RECENSIONE IN ANTEPRIMA: IO, OMEGA di LARA D' AMORE

 


Titolo: Io, Omega
Serie: Autoconclusivo
Autrice: Lara D’Amore
Genere: MXM / OMEGAVERSE
Casa Editrice: Self Publishing
Lunghezza: 375 pagine
Prezzo Ebook: € 2,99 - Disponibile su KU
Data di pubblicazione: 15 Dicembre 2020

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In un mondo dove l’infertilità è un problema così grave da mettere in pericolo la sopravvivenza della società umana, gli uomini e le donne di genere omega sono prigionieri del proprio corpo, obbligati da tasse e leggi a legarsi a un compagno quanto prima e a procreare. Delle proprietà, degli oggetti.

 È così che si sente l’omega David Satter, costretto molto presto a fare i conti con quelli che sono i tratti distintivi della propria natura. Ragazzo padre e single per sua volontà, per restare indipendente può contare solo sul proprio coraggio, sulla solidarietà di suo figlio Zack e il prezioso supporto di Roma, caro amico e collega di lavoro. 

Si arrangia come può, Dave, guardando sempre avanti e lasciando il passato alle spalle, con l’orgoglio di chi è abituato a ignorare il proprio cuore ferito. Ma quando il destino si metterà di traverso ci sarà poco da fare: dovrà essere pronto a dare ascolto a quella voce. E affrontare il suo passato, una volta per tutte.




Coi tempi che corrono, la vittima verrebbe processata come carnefice.


Bellissimo!!!
In un mondo in cui la crisi demografica è un fardello pesante, in cui la sterilità di troppi sta incidendo profondamente nella collettività, alpha, omega e i pochi beta fertili, sono spinti a procreare a dispetto di scelte o volontà. 
Gli omega sono obbligati a piegarsi a una ragione di stato che prevarica ogni rispetto, corpi senza dignità o volere, mercificati per la loro capacità riproduttiva, assoggettati da leggi, discriminazione e violenza. 
È in questa società dalle tinte fosche e malsane che Lara D’Amore incentra la sua storia, una vicenda dall’intensità emotiva spiazzante e a tratti ricca di un angoscia opprimente che ci parla di ingiustizia e prevaricazione morale, psichica e fisica.

Misero, con il cuore in pezzi per un amore sbagliato.


Questa è la storia di David e del figlio Zack, la storia di un omega che ha sacrificato ogni cosa per quel figlio nato da un rapporto non voluto, un atto di violenza che lo ha segnato nel profondo ma che lo ha reso determinato a vivere la sua vita indipendentemente da tutto ciò che lo vorrebbe marchiato e piegato al volere del più forte. 
David è una figura meravigliosa, un ragazzino che si è fatto uomo velocemente, che ha amato il figlio di un amore puro e determinato a dargli la vita, ad accudirlo e crescerlo in solitudine tra rinunce e abnegazione.
Zack, un bambino che si sta facendo uomo, un giovane uomo che scopre delle verità spiazzanti e sconvolgenti, un adolescente che impatta con la crudeltà della vita e della società. 
Un giovane che scopre i primi palpiti di un amore forse sbagliato, sentimenti ai quali non riesce a rinunciare.
Un ragazzo che capisce e soffre nel realizzare che la vita non è giusta o equa, che lotta per quei principi che ha imparato da un uomo che ha saputo amarlo senza remore o rimpianti, suo padre David.
È la storia di più anime che si intrecciano tra lacrime e amore, speranza e determinazione, è la lotta tenace di coloro che vogliono essere liberi di scegliere la propria strada al fianco di chi non li ha mai abbandonati, di chi ha lottato per loro con abnegazione e senza riserve, senza mai chiedere o imporre.

“Ascoltami bene, Testolina d’Oro: essere un alpha, o un omega, o un beta non è sinonimo di niente. Tutti abbiamo gli stessi diritti a prescindere dal genere e tutti meritano rispetto!”


“Io, Omega” è una bellissima storia d’amore, ma in primis è una storia di denuncia morale, una storia di razzismo e prevaricazione, di ingiustizia e condanna sociale. 
Una vicenda che ci commuove profondamente, che ci regala sorrisi tra le lacrime di tensione e dolore, di sogni infranti e speranze spezzate, ma è anche una storia di rinascita e riscoperta, di lotta e affrancamento morale e fisico. 
È la melodia di due amori unici che nascono, palpitano e sopravvivono con dedizione e profondità. 
Imperdibile.

“Ben tornato,[…], gli sussurra quel sorriso. Ben tornato, vita mia.”













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