RECENSIONE IN ANTEPRIMA: PAROLE - di John Inman



Titolo: Parole
Titolo Originale: Words
Autore: John Inman
Traduttrice: Sara Linda Benatti
Cover Artist: Aaron Anderson
Genere: Mystery/Suspense
Casa Editrice: Dreamspinner Press in Italiano
Pagine: 213
Prezzo: $ 6.99 su Dreamspinner
Data di pubblicazione: 22 Gennaio 2019

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Il mondo di scrittori, lettori e recensori è una famiglia unita e intrecciata di amici, appassionati e fanatici della narrativa. È questo il mondo di Milo Cook e Logan Hunter, che vivono per gli scambi creativi e la condivisione di storie e idee e vanno fieri del loro sconfinato amore per i libri e le parole che li animano.

Ma certe volte le parole possono ferire. E quando succede, è inevitabile doverne pagare il prezzo.

Con ogni nuova tenera scoperta romantica, l’amore tra Milo e Logan cresce. Ma prima di placarsi, ciò che accade nel loro mondo trasforma la loro vita in una folle corsa per salvare se stessi e le persone che hanno vicino.

Chi avrebbe mai sospettato che qualcosa di meraviglioso come la parola scritta potesse diventare un catalizzatore di vendetta e, infine, di omicidio?









Chi avrebbe mai sospettato che qualcosa di meraviglioso come la parola scritta potesse diventare un catalizzatore di vendetta e, infine, di omicidio?


John Inman è sicuramente un autore da me molto amato, uno scrittore prolifico con all’attivo più di trenta libri anche se, ahimè, solo pochissimi sono arrivati a noi tradotti.
Il suo stile unico e inconfondibile è una peculiarità molto importante all’interno delle sue vicende.
Lui, come anche molti altri scrittori, ha la capacità di creare storie in cui i due protagonisti non sono fondamentali per sorreggerne la struttura.
Scrive male to male ma i suoi meravigliosi personaggi potrebbero appartenere a qualsiasi colore dell’arcobaleno, qualsiasi razza o credo, potrebbero essere anche alieni, fate, mutaforma od ologrammi, e la sua struttura non subirebbe nessuna scossa o frattura, saprebbe mantenere tutta la sua bellezza e forza narrativa, meravigliosa e coinvolgente.

 

“La tua penna è veleno”, sussurrò chi l’aveva aggredita.
“Le tue parole sono sporcizia.”


Fin dal principio di “Parole” veniamo catapultati nella vicenda attraverso tensione, paura e pericolo, ma non preoccupatevi perché questa è fondamentalmente una storia d’amore dolcissima e piena di tenerezza, una storia di seconde possibilità e passione.
Sono due i filoni narrativi che costituiscono l’intera struttura, due storie che sembrano solo sfiorarsi ma sappiamo andranno a collimare inevitabilmente prima del meritato lieto fine.

 

Riusciva a percepire dentro di sé il cambiamento che risaliva, fluttuando verso la superficie.
La fame, il bisogno, il desiderio senza respiro.


Questa sarà sicuramente una recensione completamente differente da quella da me scritte fino ad ora perché ciò che merita attenzione è l’argomento portante attorno a cui è costruita la trama.
“Parole” è una storia incentrata sul nostro mondo, e intendo blogger, recensori e scrittori.
L’autore affronta con oggettività un argomento spinoso e importante.
Ci parla di quanto potere, a mio giudizio immeritato, un recensore abbia su un pezzo dell’anima di uno scrittore.
Sicuramente mi identifico totalmente con i pensieri e i comportamenti di Logan volti al rispetto e alla correttezza.
Logan, recensore, spiega la differenza tra un recensore vero e coloro che vengono definiti Troll.
Quest’ultimi sono uomini e donne che stroncano a prescindere qualsiasi autore, mossi da un’invidia o una pochezza d’animo che è volta a raggiungere un minimo di gloria e potere sputando fiele e acredine spesso immotivate.
Altresì affronta anche l’argomento del plagio che avvelena e sminuisce la creatività di coloro che ci regalano un pezzo della loro anima, che si spogliano di ogni loro corazza e che riversano ogni speranza, fragilità e paura in ogni loro storia.

 

“Certe volte non sappiamo tutto quello che pensiamo di sapere,” sussurrò.
A quelle parole si sforzò di sorridere.
“Questa frase faceva schifo. Grazie a Dio scrivi meglio di come parli.”


Siccome mi sono accorta di starmi dilungando troppo, mi vedo costretta a non approfondire ancor di più un argomento che meriterebbe tutta la nostra più completa attenzione.
Torno quindi a parlarvi di Milo e Logan, rispettivamente scrittore e recensore, due uomini meravigliosi vittime di ansia sociale, timidezza e buon cuore.
Due anime gentili succubi di una solitudine struggente che lentamente si avvicinano aprendo le porte del loro cuore alla possibilità di amare ancora, di afferrare la possibilità di una felicità a lungo desiderata e sicuramente meritata.
Purtroppo nell’equazione del loro amore entrano in gioco rabbia e gelosia, invidia e follia che ci regaleranno un finale adrenalinico e ricco di tensione narrativa.
“Parole” di John Inman è un libro che oltre a consigliarvi vi sprono a leggere. Una storia bellissima e unica raccontataci dallo stile sempre studiato, ponderato e stilisticamente curato di questo meraviglioso autore.
Una storia unica e ammaliante che saprà catturarvi e appassionarvi fino alla sua parola fine.


 

“Lo amo da morire.”
“No,” disse lei.
“Non da morire. Non questa volta. Amalo adesso e basta. Amalo oggi e domani. Amalo ogni minuto che passa quando state insieme.”











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