Recensione: THE CAGE - di Lorella Diamante



Titolo: The cage
Autrice: Lorella Diamante
Genere: Sport Romance, male to male con connotazioni dark
Casa Editrice: Self Publishing
Lunghezza: 322 pagine
Prezzo Ebook: € 1,99 - Disponibile su Kindle Unlimited
Prezzo Cartaceo: € 11,99
Data di pubblicazione: 16 Aprile 2020

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Cosa sei disposto a fare per salvare la sua vita?
Pensavo fosse una domanda a cui rispondere, una scelta da fare, e invece è stato l’inizio della fine.
Quando non hai niente, non hai niente da perdere.
Sbagliavo.
Ho perso tutto quello che non pensavo di avere. Ho perso la mia libertà, la mia dignità e la mia umanità; ho rinnegato la mia natura; ho perso l’unica luce che illuminava la mia notte.
Combatto da quando ne ho memoria, non so fare altro e non so più come smettere. Il mio corpo è prigioniero del dolore, la mia mente è prigioniera dei ricordi.
Vorrei che tutto finisse.
Vorrei non essere mai nato.
Vorrei essere libero di scegliere di mollare, ma c’è un mostro dentro di me che mi impedisce di cercare l’uscita e di aprire la porta.
Ho perso ormai la speranza.
Non c’è redenzione per me, ma quella luce improvvisamente si riaccende, la vedo, ma ho paura.
Provo a spegnerla, provo a nascondermi dietro quella porta, ma lui ha la chiave… gliel’ho data io.
Non so se vorrà entrare, non so se riuscirò mai a uscire.
Non so se c’è qualcosa che può essere salvato in me.
Quello che so, è che adesso conosco la risposta a quella domanda: per lui darei la mia stessa vita.
Mi chiamo Ruan Rocha e sono un fighter chiuso da sempre in una gabbia.







Cercai di tenere fuori i ricordi ma erano scolpiti dentro la mia mente, nelle cicatrici del mio corpo, nell’inchiostro sulla mia pelle, nella mia anima.


Stupendo! 
“The Cage” è il primo libro che leggo di Lorella Diamante, una storia meravigliosa, unica e quasi soffocante nell’ansia che viviamo per i suoi protagonisti. 
Una vicenda ricca di angst e pericolo che si snoda, sinuosa come un serpente, in un mondo difficile e ricco di testosterone, all’interno di uno sport duro e violento.


I sentimenti andavano nascosti, imbrigliati, soffocati perché rendevano deboli, erano pericolosi, facevano... morire.


Ruan ha ricordi dolorosi scolpiti nella mente, nel corpo e nell’anima. 
Ricordi di un passato che ha celato nel profondo di se e tra l’inchiostro dei suoi tatuaggi, disegni che ne ricoprono quasi l’interezza, proteggendolo e ammantandolo dal mondo. 
Ricordi annichilenti e devastanti che percepiamo a piccoli sprazzi, frammenti di nozioni che, lentamente, disegnano un quadro spaventoso, pregno di infinita sofferenza. 
La sua vita non gli appartiene più, la rabbia è un mostro incontrollabile perché oramai il passato non può più essere riscritto, un tormento colmabile solo con la morte... la sua.
 Viviamo la sua dicotomia con intensità, un’oscurità spaventosa e pericolosa che diviene ogni giorno più difficile da controllare, da tenere nella gabbia che è divenuta la sua esistenza.
Incontrare la limpidezza e la purezza che traspare dagli occhi di Tyler incrinerà ogni sua corazza e maschera volte a nascondere la sua verità, a celare la sua essenza che non riesce più a percepire, persa in un labirinto fatto di immane dolore e colpe.
Chi è veramente Ruan? 
Cosa cela così profondamente anche a se stesso? 
Sarà capace Tyler di salvarlo o si è irrimediabilmente perso nel dolore e nella violenza?


Era dolcezza e brutalità, fuoco e ghiaccio, bianco e nero. Un’insanabile dicotomia che non sapeva gestire, né controllare.


Tyler è luce dove Ruan è oscurità, è la calma dove l’altro è tempesta e distruzione. 
È un uomo che combatte per la giustizia, perché i valori che crede giusti e incrollabili lo portano a inseguire, con ogni sua forza, la verità. 
La morte del fratello lo ha posto sulla strada di Ruan, un uomo che lo destabilizza, un uomo che vede nella sua interezza, prigioniero del suo dolore e di un passato inconfessabile. 
Innamorarsene non era previsto, ma è impossibile resistere all’attrazione che prova, una forza così potente che fa vacillare ogni sua certezza nella paura più grande che la mente gli ponga, vittima o carnefice?
Insieme precipiteranno in un pozzo senza fondo di oscurità e malvagità per riuscire a sopravvivere, e costruirsi la speranza di futuro per un domani uniti e liberi di amarsi.


Volevo vivere. Per la prima volta volevo vivere veramente... ma non da solo. Da solo, era meglio morire.


Lorella Diamante ci narra una storia unica, difficile nell’intensità di ogni sua emozione e sensazione, regalandoci una lettura unica e coinvolgente, una vicenda che inevitabilmente ci irretisce rendendoci prigionieri fino al meritato lieto fine. 
Imperdibile.

“Quando ti guardo vedo solo l’uomo che amo.”




















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