Recensione: La notte della pantera di Diana J. Stewheart



Titolo: La notte della pantera
Autore: Diana J. Stewheart
Genere: Thriller
Casa editrice: Self publishing
Data d'uscita: 16 Dicembre 2016
Pagine: 217
Prezzo: eBook 0,99

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Sensuale come la carezza di un'esperta amante; avvolgente come un buon whisky invecchiato e selvaggia come la giungla. Chi è la Pantera, la misteriosa spogliarellista che sta facendo impazzire tutti coloro che seguono i suoi show? Per scoprirlo, bisogna addentrarsi nei meandri dei locali a luci rosse, tempi degli snuff movies e peep show.

Dusseldorf, Germania, giorni nostri. Il cielo che sovrasta la città, è testimone silenzioso dei delitti che avvengono al Papillon, equivoco locale di spogliarelli. A gestirlo è un certo Hans Schumann, un losco individuo colluso con la malavita internazionale. Per anni è riuscito a mantenere segreti i festini e le orge a base di droga e sesso estremo che si svolgevano al suo interno, ma una notte qualcuno getta nel cortile adiacente il locale il corpo brutalmente straziato di Andrea Moser aspirante ballerina. Da quel momento, Eva Bosch, brillante detective della Squadra Omicidi, dovrà percorrere il tunnel della perdizione che la porterà a conoscere se stessa e a sfoderare armi che non sospettava di avere.











Ciao a tutti!
Oggi vi parlo di un thriller, una storia che mi ha colpito per i temi trattati e per il modo in cui sono stati raccontati. L’autrice è riuscita a rapirmi con le sue parole e a farmi entrare in contatto con la storia e i suoi protagonisti.
Ci troviamo a Düsseldorf, Germania, Hans Schumann è il proprietario di un night, il Papillon. Uomo subdolo e trasandato, legatissimo al denaro, tanto da passare sopra a degli avvenimenti molto gravi che succedono nel suo locale. È già noto alla polizia per reati che riguardano la pornografia e lo sfruttamento della prostituzione, ma nonostante tutto continua a infrangere le regole. Aiuta uomini facoltosi, come politici e di chiesa, e insospettabili a soddisfare le loro fantasie più orrende su ragazze ignare di quello che le aspetta.
Schumann, se vuole avere i loro soldi deve organizzare feste private nel suo locale, altrimenti non vedrà il becco di un quattrino e soprattutto rischierà la sua vita.
Durante una di queste feste, Andrea, la ragazza che si era presentata pensando di andare lì solo per ballare, viene violentata da tutti quegli “uomini” e abbandonata quasi in fin di vita per strada da un complice di Hans. Schumann non partecipa alle violenze, ma non ha di certo la coscienza pulita.



In fondo, lui non le obbligava di sicuro: erano loro a scegliere il Papillon.


La mattina seguente alla festa, però, Andrea viene trovata morta nel cortile adiacente al Papillon.
Sarà la detective Eva Bosch ad indagare sull’accaduto. È una donna bellissima, difficilmente passa inosservata, coraggiosa e dal carattere forte. Ha un modo tutto suo di fare anche nelle indagini, diciamo che non usa sempre dei metodi da protocollo, ma porta a casa il risultato. Ha già avuto a che fare con Hans, lo odia profondamente per quello che ha fatto e che continua a fare. Sogna di catturarlo una volta per tutte e fargliela pagare e forse il ritrovamento del cadavere di Andrea sarà l’inizio per riuscirci. Ha un fratello, Max, bellissimo, con un fisico statuario, al quale è molto legata e che le sarà d’aiuto nei momenti difficili anche legati a questa storia.



“Ti ricordi cosa diceva sempre nostra madre? Più conosco le persone, più amo gli animali. Ed io sono perfettamente d’accordo con questa massima.”


Ma siamo davvero sicuri che Hans sia collegato alla morte di Andrea? È possibile che ci sia qualcun altro che ce l’abbia con lui?




Sai, adesso ho capito che si può essere cadaveri pur continuando ad avere un cuore che batte… perciò mi limiterò solo a distruggerli e li priverò delle cose più care che hanno.


Basta, non scrivo più nulla per non rovinarvi la sorpresa finale, perché sarà veramente tale… Posso assicurarvi che rimarrete a bocca aperta anche voi.
Un libro che mi è piaciuto tanto, non vedevo l’ora di capire quali sarebbero stati i risvolti. Faccio i complimenti alla scrittrice, mi piace molto il modo in cui scrivi, poteva sembrare una storia banale, ma non lo è stata assolutamente. Brava!
Vi saluto! Alla prossima lettura!  

























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