Recensione: Una famiglia per Natale di Jay Northcote



Titolo: Una famiglia per Natale
Titolo Originale: A family for Christmas
Autore: Jay Northcote
Ambientazione: Inghilterra
Traduzione: Sara Benatti per Quixote Translations
Genere: Contemporaneo
Formato: E-book
Pagine: 177
Prezzo: € 3,49 su Amazon
Data di uscita: 28 Novembre 2017

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Zac non ha mai avuto una famiglia tutta sua, ma Rudy ne ha una così grande da poterla condividere.

Rudy, timido e senza esperienza, ha una cotta per Zac fin dal momento in cui il suo nuovo collega è entrato dalla porta dell’ufficio. Una sera prima di Natale, Rudy trova il coraggio di farsi avanti, e iniziano a legare. Quando scopre che a Natale Zac sarà completamente solo, lo invita a passarlo a casa sua.

Zac preferisce tenere le persone a distanza, eppure quando Rudy gli offre un Natale in famiglia, resistere è impossibile. Lui è orfano, e rimane piacevolmente sorpreso dal modo in cui viene accolto a casa di Rudy. L’unico inconveniente è che tutti danno per scontato che loro siano una coppia. Non volendo deludere la madre di Rudy e trasformare il Natale in una situazione imbarazzante, decidono di non negarlo.

Per Zac non è certo difficile fingersi il fidanzato di Rudy, ma la recita gli fa desiderare cose che lo spaventano… per esempio avere davvero una relazione con lui. Ha già subìto abbastanza rifiuti nella sua vita, e ha paura di mettere a rischio il suo cuore. Se riesce a superarli, e a lasciar entrare Rudy nella sua armatura, per Natale potrebbe ricevere più di quanto avesse mai immaginato.






L’idea di passare del tempo con Zac era entusiasmante e terrificante allo stesso tempo. Se solo Zac fosse stato d’accordo.


Rudy è un ragazzo dolcissimo affetto da una timidezza patologica. Una timidezza accentuata dalla poca percezione di se e del proprio valore. Un ragazzo tormentato dai continui rifiuti che lo hanno convinto della sua inadeguatezza. Un giovane, un cuore con tanto amore da donare ma nessuno a cui darlo.

Zac aveva trascorso anni imparando a non desiderare le cose che non poteva avere. Perché all’improvviso struggimento e solitudine gli si torcevano nei visceri come un pugnale? Mentre si allontanava sbatté le palpebre e abbassò la testa, in modo che non se ne accorgesse nessuno.

Zac è un giovane chiuso in se stesso, non da confidenza a nessuno e non vuole legami perché ha la convinzione di non valere abbastanza, nella sua, seppur breve, vita nessuno lo ha mai amato, nessuno lo ha mai voluto. Tutti prima o poi lo hanno abbandonato convincendolo che non vale lo sforzo di restare.

Mentre lui lo guardava Zac sorrise, e Rudy sentì una specie di malinconia temperare la sua contentezza. Se solo... Non si concesse di terminare quel pensiero. Era pericoloso desiderare. Tutti sapevano che i desideri non si avveravano mai.


Una sera, complice qualche drink di troppo e un bacio rubato, Rudy trova il coraggio di invitare Zac a passare il Natale con la sua famiglia. Pochi giorni in cui Zac perde ogni difesa davanti alla tenerezza di Rudy. Tra sguardi rubati, piccoli tocchi e gote arrossate Zac e Rudy imparano ad aprirsi e conoscersi trovando il coraggio e la speranza, nella magia del Natale, che tutti i sogni, anche quelli più nascosti nel profondo del cuore, si avverino.

Non si fidava di se stesso a parlare di quell’argomento con lui. Si vergognava, si sentiva povero di fronte alla ricchezza che era la vita di Rudy, una ricchezza che non aveva nulla a che vedere con il denaro o i beni materiali. Era il fatto di essere voluto, e amato incondizionatamente. Il mondo gli aveva insegnato che lui, quello, non lo meritava.


Una storia commovente nella sua dolcezza e che ha saputo strapparmi qualche lacrima di commozione, commozione per la bellezza e delicatezza d’animo dei suoi personaggi. Rudy e Zac hanno saputo trovare il coraggio di aprire il proprio cuore trovando così l’amore. Se avete voglia di leggere una storia dolcissima e struggente nella magia del Natale questo è il libro che fa per voi.

Rudy lo strinse più forte e Zac scivolò nel sonno, caldo, al sicuro, e colmo di una felicità che lo illuminava dall’interno.














Jay vive appena fuori Bristol, nel West England. Viene da una famiglia di scrittori, ma ha sempre pensato che con lui il dono per la narrativa avesse saltato una generazione. Ha passato anni a scrivere solo e soltanto email, articoli, o contenuti internet.

Un giorno ha deciso di provare con un racconto, giusto per vedere se ne era capace, e ha scoperto che dava dipendenza. Non ha più smesso da allora.

Jay è transgender, e in precedenza era noto come ‘lei’.





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