RECENSIONE IN ANTEPRIMA: L' ULTIMA FIABA DI Frank J Scotland



Titolo: L'ultima fiaba
Autore: Frank J Scotland
Collana: Rainbow
Genere: Contemporaneo
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Lunghezza: 130 pagine
Prezzo: € 3,99
Data di pubblicazione: 7 Maggio 2018

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Giulio, quarant’anni, docente a La Sapienza di Roma, autore di saggi ed esperto di fiabe e folklore, è a una svolta cruciale della sua vita. La sua compagna lo ha lasciato e il suo lavoro di scrittura è a un punto morto.
Un giorno l’uomo riceve un messaggio di posta elettronica da parte di Francesco Marangon, giovane cuoco di Bussolà, un piccolo borgo medioevale della provincia di Padova. Il ragazzo asserisce di aver ritrovato tra gli effetti personali di sua nonna il manoscritto inedito di una fiaba di Ludovico Battista, il grande letterato italiano.
Giulio, incuriosito, contatta subito il giovane e si reca a Bussolà per verificare l’autenticità della fiaba. Fra i due uomini scatta subito una forte simpatia, sebbene l’uno sembri essere l’opposto dell’altro.









“Un giorno sarai abbastanza grande per tornare a leggere le fiabe” C. S. Lewis


Sono rari i libri che decido di leggere che abbiano come ambientazione l’Italia, se vi state chiedendo il perché sappiate che non so rispondervi razionalmente, pertanto non crucciatevi.
Colpita dal titolo, come prima cosa, dalla trama e dalla bellissima cover ho deciso di accantonare il mio solito rifiuto alla parola Italia perché la curiosità era più forte di ogni possibile remora.
Posso dirvi che sono sempre la solita fortunata nella scelta delle mie letture, una fortuna che è piacere quando si ha la possibilità di scoprire autori emergenti, capaci di regalarti momenti piacevoli con le loro storie.



Aveva la testa piena di pensieri: lei, la lettera, il ragazzo. Si leccò le labbra e gli parve di percepire ancora il sapore di Francesco sulla sua pelle. Da quanto tempo non baciava qualcuno? Non toccava qualcuno? Non abbracciava qualcuno? Era stato bello essere baciati, anche se da un uomo.


Complice una lettera, contenente una fiaba di un autore famoso italiano, Giulio e Francesco incrociano il loro cammino in un piccolo paesino, Bussolà borgo medievale cinto da mura, fra Padova e Vicenza.
Una conoscenza atta all’autenticazione dello scritto rinvenuto da Francesco, porta i due uomini ad avvicinarsi, a stringere un rapporto d’amicizia e cameratismo, fino a un fatidico bacio.
Giulio è confuso, è appena uscito da una convivenza lunga diversi anni lasciandogli un senso di vuoto che, oramai, pervade la sua vita privata e che si riflette, inevitabilmente, su quella professionale.
Solo Francesco, con le sue telefonate, messaggi e sporadici incontri, gli fa comprendere una parte di sé che non sospettava.



Era così stanco e aveva tante di quelle domande che gli giravano in testa! Si nasce o si diventa gay? Se era nato gay, perché non si era mai accorto di esserlo? Se era diventato gay, perché era cambiato? C’era modo di tornare indietro?


So cosa starete pensando ora, Giulio accetta il suo essere gay e con Francesco cammina verso il tramonto per il loro “...e tutti vissero felici e contenti”.
Aha aha, ci sono cascata anche io, non è così semplice: Francesco ha dei sogni, degli obiettivi da raggiungere che, forse, sono inconciliabili con la distanza geografica che esiste tra lui e Giulio, ma ancor più Francesco ha paura, paura di soffrire ancora.



Ti credo, Giulio, ma non ci riesco. Io ho bisogno di vivere, adesso. Voglio un uomo che mi stia accanto. Che sia tutte le notti nel mio letto. Voglio un amore vero, di carne, di sudore e sangue. Da toccare, da stringere.


A questo punto posso solo lasciarvi alla vostra lettura di “L’ultima fiaba”, una storia semplicemente dolce.
All’autore Frank J. Scotland: voglio dirti che è stato un piacere leggere il tuo libro, se questo è il tuo punto di partenza, sono certa che saprai stupirmi ancora un po’ di più con la tua prossima pubblicazione.
Il mio unico appunto è che avrei gradito percepire un po’ di più l’empatia emotiva tra Giulio e Francesco.
Ah dimenticavo!
Mi stavi fregando con Imelda!

 Pertanto bravo e grazie anche per la fiaba raccontata nel libro che, in alcuni passaggi, mi ha riportato alla memoria due favole della mia infanzia da me tanto amate, fiabe che i bambini e i giovani, oggi, forse non conoscono più.


Ogni storia tende a un naturale lieto fine, anche se non è sempre facile arrivarci. Credo che ognuno debba lottare per la propria felicità. Può sembrare un’affermazione scontata ma non lo è. Capita di perdersi d’animo e rinunciare. Non possiamo permettere che questo accada. Siamo fatti per essere felici.




















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