Titolo: Sogno di un’estate romana
Autrice: Erika Tamburini
Collana: Rainbow
Genere: Age gap romance, romantico, storico
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Lunghezza: 330 pagine
Prezzo Ebook: 4,99€
Prezzo cartaceo: 15,00€
Data di pubblicazione: 5 Agosto 2022
Autrice: Erika Tamburini
Collana: Rainbow
Genere: Age gap romance, romantico, storico
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Lunghezza: 330 pagine
Prezzo Ebook: 4,99€
Prezzo cartaceo: 15,00€
Data di pubblicazione: 5 Agosto 2022
Roma, luglio 1966. Michele è tornato a casa come ogni estate. Da vent’anni vive a New York, ma il richiamo della sua città, delle sue strade e dei monumenti è come il canto delle sirene per Ulisse.
Il rapporto con la famiglia è complicato. Quando aveva diciassette anni i suoi genitori lo hanno trovato a letto con un uomo più grande e non capiscono il suo modo di vivere.
In quell’estate qualcosa cambia, forse a causa dell’incontro con Davide, un giovane cuoco in cui Michele rivede se stesso da ragazzo.
Davide ha ventun anni, tanti sogni nel cassetto e un senso del dovere che lo spinge a occuparsi della sua famiglia da quando era un adolescente. Suo padre però non è contento di lui, l’atmosfera in casa è sempre tesa.
Michele e Davide si incontrano – o meglio, si scontrano – un pomeriggio per caso. Quel momento è l’inizio di qualcosa: un’amicizia, un sentimento prezioso.
Con mille problemi a ostacolarli, Michele e Davide affrontano i mesi estivi come se vivessero in un sogno, consapevoli che con le prime settimane di settembre tutto finirà.
Ma se l’amore prendesse il sopravvento? Un amore improvviso che raggiunge il suo culmine in una notte su un balcone che si affaccia su Piazza di Spagna.
Qualsiasi altra cosa si può affrontare, ma cercare l’approvazione di chi non te la darebbe in nessun modo è una guerra persa in partenza.
Meraviglioso!
Erika Tamburini ci trasporta in un’epoca storica italiana difficile, connaturata da ripresa e riscatto, un periodo post bellico ancora imbrigliato da tradizioni patriarcali e preconcetti, obblighi e doveri.
Ci racconta uno spaccato storico sociale attraverso due uomini così diversi per età ed estrazione ma che racchiudono nel profondo del loro cuore lo stesso sogno, la speranza di amare ed essere amati, accettati e supportati nella loro diversità così condannata e punita.
“Sogno di un’estate romana” è una storia riflessiva e di crescita, di rispetto e voglia di riscatto.
Attraverso l’attesa, e parole velate, viviamo la bellezza di un amore che nasce e si alimenta di sogni, desideri e speranza per chi come Davide e Michele non è mai esistita la possibilità di essere e vivere veramente, la possibilità di amarsi allo scoperto.
Devono sempre nascondersi tra i vicoli di notte, strappare il piacere che possono nella paura e sognando un compagno e una vita a loro preclusa.
Vivono nel timore del rifiuto, nel pericolo della violenza e della derisione, rischiando l’emarginazione sociale e familiare, l’incarcerazione o la deportazione che ha caratterizzato un passato ancora troppo recente, oppure finire in un manicomio per subire abusi e “cure” che mascherano orrore e tortura.
Davide e Michele si incontrano, o per meglio dire si scontrano, basterà uno sguardo e uno sbaffo di farina sul volto per portarli all’incontro con il destino, quel fato che gli donerà la possibilità di coronare ogni sogno e speranza, che gli donerà sostegno e amore di una famiglia che sa amare incondizionatamente.
In quel preciso istante, con lo sguardo perso, quasi febbricitante, sembrava un giovane Dio dell’amore. Il bellissimo amante di Zeus, che aveva incantato con il suo aspetto e i suoi occhi il padre degli dèi.
“Sogno di un’estate romana” è una storia giocata sulla sensualità, sulla contestualizzazione di un’epoca incerta ma determinata a evolversi e ricostruire un futuro per tutti, spogliarsi di finzione e aspettative per essere finalmente liberi e felici.
Una vicenda di tocchi e sguardi in un gioco di luci e ombre, di forme velate e poi scoperte nell’erotismo e nelle immagini catturate dalla passione e impresse nella memoria e su pellicola.
Leggiamo e ci innamoriamo di scorci storici e d’arte di una città che è eterna, di una città indimenticabile e indimenticata, fatta di contrasti e tradizioni, sogni e disillusioni, storia millenaria e spinta al futuro.
Abbiamo la sensazione di vivere lo svolgimento degli eventi attraverso i chiaroscuro di una gamma infinita di grigi, di bianco e nero al di sopra dei quali spicca il verde degli occhi e il rosso delle labbra di un giovane che è sogno e riscatto, passione e speranza, un gioco di luci e forme che esaltano la seduzione tra attesa e ricompensa.
Erika Tamburini ci ammalia grazie a uno stile ben ponderato e calibrato in ogni sua parola, emozioni e sensazioni che si accostano le une alle altre con attenzione, malìa e riserbo, in una melodia che va oltre Il romance per regalarci una magia unica e indimenticabile.
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