Intervista: a Raffaella V. Poggi e Giveaway








Buongiorno a tutti! Oggi sono esaltatissima per questa intervista: che squillino le trombe, che rullino i tamburi, che si srotoli il tappeto rosso, che trombino le colombe! 
Vi presento e saluto con inchino profondo 
Raffaella V. Poggi. 
Una delle poche autrici che, mi entusiasma talmente tanto, da acquistare subito un suo libro senza neanche conoscerne la trama. Può essere anche la lista della spesa ma sarà scritta in maniera divina.

 

Ciao splendore è un onore poterti intervistare e passare un po’ di tempo con te.

Grazie a Voi, a te, Viviana, e a Giusy per avermi ospitato e permesso di parlare un po’ di me. Dai, scatenati: chiedimi quello che vuoi, sarò felice di risponderti.



Come prima cosa ti chiedo, come mai da VeloNero hai cambiato il nome in Raffaella V. Poggi?  Questo è per le persone che non ti conoscono con il nome di Velonero o viceversa?

Mi chiamo Raffaella: VeloNero non è un nome, non è il mio nome; mi piace definirlo un’etichetta che rimane comunque a testimoniare il mio progetto: un tocco di mistero in ciò che scrivo.

 

 Da cosa è nata la tua voglia di scrivere? C’è stato un motivo particolare o una cosa che ti è venuta così in modo naturale? 

Avevo voglia e bisogno di raccontare le mie storie, tutto qua. Gli studi che ho fatto mi hanno aiutato a metterle su carta.



Che cosa ti piace leggere? Qual è il tuo libro preferito e il tuo personaggio preferito?

Principalmente amo i gialli e mi piacciono molto gli autori italiani, sia di giallo che di rosa.
Il mio libro preferito… ne ho tanti, forse la copertina di Linus è Orgoglio e Pregiudizio, che rileggo una o due volte l’anno, quindi direi Mr Darcy… sì è lui il mio personaggio preferito. E poi rileggo Guareschi.

 

Quando scrivi lo fai direttamente sul pc o ti piace scriverlo prima su qualche diario?

Scrivo a pc, con cui convivo dal lontano… non te lo dico perché parliamo di un millennio fa. A volte, in mancanza di altro, scrivo su alcuni notes. Però, per ogni mia storia, ho un quaderno di appunti dedicato.



Hai un posto preferito e un orario preferito per scrivere?

Scrivo sul divano, col pc sulle ginocchia. Scrivo di notte e di mattina ricorreggo gli strafalcioni della sera prima.



Da dove prendi ispirazione per i tuoi libri? E' tutto frutto della tua mente oppure c’è un qualcosa che prendi dalla vita reale?

Direi che mi faccio ispirare da uno spunto iniziale, che può essere una foto, una pubblicità, un film, comunque – e sempre – parto da una situazione che mi intriga e che vorrei veder sviluppata a modo mio.



Hai qualcuno che ti aiuta quando scrivi, che ti consiglia o preferisci scrivere tutto e poi far leggere a qualcuno di tua fiducia?

Sola, anche se ho qualche amica che torturo “in fieri” e che mi aiuta ad aggiustare il tiro e mantenere la giusta rotta.



Io ti ho conosciuta con il libro “ Un lungo fatale ultimo addio”, ho amato la storia  tra Lord Baxton e Valery. Come mai un libro storico?

Sempre per quello che ho detto prima: parto da una situazione che mi piace esplorare, ma certi temi e circostanze risulterebbero ridicoli o impossibili ambientati ai giorni nostri, quindi cerco ambientazioni giuste ed appropriate per la storia che mi piacerebbe raccontare.



Lord Baxton è meraviglioso con un passato molto forte e doloroso, in certi punti sono crollata e ho pianto per lui. Come hai fatto a scrivere delle parti così intense?

Nei suoi vissuti c’è qualcosa di mio, non così violenti né romanzati, ma abbastanza laceranti.



Valery è un'altra eroina tenace e testarda, a lei gliene hai fatte passare delle belle. Era tutto già nella tua testa o pian piano, ogni giorno che passava ti veniva in mente la trama ?
 

