Titolo: Rapito dal pirata
Titolo originale: Kidnapped by the Pirate
Autrice: Keira Andrews
Traduttrice: Angelita La Spada
Collana: Rainbow
Genere: Storico, erotico
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Lunghezza: 347 pagine
Prezzo Ebook: € 4.99
Prezzo cartaceo: € 12.00
Data di pubblicazione: 23 Luglio 2020
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Si arrenderà il prigioniero vergine al tocco peccaminoso del pirata?
Nathaniel Bainbridge è abituato a nascondersi, che si tratti delle difficoltà nel leggere o del suo desiderio proibito per gli uomini. Succube di un padre autoritario, il governatore di Primrose Isle, naviga verso la nuova colonia, dove si arrenderà a un rispettabile matrimonio per il tornaconto finanziario della sua famiglia. Ma i pirati assaltano la nave e Nathaniel viene rapito per chiedere un riscatto da Sea Hawk, un leggendario brigante del Nuovo Mondo.
Rancoroso e cinico, Hawk nutre effimeri sogni di lasciare il mare per una vita tranquilla, ma gli uomini come lui non meritano di trovare pace. Ha un conto da saldare con il padre di Nathaniel – lo stesso uomo il cui tradimento lo ha costretto a diventare un pirata – ed è convinto che il figlio sia altrettanto spregevole.
Man mano che le giornate trascorrono in uno spazio ristretto, lo spirito esuberante e l’innocenza irresistibile di Nathaniel lo seducono e ammaliano. Sebbene Hawk sappia di dover mantenere le distanze, in lui diventa irrefrenabile il desiderio di insegnare a Nathaniel il piacere che gli uomini possono condividere. Il pirata non può certo provare per il suo prigioniero qualcos’altro oltre alla lussuria…
Nathaniel si rende conto che la terribile reputazione di Sea Hawk è in gran parte inventata. Dietro il mito scorge la solitudine di quell’uomo e concede spontaneamente il corpo e l’anima al suo rapitore. Da prigioniero del pirata, finisce per sentirsi libero di esprimere la sua vera natura. All’equipaggio è stato promesso un riscatto per il rapimento di Nathaniel, ma mentre il pericolo cresce e si avvicina il momento di lasciarlo andare, la più grande battaglia di Hawk potrebbe essere quella con il suo stesso cuore.
Non era un dio impavido e intoccabile, che si ergeva incolume al di sopra del pericolo. No, era solo un uomo.
Amo l’ecletticità di Keira Andrews, la sua capacità peculiare di scrivere storie che abbracciano moltissimi stili, mondi ed epoche.
I suoi personaggi sono sempre bellissimi e appassionanti, oltre che passionali.
Dopo aver aperto con questa piccola premessa, ho un solo appunto da fare prima di proseguire con la mia recensione.
Inizialmente ho avuto alcune difficoltà a lasciarmi rapire dalla vicenda, i dialoghi mi sono sembrati forzati, un po’ distaccati e artefatti.
Ho quasi avuto la sensazione che i personaggi, e soprattutto Hawk, stessero recitando un copione teatrale, una sensazione avvalorata anche dall’effettiva intenzione del pirata di apparire ciò che non era accentuando troppo alcuni aspetti.
Si diceva che gli uomini possedessero delle anime, e lui aveva appena scoperto la sua e le aveva dato peso e forma.
Sono cresciuta con i film di “cappa e spada” di Tyron Power e con i libri di Emilio Salgari.
Amo da sempre le avventure dei sette mari che coinvolgono “temibili” pirati sconfitti dall’amore di giovani e indomite fanciulle o, come in questo caso, da un giovane uomo.
Un diciottenne puro di cuore e di corpo.
Un ragazzo che da sempre si sente sbagliato nella mente e nelle pulsioni del corpo.
Sogna una vita libera, correre e arrampicarsi, nuotare e restare a contatto diretto con la natura e le sue meraviglie.
Piegarsi al volere di un padre avido e corrotto è una croce che non sa come evitare fino a quando il destino pone sul suo cammino Capitan Hawk.
Vivere finalmente i desideri della sua natura lo rendono consapevole della sua giustezza, fremente di abbracciare tutto ciò che il fato ha posto sulla scia della sua prigionia.
E non era un peccato. Era vero e giusto, e non avrebbe rinnegato se stesso.
Innamorarsi di un altro uomo nel loro mondo non era contemplato e permesso, abbassare così le
loro difese li porterà troppo velocemente verso il disastro.
Gli farà comprendere di essere disposti a qualsiasi menzogna, ingegno e rischio per salvare l’amato dalla morte.
Se nella prima parte viviamo il loro avvicinarsi tra ansia e lussuria, erotismo e bugie, nella seconda metà viviamo il fremito dell’avventura e dell’azione che donano all’intera vicenda una maggior fluidità narrativa.
Il vero inferno era amare.
Tra battaglie, lotte e tradimento, prigionia, ferite fisiche ed emotive, cupidigia e pazzia, assistiamo a una corsa verso la salvezza.
Un viaggio alla conquista della libertà e del diritto di amare ed essere amati. Da non perdere.
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