RECENSIONE IN ANTEPRIMA: IMBABAH di Francesca Preziosi



Titolo: IMBABAH
Ambientazione: Egitto, Il Cairo
Autrice: Francesca Preziosi
Casa Editrice: Self publishing
Genere: Contemporaneo
Formato: Digitale/Cartaceo
Prezzo: € 2,99 formato digitale, € 10,00 formato cartaceo
Data di pubblicazione: 23 Luglio 2020

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Sabbia. Sporco. Baracche.

È questo che Malik ha davanti agli occhi ogni giorno quando si sveglia nel suo tugurio a Imbabah, quartiere povero de Il Cairo. Ed è contro tutto questo che lotta per sopravvivere. 
La vita è dura per i ragazzi come lui e la fame logora la forza di volontà fino a cancellare ogni sogno, desiderio, speranza. Rimane solo il bisogno di resistere, di arrivare alla fine della giornata, di portare a casa qualcosa da mangiare. Con ogni mezzo possibile. 
La prostituzione sembra l’unica, dolorosa, soluzione. Vendere il proprio corpo ogni notte, cercando di tenere in salvo il cuore per non impazzire, per rimanere integri e conservare un briciolo di dignità.
Ma tutte le sere, nel degrado di Imbabah, c’è qualcuno che torna a cercare Malik. Qualcuno che tiene a lui, nonostante le occhiaie profonde, la magrezza, le ferite invisibili. 
Raja è per Malik l’unica possibilità di lasciarsi alle spalle il Quartiere e la sua povertà, per sempre. Ma allora, perché è così difficile accettare il suo aiuto, afferrare la sua mano tesa e arrendersi?
La felicità sembra irraggiungibile nelle strade polverose di Imbabah, ma Raja è determinato e disposto a tutto pur di riprendersi la persona che ama e che gli appartiene da sempre.
Perché a Imbabah se non combatti, muori. E Raja non lascerà che questo accada a Malik. Mai.






“Non lo capisci?”

“Cosa?” chiedo, con un filo di voce.

“Io e te ci apparteniamo. Nessuno potrà mai dividerci.”


Colpita e annientata! 
È con un pizzico di ironica sdrammatizzazione che inizio questa mia recensione. 
Una frase leggera che mi è servita per spezzare la commozione, dolorosamente struggente, che Francesca Preziosi è riuscita a trasmettermi.
“Imbabah” è un libro di poche ma incisive pagine, una storia di una bellezza unica e teneramente palpitante che ci viene trasmessa dai suoi dolci, e fragili, protagonisti.
L’autrice ancora una volta ci ammalia con la cura e la precisione delicata di ogni dettaglio, psicologico ed emotivo, che avvolge e da vita concreta ai suoi personaggi. 
Uomini fragili e spezzati dalla vita, anime perse che amano e soffrono, giovani che sacrificano se stessi per proteggere e salvare l’amato.


Fratello, amico, amante. Famiglia. L’unica che abbia mai avuto. Sono ancora intrappolato nella sua stretta, ma non ho nessuna intenzione di scappare. Le sue mani mi impediscono di cadere, di disintegrarmi, di esplodere.


Ci trasporta in una terra lontana, memoria di antiche gesta, Faraoni e piramidi, storia e tesori sepolti nel tempo e nella sabbia ma... non ci parla di avventure e mistero, magia o incanto. 
Francesca Preziosi ci immerge in un quartiere in cui la speranza non ha passato, presente o futuro. 
Un quartiere che è solo polvere rossa e fame, povertà e degradazione. 
Ci narra di due giovani cuori puri, due anime che si sono trovate, riconosciute e poi perse, spezzate e infrante sugli spigoli acuminati della vita causati dall’odio e dall’incomprensione. 
L’autrice ci permette di entrare in completa sintonia con i due giovani strutturando la narrazione in due parti ben precise, due punti di vista che si dividono tutto lo svolgimento in maniere netta e precisa. 
Questa scelta ci permette di percepire appieno le fragilità di entrambi, di capire la profondità di ciò che fin da piccoli sapevano già, una verità e una comunione emozionale che li ha resi un unico spirito e una famiglia indissolubile nonostante la crudeltà e l’ignoranza umana.


Per qualche istante rimaniamo distesi, senza dire nulla, ad ascoltare il silenzio che c’è tra noi come se fosse un concerto di parole non dette e di discorsi evitati.


Seguo questa autrice fin dal suo esordio, apprezzandone lo stile, la bellezza e la cura che mette nell’introspezione emotiva e psicologica dei suoi protagonisti. 
Un tocco di delicata signorilità anche nei momenti più bui e sofferti che fanno del suo stile una poesia dolce amara che si insinua fin in profondità e commovendo i nostri cuori. 
In ogni sua nuova storia ha osato sempre un po’ di più senza perdere il rispetto, la cura dei dettagli e delle umane fragilità, rendendo le sue storie sempre meravigliosamente empatiche con rispetto e accortezza anche nelle scene più sofferte. 
In questa storia vi innamorerete di Raja e Malik ma un pezzo del vostro cuore sarà rubato dal dolce Amir. Imperdibile.


Dopo tanti anni chiuso in sé stesso, a lottare da solo per sopravvivere, si sta finalmente lasciando salvare.






















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