Titolo: Ostilium. La porta dei demoni
Autore: Stefano Mancini
Genere: Fantasy Classico
Target: ogni lettore
Editore: DZ edizioni
Collana: Fantasy
Pagine: 368
Prezzo: 14,90 euro
Data Uscita: Aprile 2017
Autore: Stefano Mancini
Genere: Fantasy Classico
Target: ogni lettore
Editore: DZ edizioni
Collana: Fantasy
Pagine: 368
Prezzo: 14,90 euro
Data Uscita: Aprile 2017
Strillo
Pelle di brace, sguardo di sangue. L’Apocalisse è
cominciata.
Giunto
a Vidaara il ricco mercante Galor viene accusato di un crimine spregevole e
giustiziato. Ma quando il boia prepara il corpo per la sepoltura, scopre
qualcosa che getta ombre su una morte piena di ambiguità. Chi ha ordinato
quell’uccisione? Per quale motivo? E che cosa c’entra l’Ostilium, la “Porta dei
demoni”? Al boia, accompagnato da due improbabili alleati, il compito di
trovare le risposte. E forse anche quello di difendere il mondo da un male
antico e senza volto. Stefano Mancini, uno dei più apprezzati autori
contemporanei di fantasy, torna in libreria con un nuovo romanzo capace di
fondere mistero, intrigo, colpi di scena ed eroismo.
Stefano Mancini, laureato in giornalismo e iscritto
all’Ordine dei professionisti dal 2005, lavora come editor per autori emergenti
e non con la sua agenzia “Aragorn Servizi Editoriali”. È autore dell’acclamata
trilogia high-fantasy composta dai romanzi Le paludi d’Athakah, Il figlio del
drago e Il crepuscolo degli dei (Linee Infinite Edizioni). I suoi altri romanzi
sono L’erede del mago (Linee Infinite Edizioni), Pestilentia (Astro Edizioni),
La spada dell’elfo (Runde Taarn Edizioni) e Il labirinto degli inganni
(AndreaOppureEditore).
Intervista
-Perché un lettore dovrebbe leggere il tuo libro?
Io ritengo che sia un buon libro, con una trama solida, personaggi che spero ben caratterizzati e strutturati e una serie di colpi di scena intriganti, che mi auguro tengano il lettore incollato alla pagina.
-Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione?
Di innovativo, secondo me, c’è una visione diversa del fantasy: non più regni incantati e bellissimi, fatti di eroi senza macchia e senza paura, ma un’ambientazione più “sporca”, con personaggi che sono più a metà strada, fatti di luci e ombre. Per quel che riguarda la continuità, invece, c’è lo stile, tipico dei romanzi fantasy, e ovviamente quella commistione di avventura, combattimenti e creature fantastiche che non può mancare.
-Che cosa ti ha spinto a scrivere?
Beh, scrivo da quando sono un bambino, quindi non ho fatto altro, ancora una volta, che seguire la mia passione. È il mio nono romanzo pubblicato, non credo che potrei mai fare a meno di questa “pulsione”.
-Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?
La storia nasce da una volontà ben precisa: quella di raccontare un fantasy che non ricalcasse pedissequamente gli esponenti maggiori (Tolkien su tutti). Ho cercato di dare nuova voce e nuove idee a un genere spesso “abusato”. Le mie fonti di ispirazione hanno spaziato ben oltre il genere, cercando di mettere in questo romanzo anche elementi che di solito non sono tipici del fantasy: quindi uno stile più serrato, personaggi più “umani” e una trama incalzante.
-Quando scrivi? E come? in modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?
Devo dire che sono abbastanza metodico. Per me scrivere è passione, anzitutto, ma anche un lavoro. E quindi deve rispettare orari e impegni. Scrivo tutti i giorni, non perché sia un obbligo, ma proprio perché è un piacere e come tale mi diverte farlo.
-Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi – per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?
Beh, nel mondo in cui viviamo credo sia impossibile ignorare il “potere” dei social network e del web in generale. Promuovo il mio titolo soprattutto attraverso i canali informatici, senza dimenticare però il contatto diretto col pubblico, attraverso la partecipazione a fiere, presentazioni ed eventi letterari.
-Progetti per il futuro?
Vediamo, al momento non ho particolari progetti, anche se ho tante idee che mi ronzano in testa e che forse vedranno la luce prima di quell che si possa pensare.
-Tre persone da ringraziare
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