Recensione in Anteprima - On the edge di Emy Mars

Titolo: On the edge
Autore: Emy Mars
Genere: BDSM
Casa Editrice: Self publishing
Prezzo: euro 2,99
Pagine: circa 200 (65.000 parole)
Data di uscita: 27 gennaio 2018

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 Incredibilmente crudo, dolcemente spietato: un viaggio nei segreti dell’animo umano, alla scoperta dei suoi più oscuri desideri.

Di fronte al cadavere barbaramente seviziato del suo amico Ricky, Kenshin Masayuko decide di scoprire il responsabile di quello che la polizia considera un semplice gioco sessuale finito male. Il desiderio di vendetta lo catapulterà in una spirale di sesso e perversione, aprendogli le porte di un mondo sconosciuto dove non sarà solo il suo corpo a essere in pericolo, ma anche la sua anima.

Tre mesi di totale obbedienza e sottomissione, tre mesi sotto il giogo del misterioso e inflessibile Joseph Valenti, spietato criminale e forse efferato assassino. Un uomo dagli strani gusti sessuali, segnato da un tradimento che ha reso il suo animo freddo come ghiaccio.

Un dolore sordo al petto, la rabbia per non averlo saputo proteggere…

È questo ciò che contraddistingue un bravo Padrone da un mercante di schiavi? Scopritelo su “On the edge” 

Una rabbia gelida invade il mio corpo. So di non valere un granché come persona: un ex tossico ed ex puttana che sogna di fare il medico e non da esami da mesi.

L’impatto con la storia è subito molto forte. Una profonda tristezza ti pervade mentre leggi gli eventi che hanno segnato la giovane vita di questi ragazzi. Kenshin è un ex prostituto ed ex tossico, studia medicina e lavora come infermiere. È devastato dalla morte violenta di Ricky, fratellino di Manuel a cui aveva promesso di prendersene cura alla sua morte. Ken si ripromette di trovare il mostro che ha osato tanto e di vendicarsi. Kenshin non ha scelta deve tornare nel mondo della prostituzione per riuscire ad agganciare l’unico e il solo sospettato. 

Che grandissimo pezzo di merda! Seguo quello stronzo lungo un corridoio dove ci sono una fila di porte chiuse. Sono esausto, dolorante e schifato: non so più se da me stesso o dalle persone alle quali ho permesso di utilizzare il mio corpo.

Quanto costerà alla sua anima dover entrare in contatto con uomini a cui non interessa niente di te e per i quali sei solo un corpo, un giocattolo?
L’autrice non ci fa sconti nell’immergerci in questa realtà, una visione oscura e fredda, dove uomini insospettabili e “rispettabili” vanno a braccetto con il male. Amy Mars usa sapientemente una narrativa priva di abbellimenti o romanticismo, una realtà, un mondo basato sul potere e i soldi, tutto ha un prezzo, droga, armi, prostituzione. In questo genere di storie non è facile mantenere l’equilibrio sul filo sottile che separa sensualità ed erotismo dalla volgarità, un equilibrio che Emy Mars padroneggia appieno relegandoci, così, a spettatori inermi davanti agli abusi e alla violenza degli eventi.

Joseph Valenti, l’unico e il solo sospettato, gestisce un impero del crimine, è un uomo duro e implacabile, abituato a comandare, a ottenere tutto ciò che vuole col denaro o la forza. Joseph vuole Kenshin, vuole possederlo come più gli piace, niente sentimenti e complicazioni, un rapporto di lavoro a scadenza. Man mano che la storia progredisce la linea di confine tra Padrone e Schiavo si sfuma, i sentimenti entrano in gioco, emozioni che spaventano e che vengono soppresse da atti di deliberata crudeltà da parte di Joseph.

Lui desidera un oggetto, non un sottomesso da amare e coccolare. Quello che voglio io, invece, è una persona che tenga realmente a me. E poi, naturalmente, voglio scoprire chi è l’assassino di Ricky. Punto.

On the Edge non è un romanzo tutto rose e fiori e dove il cattivo si redime per amore, è una storia dalle tinte forti, molto erotica, intrigante e con un finale mozzafiato.

Ridacchio tra me, il mio schiavo è un vero combattente, un fottuto sopravvissuto, e trovo ironico che ancora sia convinto che donarmi la sua sottomissione significhi essere più debole di me. Al contrario, con il suo carattere d’acciaio, il suo desiderio di essere posseduto è la prova di quanto sia forte. E lo amo proprio per questo.