RECENSIONE IN ANTEPRIMA: L' OMEGA DELLE TERRE SELVAGGE - di Mary Durante

 


Titolo: L'Omega delle Terre Selvagge 
Autrice: Mary Durante
Cover artist: Angelice Graphics and Book cover Designer
Tag: Da nemici ad amanti, schiavitù, convivenza forzata
Genere: MM Omegaverse autoconclusivo
Lunghezza: 130k parole, 627 pagine (cartaceo)
Prezzo: € 3,99, disponibile anche con KU
Data di pubblicazione: 5 Maggio 2023










Sopravvivere a ogni costo.
Evitare gli Alpha.
Lottare, sempre.

Sono questi gli imperativi con cui Noah è cresciuto, fin da quando suo padre lo ha portato nella foresta per sfuggire a una vita di schiavitù.
Quando viene catturato e trascinato di fronte a un rieducatore, si ritrova all'improvviso senza alcun diritto. Ad Alderan, dove gli Omega sono sempre più rari, quelli che come lui non hanno mai conosciuto un Alpha sono considerati merce preziosa. E quell'uomo dagli occhi di ghiaccio, che gli risveglia istinti sconosciuti, è la persona pagata per spezzarlo.

Quando Cole si ritrova alle prese con un Omega intoccato pensa che si tratti del solito lavoro: domare un moccioso disobbediente, prepararlo al suo ruolo di sposo docile e sottomesso, insegnargli il suo posto in una società in mano agli Alpha.
È piacevolmente sorpreso quando scopre in lui una preda che è pronta a rivoltarsi contro il predatore.
Nella noia di una vita monotona senza prospettive, quell'Omega selvaggio rappresenta una sfida, anche se temporanea. Non si fa illusioni: gli Omega sono deboli e bugiardi e alla fine si piegano tutti.
Ciò che non sa è che Noah non è nato per arrendersi.
È pronto a lottare con ogni mezzo contro di lui, contro l'intera Alderan, perfino contro il proprio istinto, se sarà necessario, per ritrovare la libertà.


Avvertenze: Storia autoconclusiva a tematica Omegaverse, presenza di tematiche forti quali schiavitù, coercizione e dubbio consenso, pertanto rivolte a un pubblico adulto e consapevole. Tutti i personaggi sono maggiorenni. Niente m-preg.






“Sopravvivi, Noah. A qualunque costo.”


Meraviglioso!
Quando sento la parola Omegaverse mi diviene impossibile non associarla subito a una scrittrice in particolare. 
Relazionarla istantaneamente alla penna di Mary Durante che ha fatto di questo genere un mondo unicamente originale e ammaliante.
Mary Durante è un’autrice che ci precipita sempre in contestualizzazione pregne di ansia e angoscia, lussuria e amore, ribellione e lotta per la libertà, lotta per poter mantenere la propria individualità all’interno di un mondo che opprime e snatura la bellezza di anime innocenti.
In “L’omega delle terre selvagge” l’autrice ci proietta in un mondo incentrato sui soprusi e la violenza emotiva. 
Una società oppressiva che ci appare sempre più come una dittatura manipolativa ammantata da una falsa benevolenza e preoccupazione per i più “deboli”, uomini e donne che vengono così schiacciati in nome di una legge iniqua e ingiustificabile.
In questo mondo lontano nel tempo, e nella fantasia, scopriamo come le differenze di genere siano manipolate per il potere e la prevaricazione fisica e morale, una schiavitù annichilente ammantata da falsi moralismi o preoccupazioni. 
Una ghettizzazione devastante e crudelmente feroce.

Mai. Non si sarebbe mai arreso. Era prigioniero, ma non spezzato. Battuto, ma non vinto, non davvero. E aveva una consolazione segreta su cui basare un piano di fuga.


