Recensione: Ribelle di Cristina Zavettieri





Titolo: Ribelle  
Autore: Cristina Zavettieri
Editore: Delrai Edizioni
Genere: Romance Storico
Prezzo E-book: 2.99 euro disponibilità Amazon
Prezzo Cartaceo Deluxe: 16,50 euro disponibilità librerie e store online
Prezzo Cartaceo Economica: 9,90 euro disponibilità Amazon
Data di uscita: 17 novembre 2016

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Napoli, 1795.

Un ribelle e un’anticonformista. Federico Dalla Croce è un uomo dal carattere impossibile e dalla sensuale bellezza. Figlio illegittimo del re di Napoli, non crede ai suoi occhi quando Bianca di Albano lo infilza con una freccia per rimetterlo al proprio posto. Come osa sfidarlo? Dal canto suo, Bianca non ha mai conosciuto un nobiluomo tanto arrogante, capace con un solo sguardo di irritarla. Attraente, ma privo di ogni morale. Lei sa che non potrà mai appartenergli.
Tuttavia la passione esplode e i due si ritroveranno ad affrontare un matrimonio di convenienza. La lotta ha inizio: la tentazione di cedere è forte, ma l’orgoglio di più. Sembra quasi che l’amore non sia sufficiente ad appianare le divergenze delle anime ribelli.
Un romanzo dove la tensione erotica riesce a trasportare il lettore nella storia per fargli vivere il fuoco di un’emozione totalizzante, che lo lascerà senza fiato.







Prima di tutto mi sento di fare una precisazione, solitamente i libri che scelgo sono frutto di una profonda riflessione; mi informo bene sulla trama, leggo qualcosa sull'autrice, eventuali pareri ecc. ecc. Questa volta invece è stato tutto casuale, ho visto la copertina, ho visto che era un romanzo storico, genere che da tempo non leggevo, e ho deciso che faceva al caso mio. 
Devo precisare che anche il periodo storico in cui si colloca la storia è molto interessante, a cavallo della Rivoluzione Francese e dell'avvento di Napoleone, cosa che creò diversi scompigli al regno di Napoli. Ovvio che la storia, quella vera, fa solo da sfondo al romanzo ma a me è sembrata comunque importante.
Quello su cui invece è basato il romanzo è la storia di amore e odio tra i due protagonisti, Bianca e Federico.
Bianca di Albano è una creatura unica nel suo genere, di una bellezza strabiliante ma comunque diversa dalle altre. Forte ed indipendente tanto da portare pantaloni e usare arco e frecce, ma allo stesso tempo gentile e ben educata. 
Federico Dalla Croce è altrettanto unico, seppur essendo figlio bastardo del re e figlio adottivo di un barone, non disdegna la vita tra popolani e briganti, anzi la preferisce alla vita di corte, mantenendo sempre però un portamento che lo fa distinguere dagli altri.




Da quando la freccia scagliata da Bianca lo colpisce per caso tra i boschi, non riesce più a liberarsi dall'ossessione per lei. Bianca è ugualmente attratta da lui, ma allo stesso tempo lo considera uno zotico e si arrabbia con lui e con se stessa per l'attrazione che prova.
Le liti e le ripicche tra i due iniziano da subito, Federico la vuole ad ogni costo ma Bianca non è tanto leggera nel concedersi.  E dopo essersi trovati insieme diverse volte, per via del destino e per via di Federico, saranno costretti a sposarsi su "consiglio" del re in persona.  Si potrebbe pensare che in seguito alla prima notte di nozze i due inizino a mostrare amore o dolcezza l'uno nei confronti dell'altro, ed invece no. Bianca è sempre più gelosa del marito, e non fa che pensare ai suoi possibili tradimenti   anche se non gli confida le sue paure perché non vuole ammettere di provare qualcosa per lui. Federico dal canto suo ha scoperto di essere tremendamente innamorato di lei, ma non ha il coraggio di rivelarlo per paura di essere respinto. 
Sullo sfondo di tutto ciò, la bellissima città di Napoli, il mare, tanti personaggi tutti con le proprie caratteristiche, la comparsa di una sorella di Federico e di un ex corteggiatore di Bianca, che darà non pochi pensieri a Federico.




Vale davvero la pena di leggere questo libro, è scorrevole e ben scritto. E anche se i due protagonisti spesso ci fanno arrabbiare non possiamo fare altro che innamorarci di loro. 
Se posso esprimere delle critiche, frutto di un gusto del tutto personale, ho trovato a volte senza senso le poche frasi in dialetto napoletano, mi sembravano adatte quando a parlare era qualche popolano ma poco sensato far parlare in perfetto italiano un nobile per poi concludere la frase con una parola in napoletano. Altra cosa che mi è un po' dispiaciuta è il fatto che i continui litigi tra Bianca e Federico scoppiano a volte senza motivo e durano fin troppo. E' chiaro da subito che si amano ma sono entrambi talmente testardi che passerà qualche anno prima che riescano a confessarsi senza paura il loro amore. Avrei preferito qualche litigio in meno e magari qualche scena romantica o piccante in più, anche se quelle descritte sono senza dubbio molto sensuali.  Però avrei voluto vedere qualcosa in più, magari proprio sul finire del libro che ho trovato troppo affrettato. Nonostante ciò confermo che ho apprezzato molto il romanzo e se ci fosse un continuo  non mi dispiacerebbe. Se Bianca e Federico fanno scintille quanto litigano, sono in grado di farle anche di più quando vanno d'accordo.
















Cristina Zavettieri è nata nell'estremo sud della bella Calabria ventotto anni fa. Ama tutto ciò che la ispira e la fa sentire viva: l’arte in generale, il disegno, la lettura e la scrittura. L’animo sognatore e sensibile le ha permesso di non abbandonare mai la creatività e di rimanere a contatto con la natura amandone ogni aspetto. Adora la buona musica che le permette di immergersi nel suo mondo fatto di tantissime sfumature colorate. Ribelle è il suo romanzo d’esordio per la Delrai Edizioni, ma non la prima opera in cui si è cimentata e con cui si è fatta conoscere nel web. Il futuro per Cristina? Tanti nuovi romanzi per i suoi lettori e, ovviamente, un nuovo colore per la sua vita. 




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