[…] Perché l’alternativa, che Dio non abbia alcun piano, che tutto quel dolore e quella crudeltà così casuali siano la corsa senza meta della bestia umana, che viene al mondo urlando e urlando lo abbandona, è intollerabile.
Meraviglioso!
“The Scottish boy” è un libro che affascina e irretisce, una storia unica che fa palpitare il cuore tra ansia e pericolo, incertezze e fragilità.
In un’epoca storica così lontana, in una terra di cavalieri e dame, di re e regni sempre in guerra, Alex De Campi allestisce una storia d’amore unica e indissolubile.
Ci parla di una società basata su “onore e gloria”, un onore che è troppo spesso un paravento volto a mascherare ciò che dietro si nasconde veramente, un onore e una gloria che dissimulano cupidigia, crudeltà e brama di potere.
Ci narra di una corte, di giostre e cavalleria, di terre e possedimenti, vassalli e povera gente che sopravvive di stenti e terrore divino.
Un’epoca in cui basta uno screzio, una parola sbagliata o l’amore tra due uomini per scatenare una giustizia sommaria nata da ignoranza e arretratezza.
In questo tempo lontano, e in quel luogo specifico, due giovani soli al mondo, e di schieramenti diversi, sono obbligati da catene fisiche e di potere, a coesistere come prigioniero e carceriere.
Un ricatto e un intrigo di corte saranno le fondamenta per un amore che ci fa soffrire e sospirare, che ci parla di riscatto e rivalsa, ma soprattutto ci canta il perdono e la speranza.
“Perché se devo accontentarmi delle briciole, delle ossa rosicchiate che getti ai cani, allora mi andrà bene.” Trae un lungo respiro spezzato.
“Mi andrà bene. Perché è meglio di niente, e so fin troppo bene che sapore abbia il niente.”
Amore, potere, passione e dovere, crudeltà e arrivismo, sono i temi centrali del libro, tematiche attorno alle quali ruota tutto lo svolgimento della trama, dipanandosi tra ogni azione e reazione, sospiri e lacrime di dolore.
“The Scottish Boy” è una storia bellissima che arde di passione e sofferenza.
La storia di due giovani che il destino ha fatto incontrare e chiedono solo di potersi amare senza limitazioni o distinzioni sociali.
Questo però è anche un libro che ci parla di giustizia negata e vendetta, morte e sacrificio.
Gli prende il viso tra le mani e lo tiene lì, occhi negli occhi, serio. “Tornerò sempre da te. Sempre. Anche se dovessi trascinarmi fuori dalla tomba per raggiungerti.”
Attraverso uno stile curato e corposo, viviamo con vividezza e intensità la passione che arricchisce la vita di Harry e Ian, due giovani vittime di un mondo crudele, vittime delle circostanze che li pongono su una scacchiera come pedine sacrificabili in un gioco più grande di loro.
È proprio attraverso gli occhi, le parole e i sentimenti di Harry che viviamo appieno il tormento di un amore che mina ogni certezza e integrità, fede o credo.
Prigionia e catene, soprusi e disprezzo, non piegano un carattere ribelle, un animo impavido e scaltro che si si ammanta di feroce tenacia.
Solo la dolcezza e il cuore puro di Harry riusciranno a scalfire ogni barriera, a lenire ogni ferita fisica e non, e a salvare ciò a cui più tengono nella loro vita.
Attraverso un ritmo narrativo perfetto, che ci si mostra plausibile e, perché no, possibile, assistiamo a un’infinità di emozioni sfaccettate, sentimenti che caratterizzano tutti i personaggi che si muovono attorno ai due protagonisti.
Gli sembra di essere fatto di vetro crepato. Se il mondo lo scuotesse, anche piano, si frantumerebbe in un’infinità di frammenti impossibili da riparare.
Viviamo di fughe e recalcitranti rese, tensioni e riottose attese che alimentano il fuoco di un desiderio insopprimibile, e del disprezzo di sé che nasce dai sensi di colpa per un peccato mortale che non si riesce a sedare.
Tra desiderio e tentazioni, preghiere e rifiuti, sarà forse solo la morte che potrà separarli.
Un’assenza che devasta e svuota Harry di ogni scintilla di vita, tramutando la sua intera esistenza in un grigiore che diviene consunzione e crollo.
Il suo cuore si spezza e ogni infinitesimale scheggia recide ogni desiderio di sopravvivenza fino a quando, nelle ombre della notte e dei sogni, un cavaliere emergerà brandendo il fuoco di ogni vendetta e giustizia. Bellissimo!
Poi guarda Ian. La voce si abbassa. “Inoltre, si inginocchia per me. Non esiste ricompensa più grande.”