Uscita: Vuoi ballare con me? di Rosita Romeo


Titolo: Vuoi ballare con me?
Autore: Rosita Romeo
Casa editrice: Rizzoli
Genere: Romance contemporaneo
Data d'uscita: 28 Ottobre 2016
Pagine: 115
Prezzo: 2,99

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L’unico modo per riprendersi, quando si cade, è tornare subito in pista.

Sofia, neolaureata in giurisprudenza, è reduce da una cocente delusione d’amore con l’astro degli avvocati milanesi; Jesper, brillante broker italo-svedese, è in trasferta a Milano per dimenticare un amore sfortunato. Fin dal primo incontro tra i due scocca una scintilla d’intesa, ma entrambi sono restii a concedere di nuovo il loro cuore. E a soffrire ancora.
Paul Strindberg è l’amministratore delegato del gruppo finanziario svedese per il quale anche Jesper lavora. Giulia Fenis è una rampante manager italiana del gruppo. Entrambi algidi e dediti alla carriera saranno sorpresi dalla passione che cambierà completamente le loro vite.
Tra un giro di ex che tornano alla carica, agguerrite rivali, scandali finanziari, malintesi e risentimenti, riusciranno i nostri protagonisti ad abbassare le loro difese e a lasciarsi andare a nuove inaspettate emozioni?
Tutto può succedere quando in ballo c’è l’amore.





Estratto:

 Schiaccio il pulsante dell’ascensore, quando si aprono le porte qualcuno mi spinge dentro e preme il tasto dell’ultimo piano. Mi giro allarmata, Jesper mi fissa furioso. «Tu! Ragazza permalosa e ostinata, mi hai proprio stancato! Se vuoi facciamola finita, resta pure nel tuo stupido risentimento» mi abbraccia all’improvviso e mi bacia con rabbia. Cerco di divincolarmi ma l’ho desiderato talmente che le mie proteste sono prive di convinzione, le mie braccia si stringono intorno a lui, ci baciamo furibondi. Arrivati all’ultimo piano Jesper schiaccia lo zero. «Ti do due giorni Sofia. Oggi parto per Berlino, quando torno mi aspetto che tu venga da me, se pensi che abbiamo qualcosa da dirci. Sai dove abito. Se non verrai giuro che tra noi è finita.» Il mio cuore scoppia, Jesper è sempre incollato a me. Quando le porte si aprono d’impulso schiaccio il tasto dell’ultimo piano, non è il caso che lui abbia l’ultima parola. Mi avvinghio al suo collo e lo bacio finché non ho più aria nei polmoni, le mani di Jesper sono su di me in un modo che non è tollerabile in un luogo pubblico. Al quarto piano mi allontano di scatto. «Due giorni, eh?» dico con il fiato corto. «Vedremo Mister Berg, vedremo.»













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