Recensione: Prigioniera di me stessa di Anna Pulinaro



Titolo: Prigioniera di me stessa
Autore: Anna Pulinaro
Casa editrice: Self publishing
Data d'uscita: 19 Aprile 2017
Genere: Romance
Pagine: 344
Prezzo: cartaceo 17,10

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Bugie e silenzi sono gli alleati che Ella ha addestrato per vivere la sua vita lontano da occhi indiscreti. Vittima di un'adolescenza difficile, si è costruita scudi protettivi per mettere a tacere le sue paure. Tutto sembra essere stato incastrato in un perfetto puzzle ma un giorno si troverà a fronteggiare una situazione che la metterà con le spalle al muro grazie ad un ragazzo che ostacolerà prepotentemente il suo percorso. Odio e mania di vendetta sarà l'obiettivo della protagonista verso il presuntuoso e affascinante Chris, che metterà a dura prova le sue scelte.










Ciao a tutti, voglio parlarvi di questo romance  Prigioniera di me stessa di Anna Pulinaro.
I silenzi non sono altro che la metamorfosi delle parole
Il libro scritto con il doppio punto di vista dei protagonisti, narra la storia di Ella, ragazza italiana trasferitasi con la famiglia in California, la sua vita non è stata per nulla facile. La più piccola di tre sorelle, si è  sempre sentita inferiore alle altre due, crescendo quindi con tanti complessi. Durante gli anni del college subisce un trauma che segnerà il suo carattere per un lungo periodo. Ha una turbolenta storia con un ragazzo che la famiglia non accetta, ma come un raggio di sole si farà strada nella sua vita e nel suo  cuore l'amico di sempre Chris, pompiere , donnaiolo come lo ha sempre definito lei, ma che in realtà nasconde un gran cuore. Dopo numerosi battibecchi e infiniti problemi avranno il lieto fine?




I silenzi non sono altro che la metamorfosi delle parole.


L'autrice ha cercato di trattare molteplici temi come la violenza sulle donne, gli abusi, i disturbi di alimentazione, la tossicodipendenza, tutti senza un reale approfondimento ma solo superficialmente. I dialoghi sono molto elementari. La caratterizzazione dei personaggi è pressoché inesistente. Unica nota di merito è il finale, molto particolare. La storia può definirsi una lettura leggera senza aspettarsi troppo. Voglio spronare l'autrice a non fermarsi ma a cercare di essere più minuziosa nelle descrizioni, in modo da far creare un legame con i personaggi. 



                                                                       By Anna R.












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