Titolo: Life After Living
Titolo originale: Life After Living
Autore: Max Vos
Traduzione: Francesco Balestri
Casa Editrice: Self Publishing
Genere: Contemporaneo M/M
Formato: eBook
Prezzo: € 3,22
Pagine: 380
Data di pubblicazione: 14 Aprile 2018
Acquista
AMAZON
Titolo originale: Life After Living
Autore: Max Vos
Traduzione: Francesco Balestri
Casa Editrice: Self Publishing
Genere: Contemporaneo M/M
Formato: eBook
Prezzo: € 3,22
Pagine: 380
Data di pubblicazione: 14 Aprile 2018
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Due uomini cercano di far fronte a disturbi da stress post-traumatico. Vance Spence soffre per l'ennesima perdita. Le crisi si stanno facendo più frequenti e il senso di abbandono lo soffoca. Wade Farmer, tornato da poco dall'Afghanistan, scopre che la sua famiglia l'ha ripudiato a causa della sua relazione con un ragazzo.
Quando si troveranno faccia a faccia, nessuno dei due uomini sembrerà essere a proprio agio, ma, consapevolmente, decidono di darsi una possibilità. Riusciranno ad essere abbastanza forti da combattere i loro demoni come una vera squadra?
Solo il tempo lo dirà.
Prima era Jeff a farlo, ma Jeff... adesso se ne è andato.
Leggendo “Life After Living” sono rimasta molto colpita dalla storia e dai suoi personaggi.
Vance e Wade sono due uomini che hanno sofferto e soffrono ancora, sono affetti da stress post traumatico, un disturbo difficile da gestire e con cui convivere perché può bastare una sola parola o un gesto per innescare la spirale discendente che li porta a sprofondare nel loro incubo peggiore, i ricordi e la sofferenza che essi scatenano.
Nella vita di Vance entra Wade, un giovane uomo reduce di guerra, un giovane traumatizzato e allo sbando, rifiutato da chi diceva di amarlo.
Sono rimasta molto colpita da “Life After Living” di Max Vos, un autore che conosco attraverso tutti i suoi libri tradotti in italiano, un autore caratterizzato da una narrativa unica, con personaggi sempre ben caratterizzati, uomini molto spesso grezzi e rudi; storie costellate da moltissime scene erotiche spinte e, passatemi il termine, “sporche”.
In “Life After Living”, nonostante lo stile dell’autore sia facilmente riconoscibile, la storia catalizza tutta la nostra attenzione sulle cicatrici dei suoi personaggi, uomini come naufraghi in balia delle correnti della vita stessa. Un viaggio introspettivo nell’animo di Vance e Wade, nelle ombre del loro dolore e nella luce di una nuova speranza.
“Sì, senza alcun dubbio”. Disse Janice tra sé e sé.
Vance e Wade sono due uomini che hanno sofferto e soffrono ancora, sono affetti da stress post traumatico, un disturbo difficile da gestire e con cui convivere perché può bastare una sola parola o un gesto per innescare la spirale discendente che li porta a sprofondare nel loro incubo peggiore, i ricordi e la sofferenza che essi scatenano.
Si appoggiò al bancone per un attimo, la sua mente annebbiata, non riusciva a concentrarsi su niente se non a respirare, facendo del suo meglio per evitare un imminente attacco di panico.
Fin dalle prime pagine del libro si respira una tristezza immensa, la tristezza di Vance per la morte del marito Jeff, un dolore disorientante che lo riporta sul baratro di dolore che da sempre è la sua esistenza, una vita fatta di lutti e abbandoni che lo hanno lasciato solo e in balia di sé stesso.
Nella vita di Vance entra Wade, un giovane uomo reduce di guerra, un giovane traumatizzato e allo sbando, rifiutato da chi diceva di amarlo.
Le braccia di Wade furono attorno a lui, avvolgendolo da dietro mentre lasciava che il dolore lo investisse come una nube oscura di nebbia, senza luce, senza fine, soltanto tenebre.
Lentamente Vance e Wade imparano a sostenersi l’un con l’altro, a trovare conforto nella routine, nei piccoli gesti e nella compagnia che si danno per aggrapparsi a una vita che per loro non ha più senso, una vita che è esistenza, un’esistenza fatta di gesti ripetuti, organizzati un giorno dopo l’altro, un’esistenza che è sopravvivenza. Accanto a Vance vi è un’amica speciale, Janice, una donna unica dal carattere dolce ma fermo che spingerà entrambi i protagonisti ad aprire gli occhi, ad affrontare i giorni a venire e le difficoltà, donandogli la forza e la speranza di un nuovo amore.
Sono rimasta molto colpita da “Life After Living” di Max Vos, un autore che conosco attraverso tutti i suoi libri tradotti in italiano, un autore caratterizzato da una narrativa unica, con personaggi sempre ben caratterizzati, uomini molto spesso grezzi e rudi; storie costellate da moltissime scene erotiche spinte e, passatemi il termine, “sporche”.
In “Life After Living”, nonostante lo stile dell’autore sia facilmente riconoscibile, la storia catalizza tutta la nostra attenzione sulle cicatrici dei suoi personaggi, uomini come naufraghi in balia delle correnti della vita stessa. Un viaggio introspettivo nell’animo di Vance e Wade, nelle ombre del loro dolore e nella luce di una nuova speranza.
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