RECENSIONE IN ANTEPRIMA: IN THE LABYRINTH - di H. Joking



Titolo: In the labyrinth
Autrice: H. Joking
Traduttrice: Medea Mannara
Collana: Romance
Genere: Urban Fantasy
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Lunghezza: 322 pagine
Prezzo Ebook: € 5,99
Prezzo cartaceo: € 13,00
Data di pubblicazione: 10 Agosto 2020

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Da sempre, una ragazza cresce con l’illusione di poter trovare il proprio principe azzurro e di realizzare così il lieto fine di cui tanto si sente parlare.

Anche Muluc è alle prese con la stessa ricerca e i suoi pensieri sono costantemente rivolti a Jason, il ragazzo più carino della scuola, persino quando, durante una gita scolastica al sito archeologico di Palenque, la guida scorta il suo gruppo all’interno del famoso Tempio delle Iscrizioni, dove è custodita la tomba del grande re del passato Pacal.

Costretta ad attardarsi più del dovuto in quel luogo, la ragazza spalanca inavvertitamente un passaggio nascosto tra le pietre dell’antica piramide Maya, in cui lei, Jason e un piccolo gruppo di amici si trovano presto intrappolati.

Innanzi a loro si apre un’unica strada ed enigmatici indizi sembrano rivelare che soltanto percorrendola fino alla fine sarà possibile ritrovare l’uscita.

Presto però il gruppo si rende conto di essere prigioniero di un immenso labirinto, sconosciuto in superficie e pieno di trabocchetti azionati da occulti meccanismi ancora funzionanti.

Nel frattempo, i sentimenti di Muluc diventano confusi innanzi all’ardore nel proteggerla dimostrato dal compagno di scuola Ryan, del quale fino ad allora si era a malapena accorta.

Le tenebrose mura del labirinto però custodiscono altri sconvolgenti segreti, che sembrano riguardare addirittura il passato della ragazza.

Riusciranno Muluc e i suoi amici a tornare in superficie e come potrà la giovane fare chiarezza nel suo cuore?









Io sono qui con te. Nemmeno tutte le prove del labirinto potrebbero separarci.


H. Joking si conferma ancora una volta un’autrice che dona alle sue storie un taglio young. 
I suoi personaggi sono adolescenti e come tali alle prese con i primi turbamenti della crescita, i sogni e le disillusioni, le incertezze e le incomprensioni.
“In the labyrinth” inizialmente si apre con un taglio narrativo brioso e frizzante per divenire man mano sempre più incentrato sull’introspezione di Mulac, unica narratrice della vicenda, e la confusione che attanaglia il suo cuore e la sua mente. 
Lo sviluppo degli eventi è di facile intuizione, ogni scoperta e mutamento sono prevedibili senza nulla perdere dal punto di vista del coinvolgimento emotivo. 
Ogni svolta e ostacolo hanno saputo riportarmi alla memoria le storie che più mi hanno affascinato in giovane età come: “L’isola sul tetto del mondo”, “I figli del capitano Grant”, e “Viaggio al centro del mondo” per elencare i più significativi, ma ha anche alcuni richiami che stuzzicano la mia memoria che si rifanno a testi più recenti.
H. Joking ha riunito in maniera fluida e curata una serie di già sentito con originalità e attenzione alla consequenzialità e al plausibile anche se fantastico.


“Niente è più importante di ciò che mi fa battere il cuore.”


L’avventura che i nostri giovani sono chiamati a vivere è una trasposizione metaforica delle insidie che tutti dobbiamo vivere e combattere negli anni di formazione. 
Step di crescita che faranno di loro ciò che diverranno attraverso un continuo mutamento che è scelta e sacrificio.
Godiamo anche della bellezza dell’avventura, la tensione della caccia e la meraviglia della scoperta, l’inebriante emozione dei primi palpiti d’amore, le gelosie e le invidie.


Allora potrai essere certa che almeno una cosa tra quelle che ti hanno sempre raccontato coincide con la verità: poter contare su un proprio lieto fine.


“In the labyrinth” è una storia in cui fantasia e avventura si fondono con armonia per parlarci di amicizia e speranza, resilenza e crescita. Da non perdere.


















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