Recensione: Naufraghi di Dawn Blackridge

Ciao ragazze, la nostra Nella ha letto e recensito per voi il nuovo libro dell'autrice Dawn Blackridge... non perdetevela...



Data d'uscita: 24 GIUGNO 
Titolo: NAUFRAGHI
Autore: Dawn Blackridge
Editore: Triskell Edizioni
Genere: Contemporaneo
Prezzo : eBook € 2,99 su Amazon
Pagine: 82


È la storia di due uomini, entrambi con un passato doloroso alle spalle.
David, scrittore, uscito da una relazione abusiva con Richard, che lo ha portato in ospedale per un periodo di tempo fin troppo lungo e che gli ha lasciato ferite fisiche e psichiche difficili da dimenticare e che sta cercando faticosamente di superare.
Simon, con una famiglia tradizionalista che lo vorrebbe diverso da quello che è, che non accetta la sua sessualità, cercando in tutti i modi di curarlo, e per questo fuggito di casa quando era adolescente.
Si incontreranno all’inizio di un’estate che cambierà definitivamente le loro vite.







David e Simon, due persone con un passato traumatico che presto tornerà a far loro visita. Uno,   scrittore, rintanato in una casa sulla spiaggia per curare le ferite inferte dall'ex fidanzato pazzo furioso, ma fermamente intenzionato a riprendere in mano le redini della propria vita. L'altro, fuggitivo, intento a nascondersi da quando a 17 anni è scappato da un centro di recupero dove era stato rinchiuso dalla famiglia, per guarire ( secondo loro ) dopo aver fatto coming out. Il loro incontro? Destino. David si sveglia in preda al panico a causa di un suo incubo ricorrente, esce di casa per rilassarsi con la vista del mare e trova Simon , tremante e semicosciente sulla battigia. Nonostante le sue paure si precipita ad aiutare l'uomo notando la sua prestanza fisica e i suoi occhioni azzurri, scopre che ha perso la memoria e decide di ospitarlo in casa finchè un suo amico detective indaga sulla sua identità.

"Ero in una casa. Penso ci fosse una festa e avevo bevuto. Ricordo la musica, c'era un sacco di rumore,  fumo, tanta gente, e volevo andarmene da lì. Ricordo una barca, siamo usciti al largo ma avevo il mal di mare. Penso di essermi sporto dal parapetto. Devo essere caduto in acqua. E poi tu mi hai trovato sulla spiaggia."

 Ora, va bene la "cottura" di tutti i membri della festa, ma porca vacca nessuno e dico proprio nessuno si accorge che questo povero cristo si è praticamente volatilizzato nel nulla? Da una casa potrei capirlo: il viavai di gente, il divertimanto, l'alcool... ma da una barca? Misteri della fede.
 Non fa altro che scappare, lavoricchiando di quà e di là, nascondendosi dalla famiglia. Hai 30 anni adesso cavolo, basta fuggire: i tuoi genitori non molto amorevoli hanno soltanto denunciato la tua scomparsa perchè minorenne non c'era nessuna taglia sulla tua testa per omicidio, perdindirindina...


"Quando entrai,  l'appartamento era a pezzi. Sembrava fosse passato un uragano. Sapevo che era stato lui a spaccare tutto. Lo trovai in cucina, con in mano uno dei coltelli più grandi che avevamo. Era fuori di sè. L'ultima cosa che vidi fu lui che si gettava su di me. Mi sono svegliato in ospedale una settimana dopo."


Due mesi di ospedale per rimetterti in sesto, sopporti soltanto la vicinanza del tuo amico Mark il detective, altri 8 mesi vissuti in solitudine per colpa delle tue paure, poi all'improvviso ti acchiappi sto tizio arrivato da chissà dove e te lo porti a casa tua??? Ma dai... colpo di fulmine, amore a prima vista, come lo vogliamo chiamare? Le fobie e le paranonie spariscono come per magia nel giro di due settimane. Arrivano altri colpi di scena: la comparsa dei  genitori di uno e l'ex fidanzato dell'altro , che come il più bravo mago di tutti i tempi riesce ad evadere dal carcere per andarselo a riprendere.


Entrambi i protagonisti sono molto dolci, non so chi tra i due mi faccia più tenerezza, hanno sofferto tanto,  si sostengono completandosi a vicenda e troveranno la serenità, la tranquillità e la felicità che meritano. Il libro è bello, non fraitendetemi, ma ha un'unica pecca: un po' troppo corto e frettoloso, la storia meritava di essere più approfondita. Ma forse sono io che vorrei non finisse mai!!!











 












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