La trama è sempre completa quando inizio la stesura, ma cambia un po’ quando arriva sulla carta, o meglio, sono i personaggi che assumono connotati che io non avevo previsto. Vivono indipendentemente da me.



Hai scritto anche “Ritorno a Westbury” un altro storico, scritto a puntate sul tuo blog e poi pubblicato, vuoi parlarcene?
 

Appena posso lo riprenderò in mano, devo completarlo, ampliarlo e nello stesso tempo tagliarlo… Sono i personaggi che più amo.



Altro successo è stato “Uptown Girl”, come mai un cambio di genere?  


Sono tutte storie che fanno parte di me da molto tempo. Anzi, posso dirti che la più recente è proprio “Un lungo fatale ultimo addio”, per cui non è propriamente un cambio di genere, ma solo una storia diversa.



 Con la scrittura di questo libro mi hai spiazzata, la prima parte rimane un po’ un'incognita in cui non si capisce esattamente cosa stia succedendo, ma da metà libro hai “un attimo di smarrimento” e da li è tutto chiaro, giuro io non avevo capito … sei stata perfida!! Cosa hai da dire a tua discolpa?

Nulla! Mi rimetto alla clemenza della corte. :D Scherzi a parte, ho puntato tutto sullo stupore e sui alcuni trucchetti narrativi che ho cercato  di rubare ai gialli. Sono riuscita nel mio intento solo perché in un rosa il lettore non si aspetta di dover porre attenzione anche alle virgole, come in un giallo classico. Un libro che rileggerete due volte, ho scritto nella sinossi. Per molti è stato così, ma per capire gli elementi che ho disseminato nel testo, per questo è impossibile bissare.



Anche a Jackie gliene hai fatte passare di ogni, sei stata tremenda, io avrei fatto più male ad Antonia ad esempio, perché non l’hai fatta soffrire come meritava? Compreso l’avvocato e il figlio. Io li avrei fatti morire tra atroci sofferenze.

Chi ti dice che non lo farò? Che non farò passare qualche momentaccio ai miei cattivi? :D E poi Jackie è forte, più forte di Walsh e lui lo sa. Infatti non la piega, anche se può sembrare...



Il 27 Gennaio esce il tuo nuovo libro, una raccolta di un tuo vecchio lavoro, postato a puntate in un blog, si intitola “Sei nel mio cuore”, un'altra bella storia d’amore, come mai hai deciso di pubblicarlo solo ora?

Non aveva visibilità, relegato fra vecchi post, e anche se alcuni già conoscono la storia di Juliette e Leo, solo la pubblicazione mi permette di arrivare a tutti e spero piacerà anche a chi ancora non la conosce.



Hai già in programma un nuovo libro? C’è qualcosa che vuoi anticiparci, almeno il genere? Hai già in mente quando pubblicarlo?

Sì, un contemporaneo della serie Taste of NY, esattamente come “Uptown girl”, ma questo ha un registro completamente differente. Ironico, direi. E arriverà… non so quando, ma abbastanza presto.



Una domanda che nessuno ti ha ancora fatto ma che vorresti ti fosse fatta!
 

“Come ti sei sentita quando hai capito che i avevi azzeccato tutti e sei i numeri del Superenalotto?”.  Credo che non me lo chiederà mai nessuno, anzi, sono praticamente certa.



E’ con molta tristezza devo dirvi che l’intervista è finita, avrei voluto stare qui ancora un po’ e carpirti altre cose ma ahimè la mia capa mi ha richiamata all’ordine.
Perciò GRAZIE, sei meravigliosa molto gentile e sempre disponibile con tutti. 

Trovi sempre il tempo per rispondere ai messaggi dei tuoi lettori. Questo è importante, perché, ci da la sensazione di aver instaurato un rapporto di amicizia con te, anche a distanza di chilometri.
Spero di poterti ancora intervistare, magari per il tuo prossimo libro.









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 Il Giveaway termina Mercoledì 1 Febbraio, assegneremo privatamente un numero ad ogni commento, in maniera progressiva a partire dal primo commento lasciato.
Giovedì vi annunciamo i vincitori.
Buona fortuna a tutti!!! 




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