RECENSIONE IN ANTEPRIMA: PUNTO DI ROTTURA di JOSHUA ERIK ROSSI

Titolo: Punto di rottura
Serie: La rinascita di Shep Carson #1
Autore: Joshua Erik Rossi
Genere: M/M Paranormal Romance
Traduzione: Obsessive Readers
Editore: Self Publishing
Prezzo: Gratuito su Kobo, € 0,99 su Amazon
Parole: circa 12000
Data di uscita: 1 Ottobre 2018

AMAZON - KOBO

Quando il dolore diventa insopportabile, James “Shep” Carson decide di lasciarsi alle spalle la sua vecchia vita e se ne va senza voltarsi indietro. È un Padrone che si è innamorato del suo schiavo e per lui ha sacrificato tutto ciò che aveva, ma quando Daniel lo tradisce, a Shep non resta nulla. Così sale sul suo pick-up, portando con sé solo ciò che sta in uno zaino, e prova ad allontanarsi da Daniel e dal proprio cuore spezzato.
Ha bisogno di voltare pagina. Parte senza una meta precisa, ma giunto nel paesino di Fort Kenton, in Montana, decide di comprarsi un ranch sulle montagne vicine dove ritirarsi a vivere in solitudine, forse per sempre. Le cose, però, non vanno come si aspetta: il paese è infestato, e ai fantasmi piace giocare.

“Punto di rottura” è il primo episodio di un romanzo a puntate, “La rinascita di Shep Carson”. Non è un racconto autoconclusivo. 

Non avrebbe potuto resistere oltre: James “Shep” Carson aveva bisogno di andarsene, lasciarsi alle spalle tutto e tutti.
Era sempre più doloroso pensare a cosa lo avesse condotto a quel punto e la sofferenza divenne così forte che, dopo un’intera settimana di tormento, la sua mente si schiarì all’improvviso.

Shep Carson fugge.
 Fugge lontano da un tradimento che non riesce a capire, affrontare, perdonare.
Ha sacrificato tre anni della sua vita per il suo fidanzato, lui è un Dom piegato e distrutto dal suo schiavo, un uomo che non ha avuto remore a ferirlo così profondamente prima delle nozze.
Shep oltre a essere un Dom è anche un detective della polizia e prima ancora un cowboy, tre anni prima aveva rinunciato e venduto le sue terre e il suo ranch per la felicità del suo schiavo, adeguandosi ad una vita cittadina che non ha mai sentito propria.

Shep si tolse gli occhiali da sole e si asciugò gli occhi con la mano, ma le lacrime gli scivolarono lungo le guance.
Aveva amato Daniel con tutto il cuore e tutta l’anima e ora lo odiava, lo odiava per quello che aveva fatto con un tizio qualunque.

Il dolore e lo stordimento dato dall’alcol lo conducono lontano, in un paesino del Montana.
Un luogo in cui desidera ricostruirsi una vita, in un ranch circondato da cavalli e dalla natura ma non ha fatto i conti con una popolazione alquanto inusuale.
I cittadini di Fort Kenton sono convinti di essere circondati dai fantasmi, fantasmi vendicativi perché il paese sorge su un terreno sacro di una tribù indiana.
L’originalità e l’affabilità degli abitanti lo fanno sentire ben accetto portandolo, così, all’acquisto di un ranch infestato.
Lui non crede nel soprannaturale ma quando accadono alcuni eventi inspiegabili il suo lato pragmatico e curioso di detective si risveglia più che mai.
Shep è convinto che una delle due morti misteriose sia da ricercare in un colpevole in carne e ossa.

Come sono finito qui? Si chiese Shep, divertito. È stato un colpo di fortuna o il destino?

Incontrare Cody, un giovane twink, figlio di una delle vittime gli fa provare sentimenti contrastanti, emozioni che non vuole più sperimentare, tutti lo deludono e abbandonano ma l’attrazione è incontrollabile e reciproca.
“Punto di rottura” è un libro pubblicato a puntate che ha saputo affascinarmi con la sua freschezza e semplicità.
Una storia che racchiude in se molti aspetti che permettono uno sviluppo molto interessante.
In questa prima parte ci vengono presentati tutti gli elementi che ne caratterizzano la particolarità.
Ditemi voi come è possibile resistere a un Dom che è anche un cowboy e un detective?
Come non rimanere intrigati dal mistero, dagli eventi inspiegabili?
Joshua Erik Rossi ha saputo creare dei personaggi leggeri e originali che ti catturano con la loro simpatia e una vena di follia.
Spero vivamente di poter leggere il volume due al più presto, anzi prestissimo.
Un ultimo commento sull’ottimo lavoro di traduzione & editing.
Complimenti.