Intervista a Livia Sarti e Giveaway












Livia Sarti vive a Piacenza con il marito, il loro bimbo e due micini. Originaria di Augusta, si è trasferita in Emilia Romagna per amore. Adora leggere, andare a cavallo e tirare con la carabina ma è soprattutto un’inguaribile sognatrice: da qui la sua passione per la scrittura. Dopo il successo di Ovunque mi porti, ha accettato la sfida di scrivere il seguito: Quattro anni per averti, mentre un nuovo romanzo sta prendendo forma.






Ciao a tutti!!! Oggi abbiamo fatto qualche domanda a Livia Sarti, andiamo a scoprire cosa ci ha risposto.


  Presentati ai nostri amici lettori: come ti descriveresti?
Ciao a tutti! Felicissima di essere ospite in questo blog. Sono Livia, una mamma felice. Una persona discretamente serena con la grande passione per i sogni ad occhi aperti.



 Come mai hai deciso di intraprendere questa avventura?
La cosa bella è che non l’ho deciso, mi ci sono trovata dentro. Ho sempre amato scrivere: poca roba eh, piccole cose. Ho sempre fantasticato su quelli che adesso sono i personaggi dei miei libri e un bel giorno ho deciso di mettere nero su bianco questa storia. Non pensavo di pubblicare il libro. Pubblicare? Che vuol dire pubblicare? Finché ho conosciuto una ragazza che aveva pubblicato un giallo. Da lì è partito il mio iter fino ad oggi.


 La storia che hai scritto ci è piaciuta tantissimo, abbiamo amato i tuoi protagonisti: Arianna, Leonardo e Luca. A cosa ti sei ispirata scrivendo entrambi i romanzi? 
Noti differenze stilistiche tra il primo e il secondo libro?

Li ho plasmati poco per volta nell’arco di tanti anni. Leonardo non era neanche contemplato, invece poi ha preso vita. Nei miei sogni c’erano solo Arianna e Luca. Sono il risultato di notti insonni passate a fantasticare. Beh sì. Sono sempre io eh, però il primo è scritto di getto. Ho elaborato tutte le mie idee e le ho scritte. Il secondo l’ho scritto dopo lunghi ragionamenti. Nel complesso ormai per me sono indissolubili.


     Quando scrivi come deve essere l'ambiente che ti circonda? Ti piace scrivere ascoltando la musica, la tv, con il sottofondo di voci di persone… oppure preferisci il silenzio? 
Mi  piace scrivere nella mia casa. Questo è fondamentale. Nel mio PC, circondata dalle mie cose. Come una brava maniaca della precisione, mi piace avere ordine intorno. Il quaderno con i miei appunti, al suo posto, la penna accanto, il cellulare con tutte le note prese durante il giorno. La musica preferisco ascoltarla quando escogito e non quando trascrivo, la tv invece è una valida compagna. La mia famiglia è meglio che non sia in giro, altrimenti la concentrazione va a farsi benedire. Adesso, in questo periodo, ad esempio, il posto perfetto è casa mia, la sera/notte, con il camino acceso e la giornata già trascorsa.


    Sei il tipo di scrittrice che gira sempre con un taccuino in tasca per prendere appunti quando vede qualcosa che la ispira nella quotidianità, quando ha un'idea per il libro oppure preferisci pensare con calma davanti al pc? 
Un po’ e un po’. Le idee per le scene importanti le metto a punto lontano dal PC, ascoltando la musica per lo più e scrivo uno schizzo della scena. Le battute e i risvolti li invento al minuto.


 Se incontrassi i tuoi protagonisti, quale sarebbe la prima cosa che vi direste? 
Bellissima domanda. Allora: ad Arianna chiederei di entrare nel suo guardaroba e di darmi il permesso di sguazzarci. A Leo direi tante cose, forse più che agli altri. Gli direi che scrivere di lui mi ha cambiato la vita. Pensarlo, mi ha cambiato la vita. Entrare nella sua vita, ha cambiato la mia. E a Luca… beh, sono indecisa se dire o fare qualcosa. Se proprio devo dirgli qualcosa riguarderebbe tutte le ragazze che hanno sognato di lui. Chiederei di farmi compagnia a incontrarle tutte.

 
       Se fossi al posto di Arianna chi avresti scelto? Leonardo o Luca?
 Sono certa che avrei scelto Luca. Senza il minimo dubbio. Nonostante Leonardo è e rimarrà il mio preferito.


