Recensione: The Shearing Gun di Renae Kaye



Titolo: The Shearing Gun
Titolo originale: The Shearing Gun
Autrice: Renae Kaye
Traduttrice: Laura Di Berardino
Editore: Triskell Edizioni
Genere: Contemporaneo
Lunghezza: 231 pagine
Formato: pdf, epub e mobi
Prezzo: € 5,99
Data di pubblicazione: 19 Dicembre 2016

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A venticinque anni, Hank possiede un piccolo appezzamento di terreno nel sud-ovest dell’Australia rurale dove integra il reddito della sua proprietà con la tosatura stagionale delle pecore. Hank è un "shearing gun", un asso in grado di tosare un gran numero di pecore in un solo giorno. Suo padre l’ha sbattuto fuori di casa dopo che lui si era dichiarato omosessuale e, dal momento che nessuno assumerebbe mai un tosatore gay, Hank è rimasto ben nascosto da allora.

Elliot è il nuovo medico della cittadina, nato in città e un po’ scioccato dal suo trasferimento in campagna. Quando un infortunio durante una partita di football gli fa incontrare Hank, uno sguardo inappropriato e delle scuse balbettate danno il via alla loro amicizia.

Il romanticismo e l’amore fioriscono presto, ma è difficile per entrambi sperare in qualcosa di permanente. E come se la costante minaccia di essere scoperti non fosse 
sufficiente, il contratto di Elliot terminerà di lì a un anno. 






Contrariamente alla maggior parte dei libri, qui, tra i due protagonisti, non scatta la scintilla dell'attrazione al primo sguardo, almeno non da parte di Henry Woods.
Quando per un infortunio, giocando a football, si reca all'ambulatorio per una visita e incontra il nuovo dottore, non ne rimane particolarmente colpito. Lo classifica subito come "lo stronzetto di città", che si sente un Dio per ciò che ha imparato studiando, che non sa come ci si veste dalle loro parti e sbirciando il suo fondoschiena, conclude che fisicamente sia troppo ossuto per i suoi gusti. Il responso della visita, frattura della clavicola, e l'ordine di restare a riposo per otto settimane, non sono certo d'aiuto al nuovo medico per alleggerire l'opinione che il paziente si è fatto di lui.
Hank possiede una fattoria, nel sud-ovest dell'Australia, dove alleva le pecore e coltiva la terra, ma ciò non basta a far quadrare i conti, così integra il suo reddito con la tosatura stagionale delle pecore, ma il responso del medico mette a rischio questa sua fonte di reddito, e Hank, che ha un carattere piuttosto fumantino e niente peli sulla lingua, sbotta:



  «Stai scherzando, dottore! Chi pensi che si prenderà cura della mia fattoria se non posso lavorare per otto settimane? Per non parlare dei soldi della tosatura che perderò. Non posso stare a riposo per otto settimane!»







Durante una visita di controllo, Hank si rende conto che il medico gli lancia un'occhiata tutt'altro che professionale, confermando il suo sospetto che anche il DottorEllo, soprannome che gli affibbia, fosse gay. Ma lui si guarda bene dal dichiararsi, da quando il padre l'ha buttato fuori di casa per questo motivo. E' molto attento a tenerlo nascosto, non lo sa nessuno a parte lo zio, che l'ha accolto in seguito al litigio col genitore. Il suo motto e regola ferrea è: “Divieto di pesca nel mio giardino”.


  Sarebbe stato un suicidio, un suicidio professionale. Nessuno avrebbe dato lavoro a un tosatore gay. Non capivano che vivevo la mia vita a compartimenti stagni. Sul lavoro non guardavo mai i ragazzi.


Nonostante tutto, tra i due nasce un amicizia, Hank mostra a Elliot cosa significa essere un contadino, quanto sia faticoso farlo, facendosi aiutare nella sua fattoria.
Pian piano si rende conto che il dottore non è affatto come pensava: è umile, altruista, gran lavoratore, si è pagato gli studi da solo ed è diventato un ottimo medico, che potrebbe lavorare in qualsiasi grande ospedale, con stipendio da capogiro, ma ha scelto un piccolo paese rurale per poter esser d'aiuto a chi ne ha più bisogno. Ma, trasferendosi in un posto dove non conosce nessuno, non aveva messo in contro che, ad un certo punto, si sarebbe sentito tremendamente solo, ed essendo schietto, non nasconde l'attrazione che prova per Hank, che, dal canto suo, è costretto a ripetersi sempre più spesso, come un mantra, la propria regola: “Divieto di pesca nel mio
giardino”
, perchè sente che non resisterà a lungo.



  «Io sono questo per te? Il tuo ragazzo?»
Il cuore mi rimbombava così forte che non riuscivo quasi a sentire le sue parole sussurrate. «Se lo vuoi.»
Rimanemmo a guardarci per un tempo infinito prima che sorridesse con quell’espressione da bambino. «Sì, lo voglio.»


Anche se priva di colpi di scena eclatanti ( a parte in un singolo punto dove mi è corso lungo la schiena un brivido di paura ) questo libro è stata una lettura molto piacevole e scorrevole, mai noiosa.
La simpatia dei protagonisti, l'umorismo nei dialoghi e nei pensieri, la presenza di molti personaggi secondari fondamentali come: Neil soprannominato vecchia comare, perchè sempre a conoscenza dei segreti e dei pettegolezzi su ogni abitante, lo zio Murray e il suo eccentrico compagno Jimmie, il timido e balbuziente Middy a cui basta uno sguardo per intuire i sentimenti di chi gli stà attorno, Paul fratello maggiore di Hank che si preoccupa di lui...



  «E che cosa dovrei farci con questa persona speciale, Paul?»
Paul mi fissò cupo. «Amarlo ed essere felice, Hank. Ecco cosa devi fare.»


E, infine, la descrizione dettagliata dello stupendo paesaggio Australiano e della tosatura delle pecore, infonde una gran voglia di essere li per poter vedere tutto con i propri occhi.
Se ancora non si è capito ho amato questo libro, nella sua semplicità, l'autrice è riuscita a creare un'altro capolavoro che va dritto dritto nella mia lista "da rileggere".
Non vi resta che leggerlo: per scoprire se Hank riuscirà nel suo desiderio, come "shearing gun", di battere il record precedente di pecore tosate in un giorno, e se Elliot, terminato il suo contratto di lavoro annule, lascerà l'Australia e il nostro Hank per andare a lavorare in qualche ospedale prestigioso.
 













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