Recensione in Anteprima: L'ospite inatteso di Patricia Gibney



Titolo: L'ospite inatteso
Autrice: Patricia Gibney
Genere: Thriller 
Casa Editrice: Newton Compton Editori 
Prezzo: ebook € 2,99 - cartaceo € 10,00
Pagine: 480
Data pubblicazione: 04 Gennaio 2018

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Bestseller in Inghilterra, Stati Uniti, Australia e Canada

Un grande thriller
Un intreccio incredibile
Un finale mozzafiato

La prima indagine del detective Lottie Parker

La buca non era profonda. Un sacchetto di farina avvolgeva il piccolo corpo. Tre faccine guardavano dalla finestra, gli occhi neri di terrore. Uno dei bambini disse: «Chi sarà il prossimo?» 
La detective Lottie Parker cerca un collegamento tra la morte di una donna assassinata in una cattedrale e quella di un uomo impiccato a un albero del suo giardino. Le vittime hanno infatti un passato oscuro in comune. Ma nel corso delle indagini Lottie vede man mano riaffiorare antichi dolori che ben conosce, e quello strano caso sembra iniziare a riguardarla personalmente. Solo muovendosi in fretta potrà fermare l’allungarsi della scia di sangue, ma andare fino in fondo potrebbe farle correre un pericolo terribile che la riguarda molto da vicino…


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Oltre 550.000 copie vendute






Erano stati testimoni di qualcosa che le loro giovani menti non potevano comprendere. Tremavano, ma non per il freddo. Il bambino in mezzo parlò senza girare la testa. “Chi di noi sarà il prossimo?”



Recensire un thriller non è mai una cosa semplice perché si potrebbe incorrere nel rischio di spoilerare gli eventi, pertanto vi rimando alla trama. L’unico fatto in più che mi sento di condividere, rispetto alla sinossi, è il coinvolgimento di bambini e chiesa, fate voi le debite conclusioni prima di intraprenderne la lettura. La storia si dipana su due piani temporali che coprono quarant’anni di silenzi, omertà, insabbiamenti e conniventi della Chiesa Cattolica, eventi difficili da affrontare, raccontati e vissuti attraverso gli occhi delle piccole e innocenti vittime di allora, sprazzi, scorci, orrori di un male inspiegabile.
A questo punto starete pensando “OK semplice, gli eventi del passato sono il libro, la trama”, ed è proprio qui che cadiamo in errore e mentre restiamo sempre più avviluppati e calati nello scorrere degli eventi i dubbi rischiano di essere più delle certezze.

Gli atti di questa vita sono il destino della prossima.


Un libro bellissimo per una storia stupenda, un mirabile intreccio di situazioni e personaggi che l’autrice ha saputo tessere nei minimi dettagli senza concederci un attimo di respiro. Tutti i protagonisti della storia sono perfettamente caratterizzati e inseriti nel contesto, persone che amerete, odierete o di cui sospetterete alternativamente perché il tarlo che vi angoscia sarà “chi è il colpevole?”. Siete così sicuri che il colpevole sia solo uno? “L’ospite inatteso” è il libro di esordio di Patricia Gibney, un’autrice che ha saputo dare vita a una protagonista unica come l’ispettore Lottie Parker di quarantaquattro anni e vedova da tre, una donna che ancora non è riuscita a elaborare il dolore della perdita e la cui vita le sta inesorabilmente scivolando da sotto i piedi trascinando con se i tre figli adolescenti e mettendoli, inevitabilmente, nel mirino del male.
Nei ringraziamenti l’autrice ci racconta che c’è molto di lei e della sua vita in questo libro, un’affermazione che percepiamo nella caratterizzazione e nella psiche di Lottie, nelle difficoltà di comunicazione con i tre figli, difficoltà su cui chiude gli occhi per risolvere il caso affidatole e che la sta ossessionando ma che potrebbe richiederle un prezzo troppo alto da pagare. A tutti gli amanti dei thriller, dei puzzle e rompicapi questo è un libro che fa per voi, una storia che saprà tenervi incollati alle pagine, parole che vi entreranno dentro e vi ghiacceranno come il gelo artico che ne travolge gli eventi in un paese dell’Irlanda.

La notte precedente era stata la testimone diretta della reincarnazione di un passato che non voleva morire. Per cosa? Vite strappate e anime danneggiate. I corpi vengono sepolti, ma i vivi continuano a portarne il peso.




















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