C'è qualche parte della tua storia in cui hai preso spunto dalla tua vita personale e un personaggio che davvero hai conosciuto e da cui ti sei ispirata?
 Sì, una scena in “Ovunque mi porti” è tutta mia. Non è una scena dominante, ma in quella scena Arianna sono stata io. Il personaggio c’è eccome: Agata. Ho conosciuto un’Agata molto simile alla mia. Ma mi colpì talmente tanto che poi non sono riuscita a descriverla diversamente.


   In cosa ti sei dovuta documentare per rendere realistica la tua storia?
Mi sono documentata diverse volte su argomenti che disconoscevo, ma che mi appassionavano. È stato bello anche quello. Costruzioni, queste sconosciute! E anche su certi cavilli legali dei quali non ero al corrente.


 C’è una frase per ognuno dei tuoi libri che senti ti rappresenti? Quale?
Di “Ovunque mi porti” è: “Siamo sotto gli occhi discreti dell’universo e lontani da quelli indiscreti del mondo”. Ecco lì ci sono io. Riservata e libera. Di “Quattro anni per averti” è una frase lunga, ma che sento di aver vissuto: “L’Africa non la vivi con indifferenza. Ti tocca e ti penetra. C’è bellezza e paura nei suoni della notte africana: sconvolgono, mettono in allerta, suscitano immagini potenti quanto le inquietanti visioni del giorno. È un continente unico, il cui nome da solo basta a evocare il primitivo, il preistorico, l’ignoto. È tutto nuovo per me. Incredibile e assoluto, eppure, nonostante sia inspiegabile, quei rumori di fondo sembrano richiami che pare attraversino spazio e tempo per raggiungere un punto dentro di noi che li ricorda.”


  Ho notato che nei tuoi libri c'è anche un pizzico di mistero...Ti piacerebbe scrivere anche altri generi tipo i gialli?
Oh no no. Come faccio a sognare se scrivo un giallo? Credo dobbiate sopportarmi in rosa. Sempre.

 
   Sei in un'isola deserta, quali sono i libri che vorresti assolutamente portarti?
 “L’isola dell’amore proibito”, qualche libro sugli impressionisti, i frammenti di Saffo e i miei.


  La tua avventura di scrittrice ti prende di sicuro tanto tempo. Ti assorbe completamente o riesci ad avere spazio anche per le normali attività della vita, il lavoro, la famiglia, gli amici?
 Oh sì. Sono una normalissima persona che ha da fare le cose che fanno tutti. Casa, lavoro, famiglia, amici… e la scrittura? Beh, di notte!

 
    Siamo curiose di sapere se hai già in mente il prossimo romanzo e se poi darci qualche piccola anticipazione?
Sì, era già in stesura prima di iniziare “Quattro anni per averti”, adesso mi sto dedicando con più concentrazione. Un amore impossibile… vi piace l’idea?

 
   Come ti vedi tra dieci anni?
 Facciamo che te lo dico quando ci arrivo! Mamma mia mi viene l’ansia, sono appena entrata negli –anta. Grazie per il vostro tempo. È stato bellissimo fare due chiacchiere. Un bacione a tutti.



Grazie a te per aver risposto e un grazie per la copia che metti a disposizione per questo Giveaway!!!






Per partecipare basta poco!
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Il Giveaway termina domenica 20 Novembre, assegneremo privatamente un numero ad ogni commento, in maniera progressiva a partire dal primo commento lasciato.
Lunedì vi annunciamo i vincitori.
Buona fortuna a tutti!!!  







1 Premio: Libro autografato + Segnalibro
2 Premio: Portachiavi 
3 Premio: Ciondolo cellulare





Per concludere qualche info sui due libri di Livia Sarti!





 
Titolo: Ovunque mi porti
Autrice: Livia Sarti
Genere: Contemporanry Romance
Casa Editrice: Self publishing
Pagine: 508
Prezzo: ebook 0,99 - cartaceo 12,48
Uscita: 10 Dicembre 2014
Acquista qui:
Amazon    










Titolo: Quattro anni per averti
Autrice: Livia Sarti
Genere: Contemporanry Romance
Casa Editrice: Self publishing
Pagine: 545
Prezzo: ebook 0,99 - cartaceo 12,97
Uscita: 28 Luglio 2016
Acquista qui:
Amazon 






 



         Alla prossima dallo Staff!!! 







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