RECENSIONE IN ANTEPRIMA: PARADISO AMARO - di Autumn Saper


Titolo: Paradiso amaro
Autrice: Autumn Saper
Collana: Rainbow
Genere: Contemporaneo
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Lunghezza: 124 pagine
Prezzo Ebook: € 2,99
Data di pubblicazione: 16 Novembre 2018

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Elias Montgomery non torna a casa da anni. Nasconde la sua omosessualità sin dall’adolescenza e non ha mai trovato il coraggio di confessarla ai suoi genitori. Quando però suo padre Ethan muore, a distanza di neanche sette mesi dalla madre, Elias si trova costretto a tornare in Texas per organizzare il funerale e capire cosa fare del ranch.
Pensa di potersi occupare di tutte le incombenze in poco tempo e di tornare alla sua vita a Oklahoma City, ma la vita ha altri piani per lui.
Complici delle lettere e delle verità venute alla luce dopo quasi quarant’anni, Elias si troverà non solo a fare i conti con esse, ma anche con i suoi sentimenti e una rivelazione inaspettata che gli toglierà tutte le certezze. L’unico ad avere le risposte sembra essere zio Levi, ma saprà accettare quello che l’uomo ha da dire?










 

21 Ottobre 1972
Amore mio, ti scrivo questa lettera perché oggi è il giorno in cui la nostra vita cambierà per sempre. […]
Da oggi in poi sarà tutto diverso, ma la gioia di averti comunque nella mia vita è paragonabile solo al Paradiso. Ti amo nonostante tutto. Ora e per sempre.



È con queste parole che veniamo catapultati in una storia che percepiamo subito essere di dolore e sofferenza.
L’angoscia che si nasconde tra le parole cariche di amore e dedizione è immensa.
Un amore vero, unico e meraviglioso. Un amore contrastato, nascosto, non capito, ma che non muore e non svanirà mai.
Resiste, persiste, nella sua immutabilità per sempre.
“Paradiso amaro”, però, è anche la storia di Elias. Un giovane che è fuggito dalla terra che tanto amava, il Texas, dalla sua eredità, nella paura e nella vergogna della sua omosessualità mai confessata.
Una fuga che è continuata anno dopo anno. Dodici anni di lontananza nel timore di svelarsi alla famiglia, terrore di essere rifiutato, ripudiato. Una famiglia che lo ha amato, un’infanzia meravigliosa, ricca di amore e sostegno.
Una lontananza che non è mai stata giudicata, colpevolizzata.
Ora Elias deve seppellire il padre, nel rimpianto degli anni persi, ritrovandosi in una casa che non sente più sua, quasi fosse lo spettro di una realtà che non è più.
“La casa è dove vivono le persone che ami”, queste sono le parole con cui è cresciuto, parole che il padre e lo zio Levi gli hanno sempre ripetuto, attraverso l’amore incondizionato che gli hanno sempre manifestato.
Ora è orfano, nessun familiare, parente, nessun essere umano in cui scorra il suo stesso sangue.
A sostenerlo, nel dolore, solo l’affetto imperituro di colui che chiama da sempre zio, il miglior amico di suo padre, l’unica costante della sua vita che gli sia rimasta.

 

Tra loro erano sempre state scintille. Incendi impetuosi, fiamme ardenti, folate di vento che alimentavano di nuova forza quel fuoco. Urla, pianti e imprecazioni.


Tornare a casa è difficile, nell’angoscia delle decisioni da prendere.
Affrontare i ricordi, sentire la sua terra essere ancora così parte di lui, e soprattutto ritrovare Alexander, l’unico che abbia mai saputo amare, l’unico che non ha mai saputo dimenticare nella sua fuga.
L’unico che non abbia mai avuto modo di...

 

Non si può scegliere chi amare, figliolo. Non puoi scegliere a chi donare il tuo cuore. Succede e basta. Soprattutto se quell’amore è tale che ti sembra di non poter sopravvivere senza di esso.


“Paradiso amaro” è una storia dall’intensità emotiva sottile, la percepiamo, e sicuramente il sospetto diviene, via a via, certezza e realtà.
Dolore, tristezza, rabbia e frustrazione, segreti e rimpianti, sono le emozioni che ci accompagnano, insieme a Elias, in un percorso di scoperta, nella commozione di questi amori unici.
“Paradiso amaro” è semplicemente meraviglioso, una di quelle storie che entrerà a pieni voti nella mia Top e che rileggerò infinite volte.
Autumn Saper ha saputo raccontarci con delicatezza e infinita dolcezza qualcosa di unico e indimenticabile.

 

“Mi dispiace...”
Per le lacrime, gli addii, la lontananza, la rabbia, il silenzio. Per tutto e per niente.
Per il passato che non aveva potuto avere perché non aveva saputo capire le sue parole e pazientare due anni.

























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