RECENSIONE: PETER DARLING di Austin Chant



Titolo: Peter Darling
Autore: Austin Chant
Traduttrice: Cristina Massaccesi
Genere: Fantasy, LGBT
Editore: Less Than Three Press, LLC
Lunghezza: 172 pagine
Prezzo: Ebook € 5,55 - cartaceo € 13,50
Data di pubblicazione: 27 Agosto 2018

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Sono passati dieci anni da quando Peter Pan ha lasciato l'Isola Che-non-c'è. Ha deciso di crescere lasciandosi dietro il sogno d'essere un ragazzo e ha cercato di rassegnarsi a passare la vita nei panni di Wendy Darling. Ma crescere gli ha solo fatto capire quanto sia impossibile sfuggire alla sua vera identità di uomo.

Al suo ritorno, però, Peter trova l'Isola Che-non-c'è completamente cambiata: i Ragazzi Smarriti sono cresciuti e i loro giochi di guerra sono diventati reali. E mortali. Ancora più scioccanti, però, sono l'attrazione che Peter prova per il suo acerrimo nemico, il Capitan Uncino, e la consapevolezza di non sapere più chi fra loro due sia il vero cattivo.








 

Ancora una volta, gli sembrò che la sua pelle non gli appartenesse, d’essere un burattinaio che muoveva il corpo di un estraneo. Sentì d’essere soltanto un personaggio, mentre il vero Peter, solitario e spaventato, era sepolto da qualche parte al suo interno.


Bellissimo. Veramente un libro particolare, nuovo, originale.
Una storia non così facile e immediata ma ricca di una profondità unica nel suo genere.
Austin Chant si appropria della fiaba di Peter Pan per trasportarci lungo un cammino di maturazione, consapevolezza e presa di coscienza di alcune tematiche importanti.
Attraverso il parallelismo con una delle fiabe più amate affronta il riconoscersi in un’identità diversa da quella fisica in cui si è nati. Affronta il dolore e la destabilizzazione emotiva, la paura, le incomprensioni e il rifiuto della famiglia, l’incapacità del prossimo di percepire la profonda lacerazione tra anima e corpo.
Peter Darling ritorna sull’isola, fugge dalla sua vita, dalla sua realtà che non riconosce come propria. Il suo corpo non corrisponde alla sua essenza, a chi effettivamente egli sia.
L’incapacità della sua famiglia di percepire e accettare il suo disagio, il suo dolore, etichettandolo come follia, o malattia mentale, lo portano a rifugiarsi nuovamente nel suo mondo di fantasia ritornando sull’Isola Che-non-c’è.
Sull’isola ogni ricordo reale sfuma sempre più nell’oblio, riallineando corpo e mente in una percezione di giustezza che gli dona serenità ed equilibrio. Ritrovare tutto come lo aveva lasciato dieci anni prima, ma allo stesso tempo diverso, incrinerà il suo mondo magico.
Peter tenta disperatamente di riportare tutto come è sempre stato ma le schegge di ricordi, che si insinuano nella sua mente, creano una dissonanza che trasforma i vecchi innocui giochi in tragedia.
La presenza di un nuovo giovane tra i bimbi sperduti gli fa percepire emozioni nuove e diverse, gli incontri scontri con Capitan Uncino lo trascineranno a realizzare una verità su sé stesso sconvolgente.


Spero di essere lì ad aspettarti. Ti prego, smettila di fare lo sciocco e vieni a cercarmi. Devo ricostruire tante cose, e vorrei farlo insieme a te. Quindi - ti lascio tutto il mio amore, James.


Vorrei potervi raccontare di più ma finirei con rivelarvi troppo. Sinceramente posso dirvi che scoprirete la verità sull’Isola Che-non-c’è.
Austin Chant ci dispiega, di parola in parola, uno scenario fantastico, una fuga da una realtà che non accetta il diverso, un mondo caratterizzato dal dolore e dalla perdita.
In un gioco di illusioni e sogni, di specchi e fantasia, che obnubilano ogni consapevolezza.



Era ovvio che Uncino era stato per James quello che Pan era stato per Peter: una creatura più coraggiosa, più fantastica, meno spaventata o sola.


Quello che posso ancora raccontarvi è che vivrete in un mondo di magia, azione e avventura ma percepirete un fondo di dolorosa commozione, crudezza e amarezza per una realtà che giudica e rifiuta tutto ciò che non capisce o che esula da schemi predefiniti, da etichette spesso ingiuste e crudeli.
“Peter Darling” è una storia che saprà emozionarvi, che vi porterà a riflettere e tifare per il meritato lieto fine. Spero di poter leggere altre storie di Austin Chant, un autore che ha saputo ricreare la magia di un mondo fatato compenetrandolo con il realismo di una società difficile e giudicante.
Attraverso uno stile pulito e scorrevole, semplice e diretto ci permette di innamorarci dei suoi personaggi e di goderci il viaggio fino alla parola fine.

















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