Recensione: LA DONNA SENZA RICORDI - di Cesca Major


Titolo: La Donna Senza Ricordi
Autrice: Cesca Major
Genere: Historical Romance
Editore: Tre60
Pagine: 349
Prezzo: ebook 8,99 - cartaceo 14,87
Data di uscita: 29 Marzo 2018

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1952 La guerra sembra lontana, ma le sue ferite sono così profonde che non si sono ancora rimarginate. E talvolta sono invisibili, come quelle di Adeline: otto anni prima, le suore di un convento nel sud-ovest della Francia l’hanno ritrovata, ferita e sconvolta, in aperta campagna. Da allora, la donna si è chiusa in un silenzio impenetrabile. Adeline però sembra in attesa di qualcuno. Ma di chi? E perché?
1940 L’esercito tedesco occupa la Francia e ogni certezza va in frantumi. Impossibile sottrarsi alla paura, persino nel tranquillo villaggio di Oradour, nel centro del Paese: così Sébastien, allegro, ottimista e innamorato della bella Isabelle, è costretto a espatriare per sfuggire alla deportazione. Non può scappare invece Paul, il fratello di Isabelle, che viene mandato al fronte e sa che ogni giorno, per lui, può essere l’ultimo. Gli abitanti rimasti si ritrovano nel piccolo emporio del paese, la cui proprietaria, Adeline, ha un sorriso per tutti…
1952 Grazie alla determinazione di un medico che si è preso a cuore il suo caso, Adeline comincia a ricordare, a parlare. Ma capisce che, per ricominciare a vivere, deve tornare là dove tutto è successo. Dove qualcuno, forse, la aspetta ancora…


 



Il mio rapporto con questo romanzo è stato un po' altalenante, pur essendo molto scorrevole ho inizialmente trovato qualche difficoltà a seguire i vari personaggi, ma sono state solo sensazioni momentanee perché più leggevo e più mi prendeva.
La scrittrice nella sua stesura si è basata su fatti realmente accaduti durante la seconda guerra mondiale, ossia il bombardamento di Oradour, un tranquillo paesino vicino Limoges.
Nella storia si alternano capitoli in prima persona di Adeline, Isabelle, Paul, Sébastien e il piccolo Tristan. Ognuno di loro dà un qualcosa di unico alla storia.
Leggiamo di Adeline ricoverata in un convento, che traumatizzata da una tragedia nel suo passato non è più in grado di parlare e i suoi ricordi sono molto confusi.
Poi c'è Isabelle, una dolce ragazza, figlia di Adeline che si innamora di Sébastien, un ragazzo ebreo, figlio di un proprietario di banca, rimasto fuori dal servizio militare per via di un problema alla gamba. C'è Paul, fratello di Isabelle, prima in guerra poi fatto prigioniero dai tedeschi.
E infine il piccolo Tristan, appartenente ad una famiglia facoltosa che si è trasferita da Parigi ad Oradour per sfuggire alla guerra.
Sébastien, perseguitato dai nazisti, sarà costretto a fuggire in Inghilterra abbandonando la sua amata Isabelle, anche se i due si promettono di rincontrarsi appena la guerra sarà finita. Ma le cose non vanno esattamente come speravano.
Le storie di questi personaggi sono concatenate tra loro e ci guidano fino alla fine della storia, quella tragica giornata del bombardamento. Non posso svelare molto, perché è giusto non fare spoiler, ma credo sia doveroso avvertire i lettori che non si tratta del classico romanzo in cui una donna dopo anni ritrova la memoria e tutti vissero felici e contenti. 


Mi vedo invecchiare mentre questa guerra infuria ancora, un'anima persa e vagabonda in un paese straniero, completamente solo.-  Sébastien

Quando questa guerra sarà finita, quelle persone dovranno rispondere degli orrori commessi: ma tu fai bene a essere triste, non arrabbiato. Li troveremo, non disperare. - Isabelle


E' un libro molto bello, proprio per l'argomento tragico che affronta.
Vi auguro una buona lettura consigliandovi di lasciarvi guidare dai sentimenti che provano i personaggi.

 

















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