RECENSIONE IN ANTEPRIMA: IL SUONO DEL DOMANI - di Sara Santinato



Titolo: Il suono del domani
Autrice: Sara Santinato
Collana: Rainbow
Genere: Contemporaneo
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Lunghezza: 351 pagine
Prezzo Ebook: € 4.99
Prezzo cartaceo: € 12.00
Data di pubblicazione: 1 Giugno 2020

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Alan Mars è un sedicenne prodigio del violino, ma poco prima del suo debutto, sua madre perde la vita in maniera tragica. Alan si sente in colpa per l’accaduto, e dopo quattro anni porta ancora con sé le cicatrici di quel giorno. Tormentato da incubi e fobie, non riesce a lasciare andare il passato e a condurre una vita normale.

A incrinare la sua già fragile quotidianità interviene la dichiarazione del padre, che decide di accogliere in casa la sua nuova compagna con il figlio venticinquenne: Jay Dunst.

La convivenza con Jay si dimostra da subito impossibile: Alan cerca di nascondere le proprie fobie per non essere preso di mira e nello stesso tempo dichiara guerra a Jay per allontanarlo da casa. Interviene Roy, migliore amico di Jay, che si avvicina sempre di più ad Alan. Jay è turbato dalla loro improvvisa e immotivata vicinanza e per qualche ragione vederli insieme lo sconvolge.

Alan nasconde le sue paure, Jay sembra avere un segreto che non vuole confessare.

Uno di loro deve fare un passo indietro lasciando l’altro libero di vivere la propria vita serenamente, oppure entrambi finiranno per distruggersi a vicenda.







Erano centinaia, in ogni dove, e sembravano lucciole che portassero un tenue spiraglio di luce alle anime condannate alle tenebre eterne.


Meraviglioso. Difficile, ma unico e indimenticabile.
“Il suono del domani” è una storia che ferisce nel profondo con struggente semplicità e vivida realtà. 
Ancora una volta Sara Santinato ci cattura irrimediabilmente all’interno di una vicenda che ci sconcerta, ci colpisce con l’intensità delle sue emozioni e, spesso, ci infastidisce nei comportamenti e negli atteggiamenti proprio di colui che rappresenta il fulcro vitale degli eventi.
Un protagonista che accentra tutta l’attenzione su di se e non vede la realtà che lo circonda, il dolore e le difficoltà di chi gli cammina al fianco.
Alan è sicuramente un protagonista che troppo spesso fatichiamo a capire, giustificare e, purtroppo, apprezzare completamente nonostante non smettiamo mai di amarlo. 
La commozione e l’empatia che proviamo nei suoi confronti spesso ci destabilizzano e ci fanno sentire infastiditi e inorriditi davanti ai suoi ragionamenti e comportamenti. 
Le sue paure sono una gabbia stretta che si è costruito con le sue mani e in cui si è rinchiuso da quattro anni, una prigione a cui ha incatenato anche coloro che lo amano e vorrebbero solo vederlo tornare a vivere, a vivere veramente.


“È solo difficile accettare il fatto che un’altra persona che amavo mi ha lasciato.”


Più ci addentriamo tra le pagine e più ci ritroviamo destabilizzati dal comportamento di Alan che sfugge a ogni controllo e/o giustificazione. 
Lo amiamo e odiamo, piangiamo con lui e allo stesso tempo lo accusiamo di egoismo ed egocentrismo. 
Lo seguiamo nel suo cammino verso la riappropriazione di una vita che si era negato da troppo tempo, preda di rimorsi e colpe, paure e fobie incontrollabili. 
Esultiamo ai suoi successi e inorridiamo quando, nell’insicurezza e nell’instabilità emotiva, ferisce crudelmente e senza remore chi gli aveva teso una mano in aiuto.


“Dobbiamo lottare per ciò che amiamo e lui adesso lo sta finalmente facendo.”


Non intendo dilungarmi sulla descrizione dell’evoluzione degli eventi narrati, o di parlarvi di tutti coloro che animano la vicenda. 
Quello che trovo veramente importante, significativo e spiazzante, di questa storia, è la bravura dell’autrice nell’aver saputo dare vita a un personaggio così difficile, complesso ma reale, un ragazzo che ha saputo farsi amare, che ci ha mostrato ogni sua fragilità e sbaglio, che ha saputo stringermi il cuore in un pugno di dolore, sconforto e sconcerto.
Con il suo stile sempre semplice ma di forte impatto emotivo l’autrice ha saputo dar vita e corpo a una storia unica, uno spaccato reale e tangibile.
All’autrice Sara Santinato dedico il mio ultimo pensiero: avrei tanto voluto un epilogo, anche piccolissimo, raccontatoci da Jay, poche righe per toglierci quel fondo di amarezza e dolore, di ineluttabilità e incertezza che mi hanno lasciato in ansia fino alla fine. 
Avrei anche piacere di poter leggere, un giorno, la storia di Dave e Roy.
Complimenti.

Imperdibile.

Sapevo di avere la forza di cambiare la mia vita. Il destino era crudele e il futuro imprevedibile, ed era inutile cercare di prevedere ciò che sarebbe successo, lo avevo imparato fin troppo bene. […]

Non riuscii a resistere e gli sorrisi anch’io. Adesso ero io a decidere. 

“Rimani”





















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