Recensione in anteprima: Beautiful Girl di Mia Asher


Titolo: Beautiful Girl
Autore: Mia Asher
Casa editrice: Newton Compton Editori
Data d'uscita: 4 Maggio 2017
Genere: Erotic Romance
Pagine: 256
Prezzo: eBook 4,99

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 Sono una cattiva ragazza, l'altra donna, quella che ti piace odiare 
 
Blaire White è stata una bambina trascurata, che ha passato tante notti a piangere a causa della perenne assenza dei genitori e di una cronica mancanza di affetto. Il suo dolore alla fine si è trasformato in amarezza e il suo desiderio di essere amata è diventato un bisogno di sentirsi adorata dagli uomini che seduce, che usa e poi rifiuta. Fino a quando si ritrova faccia a faccia con due uomini che, per la prima volta, sono capaci di penetrare quella corazza inespugnabile che è diventata la sua anima. Ronan è sentimento allo stato puro, l’incontro con l’innocenza dello sguardo, il risveglio di sensazioni che pensava di aver dimenticato. Lawrence invece è un uomo d’affari di successo, sa esattamente quello che vuole. Ma cosa desidera davvero Blaire? E soprattutto è ancora in tempo per capire che cos’è l’amore?
«Semplicemente favoloso! Eccitante, intenso… unico!»








Il percorso di una ragazza priva di affetti, ferita dalle compagne di scuola per il suo aspetto fisico non conforme ai canoni sociali, e dalla mancanza di affetto che solitamente dovrebbe essere alla base di ogni famiglia, narrato in un groviglio di presente e flashback di momenti decisivi che l’hanno spinta verso il baratro di una crisi esistenziale, di una ricerca costante di attenzioni che le sono mancate.


Mai uno dei due temi trattati è stato più attuale. Il bullismo. Parole, frasi e sguardi che dilaniano il cuore, l’anima lasciando segni indelebili. Gesti vigliacchi e malvagi a danno di povere vittime, fatti da altrettanti poveri individui. Perché la codardia di attaccare chi è all’apparenza più debole solo per avere il proprio attimo di gloria, è molto più vigliacca di qualsiasi altra cosa. E fa male, uccide chi la riceve. A chi è costretto a subire senza poter controbattere, e se oltre a questo manca anche una famiglia di supporto, allora non resta che fuggire. Fuggire dalla propria vita, dalla propria quotidianità che ogni giorno affonda la propria lama affilata nel petto. E ti costringe a una prigione fatta di silenzi, di teste basse mentre gli altri se ne approfittano e ti sputano in faccia veleno. Mentre le risatine taglienti affondano i loro artigli e strappano il sorriso.



Ero la bambina solitaria che parlava ai suoi animali e alle sue bambole. Nel mio caso, però, la solitudine non mi ha procurato un cuore tenero. Col tempo, dopo molte lacrime e innumerevoli preghiere a un Dio sordo, l’assenza dei genitori ha reso il mio cuore duro e rancoroso. E mi ha congelato all’interno.



Ma Blaire crede di aver trovato la libertà. Una libertà acquistata dal non amare, dal non avere legami stabili, se non per l’aspetto economico che ne consegue, che arrecano sofferenza e dolore. Così Blaire circonda il suo cuore di spine, di lame e non permette a nessuno di entrare.
A soli diciassette anni sente l’esigenza di diventare donna con un uomo che può sembrare non avere rilevanza, mister Callahan, ma che in realtà rappresenta la sua prima rivincita. Lui che la fa sentire una dea, il padre della sua compagna, la stessa che per anni l’ha presa in giro per quei chili di troppo che l’hanno sempre costretta a relegarsi nell’ombra pur di non attirare l’attenzione su quel corpo che non piace. È decisa a prendersi le attenzioni degli uomini, a sentirsi potente, superiore a tutti i ragazzini che frequentano la sua stessa scuola, che riempiono di insulti ogni sua dannata giornata.






Le basta aprire le gambe per sentirsi potente e avere tutto ciò che secondo lei, colma ogni mancanza.


Il mio corpo? Quello che da bambina consideravano grasso adesso lo chiamano tette e culo. I ragazzi lo vogliono. Vogliono me.


Non appena compie diciotto anni, va via di casa per inseguire quello che è il suo sogno americano… Trovare un uomo con un mucchio di soldi.
Blaire diventa bella, la più bella. La donna che tutti si voltano a mirare mentre passa per strada. Provocante, sensuale, appariscente.
E la sua armatura pare indistruttibile, la sua corazza impenetrabile, fino a quando due fuochi non la costringono a prendere coscienza di ciò che ne vuole fare della sua vita.
Ronan, bellissimo, dolce, tutto l’opposto di ciò che lei solitamente cerca in un uomo. Per puro caso la travolgerà con la propria vita, con il calore che solo una famiglia può dare e le spine del cuore di Blaire, iniziano a indebolirsi. Ma la paura di essere ferita ancora una volta, di poter provare dolore, è forte. 


Basta che sia mio per il tempo di questo unico bacio. L’istante in cui finalmente le nostre labbra si incontrano, quel tocco rovescia il mio mondo e mi annichilisce. So che da lì non si torna indietro. Non io, almeno. Con un solo bacio Ronan è riuscito a spezzarmi.


E poi c’è Lawrence, bellissimo, ricchissimo, bramoso di averla. Un uomo uguale a quelli che ha avuto nei successivi cinque anni dopo la sua fuga da casa. Un uomo che le garantirebbe l’affitto del suo appartamento, gioielli e abiti lussuosi. Un uomo che le garantirebbe stabilità economica, perché è in questo che Blaire si rifugia. Perché il denaro può placare ogni squarcio dell’anima, secondo lei. 



Ma la presa di Lawrence su di me va oltre il piano fisico. Lui e le sue parole seducenti parlano alla Blaire oscura, la Blaire che io devo essere, rendendomi impossibile ignorare lui e le sue avance. Quella Blaire lo desidera. Quella Blaire non può dirgli di no.



Un bivio. Due strade. Due possibili vite. Da un lato il materialismo che lei ha sempre cercato. Che colma ma non riscalda. Dall’altro l’essenziale (come citava in una canzone Mengoni), la vita di tutti i giorni. Gli affetti, la famiglia, la normalità. Il vero amore, quello con la A maiuscola in grado di guarire ogni ferita e far dimenticare le cicatrici. Un bivio che metterà in crisi Blaire e qualsiasi sarà la scelta, rimane pur sempre una decisione strettamente personale. Non è facile estirpare le radici del dolore, della paura, del terrore. E cosa c’è di male a respirare e vivere a proprio modo, seppur sia una vita organizzata in ogni minimo dettaglio? Una vita in cui credi non ti brucerai? Una vita in cui non lasci nulla al caso?
Beautiful Girl è un libro che si insinua nel profondo di chi lo legge, fatto di gioielli e dolori, di sesso e solitudine, di cuore che pulsa ma senza vitalità, reso impeccabile da una scrittura fluida e immediata, asciutta e diretta che ti costringe a girare le pagine una di seguito all’altra, senza interruzioni. Perché vuoi sapere, vuoi capire e soprattutto sperare che tutto vada nel migliore dei modi. Che le parole dette con cattiveria, si dissolvano come neve al sole, dall’animo della protagonista rendendola finalmente, davvero libera.






















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