Recensione: A fior d'acqua di Luisa D.



Titolo: A fior d'acqua
Autrice: Luisa D.
Editore: Self-Publishing
Genere: Contemporaneo M/M
Formato: eBook
Prezzo: € 2,99 disponibile con Kindle Unlimited
Pagine: 126
Data di pubblicazione: 11 Settembre 2017

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Ognuno è fatto a modo proprio e il meglio si trova spesso nelle diversità se non addirittura nel polo opposto.
È per questo che, quando si imbatte negli eccessi di Alain, Jérôme riesce ad andare oltre la maschera delle apparenze. Decide di farsi ingaggiare dall’atleta Olimpionico per aiutarlo a recuperare l’immagine con la stampa e di conseguenza con i tifosi, ma l’impresa non sarà facile.
La testardaggine di Alain metterà a dura prova i buoni propositi di Jérôme, ma non riuscirà a scoraggiarlo al punto di farlo mollare.
Jérôme vede oltre ciò che tutti vedono e quell’immagine a fior d’acqua, che per chiunque è solo sfocata, appare ai suoi occhi come la più bella e perfetta che possa esistere.










  “Mi hai portato al limite, hai fatto in modo che il tuo nome venisse scritto a caratteri cubitali nella mia testa e nel mio cuore. Non ti permetterò di lasciarmi per farmi tornare di nuovo nell’oblio della tristezza della mia vita.”



Jérôme è un uomo determinato. Ha un obiettivo ed è deciso a non demordere fino a quando non lo avrà raggiunto. Peccato però che il suo obiettivo è un atleta dalle grandi potenzialità ma con un carattere davvero difficile. Alain non si cura di ciò che la gente pensa di lui. Vuole essere giudicato come atleta non come uomo. La sua vita privata non deve interessare nessuno. E mentre Alain continua a rifiutare Jérôme, questo è determinato a diventare l’agente del bell’atleta perché, Jérôme ne è certo, è un ragazzo che nasconde la sua vera anima dietro un guscio di cinismo, disinibizione e sfiducia verso il prossimo. Il fatto che ne sia anche innamorato, potrebbe essere una complicazione per il suo cuore ma Jérôme decide che quell’uomo vale la pena di correre il rischio di soffrire.

Ma tenere il lato professionale separato da quello personale si rivela molto più complicato di quanto Jérôme pensasse, soprattutto perché Alain non gli rende la vita facile.



  “Sono solo una barzelletta per lui, non perde occasione per prendermi in giro e non c’è nulla che prenda seriamente”

“Parli di Alain lo sportivo o di Alain possibile fidanzato?”



Promossa la trama, un po’ meno lo svolgimento ed è un peccato. Ho trovato la narrazione un po’ troppo superficiale, troppo veloce a tratti. I personaggi sono anche ben delineati nell’idea che traspare dai pensieri di Jérôme ma perdono un po’ di sostanza nelle descrizioni effettive e nell’introspezione. Un peccato perché, come ho detto, la trama c’è ed è anche molto carina. In alcuni passaggi poi non si capisce bene chi stia parlando e questo ti porta a dover rileggere per cogliere meglio la situazione.
Nonostante questo però un complimento all’autrice, sempre foriera di nuove idee e decisamente migliorata rispetto ai primi lavori. 














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