Recensione: NULLA FALLISCE di AL



Titolo: Nulla Fallisce
Autore: AL
Genere: Autobiografico, lgbt
Editore: Self Publishing
Pagine: 272
Prezzo: € 0,00
Data di pubblicazione: 15 Novembre 2016

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Un viaggio nel tempo intenso, doloroso, straniante, onirico, commovente; un self coaching involontario. Il racconto del protagonista si vive attraverso momenti, istantanee ed episodi che ricostruiscono le tracce del percorso per ammettere e accettare di essere gay prima, e amarsi e innamorarsi poi. Sullo sfondo, ma con un ruolo da coprotagonisti, canzoni, film, telefilm e romanzi contestualizzano il periodo tra 1983 e il 2011. È un romanzo intimo, il percorso di un'anima moderna. 








Inizierò questo viaggio a ritroso.
Il tempo ormai è trascorso, il dolore è stato lenito e l’amore non è più un’utopia.
Lascerò che i pensieri sperduti tra il mio cuore e la mente possano trovare un loro spazio.


Già da queste primissime parole percepiamo tutta la sofferenza e il dolore dilaniante che ci verranno raccontati in questa storia unica e meravigliosa.
Una storia che ha saputo colpirmi profondamente e, a tratti, devastarmi.
Un racconto troppo spesso scioccante.
Spesso durante la lettura mi sono chiesta, come donna e madre, il perché di tanta viltà e cattiveria.
Sono rimasta profondamente toccata dalla forza di questo bambino, adolescente e giovane uomo poi.
Spesso mi sono domandata come fosse possibile che nessun adulto capisse o vedesse, quanto menefreghismo e indifferenza hanno segnato così ingiustamente la vita di un innocente.



Ero solo. Lo percepivo, ma non ne ero certo. La realtà è che fu l’inizio di un lungo percorso verso l’oblio.


La voce narrante del protagonista racconta la sua storia, dai primi ricordi di bambino, ricordi incompleti di eventi troppi spesso incomprensibili a lui.
La sua vita è un calvario di solitudine, incomprensione e difficoltà. Vive una situazione familiare difficile e violenta. Attraversa un percorso scolastico irto di persecuzioni fisiche, verbali e morali. Spesso negli anni si affaccia alla sua mente il richiamo della morte, ma consuma ogni sua più piccola energia per sopravvivere.
La musica è la sua unica compagna, è il life motive che lo aiuta e lo accompagna in un percorso di crescita che posso esprimere con un solo aggettivo, ALLUCINANTE.
Un solo amico lo accompagna, per tredici anni, lungo la sua vita di bambino e adolescente, Alessandro, un’amicizia che è un rifugio, un nascondersi nell’ombra dell’altro, grato per quei pochi sporadici momenti in cui si sente al sicuro, protetto, accettato e vivo.
Viviamo la sua vita attraverso i suoi occhi, le sue paure e la sua disperazione. Fatichiamo, come lui, a capire i retroscena di molti eventi, sorgono dubbi, illazioni, idee vaghe e confuse come cortine impenetrabili di nozioni fondamentali. Tutti lo trattano come un diverso ma lui fatica a capire in cosa consista la sua diversità.
Il suo percorso scolastico è condizionato dalle difficoltà familiari, a nessuno interessa cosa sogna, desidera o amerebbe fare, nemmeno lui.
Passano gli anni e arriva la maturità scolastica, nella sua vita si apre una frattura insanabile con Alessandro, un evento che lo catapulta al completo isolamento dal mondo, una reclusione volontaria per capire, per compiere un viaggio all’interno di sé stesso.
Deve cambiare perché il mondo non cambierà per lui. La decisione di evolversi e farsi forza lo porteranno ad un percorso universitario che gli apre le basi per una sicurezza emotiva e caratteriale che lo spronano a trovare la consapevolezza di sé, di chi sia veramente e, finalmente, di scoprire l’amore con Matt.
Non è facile per lui capire qualcosa che forse sapeva da sempre, accettare e accettarsi per quello che è, un giovane uomo meraviglioso, buono e sensibile. Un uomo con mura molto spesse a difesa di sé stesso, un anima generosa che pondera e riflette lungamente ma quando ti dona il suo amore lo fa con tutto se stesso e per sempre.


“È come se non ci fossero più le stelle nel cielo e tu ti fossi offerto di dipingerle per me.”


Spero che l’autore non me ne voglia ma se mai ha pronunciato il suo nome, io me lo sono perso nella bellezza devastante di questa storia unica.
Forse non è il nome a essere importante, da ricordare, perché potrebbe essere ognuno di noi, di voi, ognuna di quelle persone che passano nella nostra vita e che, forse, non vediamo mai.
Sinceramente “Nulla fallisce” è una storia che mi ha portato a riflettere come donna, madre ed essere umano su come troppo spesso guardiamo senza vedere, di come non ascoltiamo, capiamo o aiutiamo per superficialità o troppo presi da noi stessi.
Basterebbe veramente pochissimo perché ciò non accada mai, basterebbe un po’ di rispetto, empatia e nulla più.
Lungo tutta la narrazione mi sono domandata quanta verità e vita vissuta l’autore abbia riversato nelle sue parole perché è una storia che ho sentito troppo crudelmente vera. Troppo spesso l’orrore della realtà supera la fantasia stessa
Consigliato.
 

Non posso credere che sia solo un mio desiderio sperare che questo non sia il mio sogno, ma quello di tutti: continuiamo sempre a cercare, nulla fallisce.

   

 



 

 





 

 

 

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