L’omega delle terre selvagge” ci parla dell’amore incondizionato di un padre, un uomo disposto a qualsiasi sacrificio per salvare un figlio, e per dargli la possibilità di un futuro libero da ogni schiavismo che sia esso fisico o morale. 
Un’occasione per vivere se stesso e seguire ogni sua inclinazione emotiva e caratteriale.
Ci narra di schiavitù e abusi fisici, psicologici e sessuali, di deprivazione della dignità umana per divenire il trastullo di pochi e violenti oppressori. 
Giocattoli e bambole senza volontà o diritti, proprietà su cui riversare ogni depravazione possibile.
Noah è un giovane omega libero e “selvaggio”, rimasto orfano e completamente solo. 
Un giovane che ha imparato a sopravvivere e ad adattarsi a una natura selvaggia e mortalmente pericolosa. 
Un omega che ha un sogno da realizzare e una promessa da mantenere. 
Sarà proprio per il tentativo di realizzare entrambi che il suo cammino lo porrà all’incontro con il fato. 
Catturato e imprigionato, spogliato di ogni diritto e controllo. 
Un oggetto senza volontà alcuna, un giocattolo per il trastullo del miglior offerente.

Non sono un oggetto. Non sono uno schiavo. Appartengo solo a me.


Cole è un uomo spezzato, un alpha che ha tradito e che ora è anch’esso “prigioniero”. 
Condannato a scontare una punizione a vita, privato di ogni considerazione e rispetto. 
Segnato da cicatrici fisiche memento di ciò che è stato, di ciò che ha compiuto manipolato da chi diceva di amarlo e lo ha sfruttato e poi gettato via senza nessuna remora. 
Cole è passato da giovane promessa militare a reietto, un addestratore di omega, colui che deve piegarli o spezzarli, colui che li costringe al guinzaglio ma che, per ironia della sorte, ne indossa uno anche lui. 
Ritrovarsi tra i confini della sua abitazione, prigione, Noah, rappresenta l’inizio della fine. 
Forse sarà questa l’occasione di aprire definitivamente gli occhi, di ritrovare il rispetto di sé e ogni dignità perduta, di tornare a vivere veramente e imparare il rispetto altrui e il diritto al libero arbitrio.

Una gabbia dorata era pur sempre una gabbia. Solo una cosa contava: la propria fuga. 
E ormai aveva compiuto tutti i passi per metterla a punto.


Mary Durante ci trasporta tra le pagine di una vicenda che sa stupirci e atterrirci. 
Scivoliamo tra il bisogno impellente di fuggire e la ribellione più feroce. 
Assistiamo alla devastazione dei corpi e delle anime, allo spezzarsi di vite innocenti. 
Tra le sue pagine respiriamo l’impellente bisogno di lottare e distruggere tutto e tutti. 
Lottare, combattere e fuggire mentre la rabbia brucia incessantemente ogni pensiero, una rabbia che diviene disperazione e spinta alla sopravvivenza a ogni costo o sacrificio o morte, con ogni mezzo e intento.
Tra istinto e razionalità, tra i confini emotivi che sfumano sempre più, disorientamento e fuga, Noah e Cole impareranno a conoscersi. 
Scoprono un’attrazione viscerale che tentano di soffocare con ogni loro forza, mezzo o gesto. 
Entrambi devono impararsi, devono aprire gli occhi e trovare un punto di incontro comune, un equilibrio in una relazione manipolata da chimica e natura. 
Solo uniti riusciranno a spezzare le catene del giogo che li ha sottomessi e asserviti, solo fidandosi e affidandosi potranno scoprire un sentimento unico e indissolubile, una speranza per il domani e la libertà di essere.
L’omega delle terre selvagge” ci parla di schiavitù, di erotismo e di un amore totalizzante e indistruttibile, di rispetto e consenso, ma soprattutto ci parla di libertà e dignità e delle sfide da affrontare per ottenerle. Bellissimo !!!

“E non voglio vivere da schiavo, Baker. Non è vita.”














Copia Arc fornita dall' autrice






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