RECENSIONE IN ANTEPRIMA: MAI UN EROE - Tucker Springs #5 - di Marie Sexton

Titolo: Mai un eroe
Titolo originale: Never a hero
Serie: Tucker Springs #5
Autrice: Marie Sexton
Traduttrice: Chiara Fazzi
Collana: Rainbow
Genere: Contemporaneo
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Lunghezza: 152 pagine
Prezzo Ebook: 3,99 €
Data di pubblicazione: 20 Aprile 2018

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Tutti quanti si meritano un eroe
Owen Meade ha un disperato bisogno di un eroe. Cresciuto da una madre che lo ha fatto vergognare della sua balbuzie, del suo orientamento sessuale e del suo braccio congenitamente amputato, Owen vive come un eremita nel suo appartamento di Tucker Spings. Ma poi, Nick Reynolds – veterinario prestante – si trasferisce al piano di sotto.
Nick è sexy e sicuro di sé e fa sentire Owen bene con se stesso, come mai nessuno prima. Inoltre, gli presenta quel fuoco d’artificio della sua sorellina, che è nata con un’amputazione congenita simile alla sua, ma che non ha mai permesso alla cosa di metterle i bastoni fra le ruote. Quando la ragazza iscrive se stessa e Owen a un corso di pianoforte, esigendo di suonare insieme a lui in un recital, Owen non riesce a dirle di no. Soprattutto perché questo gli fornisce una buona scusa per passare più tempo con Nick.
Owen sa di essersi preso una bella cotta per il suo vicino ma, ogni volta che si avvicina a lui, inesplicabilmente, Nick si tira indietro. Costretto a scontrarsi con il disprezzo di sua madre e con i segreti di Nick, ben presto Owen capisce che, invece di aspettare un eroe, è il suo momento per diventarne uno. Per se stesso e per Nick.

Con “Mai un eroe” ci ritroviamo ancora una volta a Tucker Springs, per una nuova storia firmata da Marie Sexton.

Prima avevo avuto la sfortuna di nascere imperfetto.
Poi si era sviluppata la balbuzie.
Infine, c’era stato il liceo.

Owen e Nick sono i due nuovi protagonisti del quinto volume della serie, due giovani uomini che hanno saputo subito far breccia in me per la loro tenerezza.
Owen soffre di una forte ansia sociale che lo porta alla balbuzie, sintomi di un malessere più profondo e radicato in lui, conseguente la sua menomazione fisica, una condizione che vive come una colpa e una vergogna. Sentimenti e inadeguatezze che gli sono stati instillati dalla madre, una donna infelice e perennemente insoddisfatta da tutto e tutti, sempre pronta a criticare, giudicare e stroncare ogni scintilla di felicità altrui.

Era una gioia che andava oltre quella fisica. Un calore che mi riempiva dall’interno. Era credere di essere normale e sapere di essere desiderato. La ritrovata speranza che la mia vita potesse davvero essere di più.Era dargli la mia fiducia. Sentirmi al sicuro, amato e completamente in pace con l’uomo che, con tanta rapidità, era diventato il mio eroe.

L’incontro e l’amicizia con Nick portano Owen a desiderare di più dalla sua vita, ad essere affamato di contatto umano e a vedersi con occhi nuovi.
Owen capisce e ci insegna che la percezione di se stessi, del proprio valore e di tutto quello che si può o non si può fare, dipende dalle persone a noi più vicine. Sono proprio coloro che dovrebbero amarci, sostenerci e spronarci, che sanno maggiormente ferirci, sminuirci e tarparci le ali; svilimenti e abusi emotivi ammantati da preoccupazioni per il nostro benessere, scusanti che sono maschere per il loro egoismo, il loro rifiuto e la vergogna per essere così diversi da come volevano e per essere degni del loro amore distorto e malato.
Owen lentamente impara ad aprirsi alla vita, impara a vedere oltre il disprezzo della madre e dare, così, una possibilità al mondo e alle persone, impara ad amare Nick e a credere, sperare, in un futuro felice, una felicità che si sgretola davanti ad un segreto taciuto.
Cosa nasconde Nick di così pericoloso?

Annuii, incapace di parlare. Incapace di trattenere il pianto. Chiusi la porta, appoggiai la testa al legno e singhiozzai. In parte piangevo per me stesso. Ma soprattutto, piangevo per Nick.

“Mai un eroe” di Marie Sexton ci parla di due uomini imperfetti ma che insieme possono essere meravigliosi ed unici.
Owen e Nick ci insegnano che nella vita siamo noi e non gli altri a definirci, siamo noi che permettiamo agli eventi e alle difficoltà di limitarci, di confinarci in una gabbia di sbarre costruite con le nostre ansie e le nostre paure, e sempre noi possiamo e dobbiamo avere la forza e il coraggio di essere felici.

“Questa è davvero una nostra decisione, Nick, e io ho scelto questo. Ho scelto te.”

SERIE TUCKER SPRINGS

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