andare in palestra, cucinare cibo italiano (e mangiarlo), leggere, ascoltare musica rock e guardare film indipendenti e repliche di True Blood. O, nei casi peggiori, farmi battere a ogni gioco della Nintendo Wii da un ragazzino molto ingegnoso.





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