Anteprima Recensione Il condominio della signora Lia di Emma Lee Bennett

Ciao a tutti
È con vero piacere che oggi vi parlerò in Anteprima  del libro Il condominio della signora Lia di Emma Lee Bennett...


Titolo: Il condominio della signora Lia

Autore: Emma Lee Bennett 

Genere: Romance

Self-publishing 

Link acquisto: Amazon

Una storia diversa, un’ambientazione inusuale, un'intensità potente per un romanzo che invade il cuore e non lo lascerà più.

In una piccola cittadina italiana, fredda e innevata, in cui ancora aleggia il profumo dell’antico borgo d’altri tempi, la vita cambia per gli abitanti della palazzina dallo stile classico di proprietà dell’anziana Lia, regalando loro un Natale indimenticabile.

Incidenti notturni all’interno del condominio danno inizio alle vicende che avranno come protagonisti la saggia e dolce Lia, l’attraente donnaiolo Luca, l’ingenua e semplice Stella, l’affascinante pediatra Stefano, la mamma single Giulia, lo spensierato Gabriele, la donna in carriera Grazia, la malinconica Roberta, il duro poliziotto Alessio, l’imprenditore Leonardo, l’eterea Sara.

Equivoci, drammi, amori e passioni irrazionali danno il ritmo alle loro vite e invaderanno il cuore senza lasciarlo più.




Ci sono volte in cui mi vengono in mente i ricordi di quand'ero bambina ed abitavo con i miei in un palazzo di 13 piani, io stavo al dodicesimo, e mi ricordo che ci conoscevamo tutti ed era solito ritrovarsi al pomeriggio in casa di qualche vicino a bere il caffè e fare due chiacchiere. Erano bei tempi, un palazzo dove bene o male ci si aiutava l'un con l'altro e dove il gossip era sempre al primo posto, tutti sapevano di tutti ma tutti facevano finta di nulla sulla notizia del giorno. Mi viene un sorriso ripensando a quei tempi, purtroppo negli anni c'è chi è passato a miglior vita, chi è andato via e chi è rimasto ma ad oggi è difficile ritrovare la stessa intesa con i vicini di casa che c'era un tempo – la gente è cambiata, non ci si fida più del prossimo e si tende a non cercare il buon rapporto di vicinato. È per questo che mi sono interessata al libro "Il condominio della signora Lia", un racconto che a chi come me viveva o vive in palazzo dove ci sono ancora quei rapporti di condivisione o di aiuto in caso di bisogno, sicuramente strapperà un sorriso leggendolo.
La Signora Lia è una insegnate in pensione che ha ereditato dal marito Fernando la palazzina in cui vive e dove facendo dei lavori di ristrutturazione ne ha ricavato degli appartamenti da dare in affitto.
I condomini sono delle brave persone, sono tutti diversi tra di loro ed ognuno ha la propria vita con i propri problemi e con le loro avventure rendono la palazzina più viva che mai.
I personaggi sono molti, quindi cerco di riassumerli in modo semplice cosicché possiate farvi un idea di chi siano:
al piano terra vicino a Lia abitano i coniugi Sara e Leonardo Magni (lui uomo d'affari, lei casalinga disperata) e il donnaiolo Luca, il proprietario di un ristorante;
al primo piano ci sono Giulia Colucci con il piccolo Francesco e i fratelli Stella e Stefano Salvini (lui pediatra e lei segretaria nel suo studio);
al secondo piano troviamo Gabriele, barista dongiovanni, e il dispotico professor Alberto Tiberi.
Bene, come vedete i protagonisti sono tanti ed è difficile star dietro a tutti anche perché le loro storie s'intrecceranno in una matassa a dir poco facile da sciogliere.

" Il portone si aprì di scatto.
«Signora Lia, non dovrebbe uscire con il ghiaccio!» esclamò sempre sorridente Luca Argenti, l'inquilino rubacuori che abitava accanto a lei.
«Sono cauta, Luca, vedi?»
«Dia a me questa trappola» disse lui afferrando il carrello.
«E mi dia il braccio»
«E già, così cadiamo in due» mormorò Lia divertita, infilando il braccio sotto a quello muscoloso dell'uomo.
Entrarono e Lia sbatté i piedi a terra per far staccare la neve dalle scarpe.
«Caffè e panettone?».

La signora Lia non è semplicemente la proprietaria del condominio ma è l'essenza di esso, riesce a vedere al di là di tutto e di tutti e dispensa consigli materni ai suoi affittuari, ha sempre una buona parola ed è diretta nei suoi modi affabili.
Leggendo il libro ho avuto l'impressione di essere seduta vicino a lei nella sua cucina mentre sorseggiavamo il caffè e mi raccontava delle storie dei suoi affittuari.
Mi raccontava di Sara, casalinga disperata perché il marito Leonardo era sempre in ufficio e non le prestava le dovute attenzioni e che si consolava quindi con Stefano, il pediatra del primo piano – un'amore quasi platonico;
mi parlava di Stella, la ragazza delusa dall'amore ma che vede il buono in tutti e che pian piano, con i suoi modi dolci e genuini faceva innamorare Luca, il ristoratore donnaiolo che dell'amore proprio non ne voleva sapere ma che con lei è riuscito a lasciarsi andare fino a farla entrare dentro di lui in modo viscerale;
mi raccontava di Giulia e di Francesco, una ragazza madre scappata da una famiglia dove la propria, di madre, voleva portarle via il figlio per crescerlo lei e di come riesce a conquistare Stefano e fargli togliere dalla mente Sara;
mi parlava dell'arido professore Alberto, divorziato e con dei figli che pensano solo a se stessi e di come si suicida in modo che possa farli sentire in colpa;
e infine di Gabriele, il barista dongiovanni amico di tutti che finalmente riesce a trovare anche lui l'amore.
Insomma, storie intense dove il rispetto e l'aiutarsi l'un con l'altro danno vita ad un racconto bello e salutare – sì perché, ad averne di vicini così, di persone disposte ad aiutarsi a vicenda. Il condominio della signora Lia non è un semplice condominio ma è una famiglia allargata perché a volte la famiglia non è solo quella di sangue ma anche quella fatta di amici, quelli veri.
Leggere Emma Lee Bennett è sempre una garanzia, non delude mai, il suo modo semplice ma intricato nello scrivere porta il lettore a sentirsi parte della storia.
Questo è un libro che quando lo finisci e lo chiudi ti ritrovi a fare un respiro profondo per cercare di assimilare tutte le emozioni prepotenti che ti entrano dentro e che ti lasciano solo molti giorni dopo aver letto la parola fine.
Ps. Insieme alla tazza di caffè consiglio vivamente un bel pacco di kleenex vicino perché le lacrime sono assicurate!

XoXo 




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