RECENSIONE IN ANTEPRIMA: COME UNTO THESE YELLOW SANDS - di Josh Lanyon

 


Titolo: Come unto these yellow sands (edizione italiana)
Titolo originale: Come Unto These Yellow Sands
Autore: Josh Lanyon
Traduttrice: Raffaella Arnaldi
Collana: Rainbow
Genere: Mystery
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Lunghezza: 206 pagine
Prezzo Ebook: € 4,99
Prezzo cartaceo: € 14,00
Data di pubblicazione: 4 Luglio 2022









Un tempo era il cattivo ragazzo del mondo letterario, adesso l’unica droga del professor Sebastian Swift sono le poesie di Browning, Frost e Cummings.

Quando uno studente che ha aiutato a nascondersi viene sospettato di omicidio, Swift corre a cercarlo per convincerlo a consegnarsi prima che Max – suo amante e capo della polizia – capisca che è implicato.

Max ama le menzogne ancora meno dei sonetti. Eppure l’istinto – e il cuore – gli dicono che il suo uomo è stato incastrato, e un pericoloso nemico potrebbe non fermarsi finché Swift non diventerà il capo… di una società dei poeti estinti tutta sua.



Sì, chiaramente era in missione ufficiale. Non che SWIFT avesse sperato altro. A parte il fatto che si spera sempre... fino al momento in cui cala la scure.


Chapeau!
Josh Lanyon è una delle autrici del genere male to male più prolifiche, amate e premiate, una penna unica e indiscussa che spazia tra emozioni e sensazioni.
Amo Josh Lanyon da sempre, ogni sua storia riesce a catturarmi con il suo stile unico e inimitabile.
In “Come unto these yellow sands” ho riscontrato tre possibili chiavi di lettura, tre filoni che ci donano la possibilità di apprezzare ogni parola e atmosfera. 
Sicuramente il mistero è il principale accentratore della nostra attenzione, un giallo che siamo chiamati a scoprire e, perché no, a tentare di dipanare. 
Un omicidio da il via alla nostra avventura e ci conduce tra sospetti, depistaggi e una fuga, regalandoci così attimi di relax ed emozioni per divenire suspense quando colpi di arma da fuoco risuonano troppo vicini, quando una telefonata anonima rischia di distruggere il futuro di Swift.
Durante la lettura mi sono resa conto che, forse, il tema più importante, e accentrante, è il protagonista Swift, non tanto come personaggio involontariamente coinvolto in questa avventura, ma proprio come individuo in mutamento emotivo. 
Swift ha un passato difficile, un’eredità emotiva, e letteraria, legata al suo nome. 
Un uomo cui la vita, fin dalla più tenera età, è stata al centro dell’interesse mediatico, oppressa da attese e aspettative che lo hanno soffocato e sbilanciato. 
La sua fatica a comprendersi, e a capire chi fosse veramente al di là di ciò che appariva, lo ha trascinato lungo una china di autodistruzione e fuga nella droga. 
Oggi è finalmente riuscito a ricostruirsi una parvenza di normalità ma il caso in cui rimane invischiato spezza l’atmosfera ovattata in cui si era rinchiuso.
Durante tutto lo svolgimento avvertiamo la sensazione che, fino a quel momento, la vita di Swift non fosse pienamente sbocciata, come se tutto fosse filtrato e ovattato per impedirgli di ricadere nelle sue debolezze ma, allo stesso tempo, non permettendogli di godere appieno di ciò che lo circonda. 
Ora è costretto a prendere coscienza di ogni emozione e tentazione nel tentativo di aiutare un suo giovane studente, un ragazzo che crede incapace di uccidere.
Lo accompagniamo pertanto lungo un cammino difficile che lo mette a rischio delle sue debolezze, che potrebbe costargli l’uomo di cui si è innamorato e la vita stessa.
Ora deve riprendere in mano la sua intera esistenza, deve affrontare i fantasmi del suo passato e proseguire verso il futuro, qualsiasi esso sia. 
È giunto il momento di uscire dal limbo emotivo in cui si era rinchiuso e che lo aveva cullato con un falso senso di sicurezza e stabilità, una stabilità che si è sciolta come neve al sole.

Sei un ex poeta, un ex drogato, un ex... Sei... Sei completamente fottuto.


Infine, ma non meno importante, è la melodia narrativa che ci colpisce e diviene, anche lei, protagonista. La musicalità e il ritmo di alcuni passaggi, i rimandi letterari reali e non, i colori e i toni cupi che identificano il tormento del suo narratore, ci portano ad assaporare ogni fraseggio e cadenza regalandoci, così, emozioni intense per quanto sofferte, di una dolcezza struggente e disincantata.
Swift non è un eroe, è un uomo imperfetto pieno di colpe e cicatrici, un uomo fallace e dal cammino incerto e irto di ostacoli ma, sicuramente, è un uomo che tenta con tutto se stesso di sopravvivere e vivere con ogni suo difetto, colpa e rimorso, al meglio delle sue possibilità, forza e speranza.
Come unto these yellow sands” è una storia bellissima, una di quelle che so rileggerò nuovamente per scoprire e amare emozioni e sensazioni sempre nuove, sensazioni che forse mi sono sfuggite rimanendo imbrigliata nel mistero. 
È una di quelle storie i cui personaggi vorresti poter rincontrare ma che, forse, sono perfetti già così nelle loro imperfezioni, e devi lasciarli andare con nostalgia e malinconia. Indimenticabile!

“Che posizione di yoga è questa?” Chiese Max con voce perfettamente normale. “L’eroe ripiegato.”













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