Recensione: La prima estate di S.L. Arche



Titolo: La prima estate
Autore: S.L. Arche
Genere: Contemporaneo M/M
Casa Editrice: Self publishing
Prezzo ebook: € 1,99
Data di pubblicazione: 4 Marzo 2018

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Dopo un inverno difficile, Lukas può finalmente godersi l'estate in Toscana prima di iniziare l'Università.
Lo attendono il mare, notti all'insegna di alcool e divertimenti e Andreas, il suo migliore amico di sempre.

I piani di Lukas però prendono una direzione inaspettata quando conosce Luca, improvvisamente entrato a far parte della sua famiglia.
Odio, rabbia e desiderio si mescolano in una estate fatta di tuffi, baci e segreti.
Un irragionevole amore per il suo sangue contrario che cambierà Lukas per sempre.









Mi ripeteva spesso che ero come una macchia, ma non è lo scarabocchio che deve provare vergogna, nemmeno la penna che l’ha colorato, ma la mano che l’ha disegnato.



Questo è uno di quei libri in cui ti imbatti e leggi quasi per caso, un libro che cattura la tua attenzione perché lo hai visto pubblicizzato o per la voglia di scoprire autori nuovi e nuovi stili, una lettura che ho intrapreso spinta da un impulso improvviso e che ha saputo regalarmi la bellezza di una storia unica, una storia che ha saputo coinvolgermi e appassionarmi, una storia che ha instillato in me l’idea che ci sia un fondamento di realtà, una struttura quasi autobiografica.
Posso dirvi con onestà che fin dalle prime pagine ho detestato profondamente Lukas, il suo essere arrogante, scapestrato e viziato. Un ragazzo ricco a cui non importa di niente e nessuno che non sia se stesso. Un giovane che sfrutta i sensi di colpa e il menefreghismo dei genitori divorziati per spingersi al di là di ogni morale, nella certezza che tutto gli sia dovuto.
Lukas lentamente ci lascia intravedere le ferite e i dubbi che racchiude e nega anche a se stesso, le paure e le insicurezze che lo caratterizzano e lo portano ad usare, manipolare e ferire con superficialità e cattiveria gratuita tutti coloro che gli si avvicinano. Un bambino e un ragazzo poi che avrebbe avuto bisogno di abbracci, di essere e sentirsi amato, desiderato e non usato come pedina dalle inadeguatezze e dai rancori di due genitori che l'hanno generato per caso o per un errore di percorso, come gli hanno sempre ripetuto.
Nel trascorrere degli eventi impariamo ad amare Lukas anche se spesso è difficile perdonargli gli sbagli, sbagli commessi per paura e incapacità di capire, crescere e lasciarsi amare da Lou. 

 

Ogni parte di me fu libera, nè vittima nè prigioniera di chi oramai non ero più.


La prima estate è un libro agrodolce, un percorso di crescita e accettazione di sè e della propria identità. Una storia in cui gli errori, i sogni e le occasioni mancate dei genitori diventano la prigione dei figli, le sbarre che li limitano e feriscono in una lotta senza vinti o vincitori.
Mi chiedo se l’autore ci racconterà ancora di Lukas e Lou, del loro amore e del loro futuro insieme.
L’unico personaggio che non sono riuscita a capire e a perdonare è il padre di Lukas, un uomo che ritengo incapace d’amare veramente il figlio.
 

Sfioro il viso di Lou, soffio piano sui suoi occhi, sulle sue palpebre chiuse; il mondo è tutto lì fuori è ancora per poco possiamo ignorare gli ostacoli, le difficoltà e i problemi che ci attenderanno, ma ora siamo assieme e non posso che sussurrare piano...


Bello...veramente bello. Un libro che consiglio, una storia che vi farà pensare e amare.




















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